Non è illegittima l’intera legge toscana sul fine vita, ma varie sue disposizioni violano competenze statali. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale. La Corte ha ritenuto che nel suo complesso la legge regionale sia riconducibile all’esercizio della potestà legislativa concorrente in materia di tutela della salute e persegua la finalità di “dettare norme a carattere meramente organizzativo e procedurale, al fine di disciplinare in modo uniforme l’assistenza da parte del servizio sanitario regionale alle persone che chiedano di essere aiutate a morire”. Per i giudici, numerose sue disposizioni hanno però illegittimamente invaso sfere di competenza riservate alla legislazione statale.
ABBIAMO COMMENTATO LA SENTENZA CON IL PROF. GIAN LUCA CONTI docente diritto Costituzionale e pubblico Università di Pisa


