Il comune di Firenze ha emesso ieri un’ordinanza per sospendere i lavori all’ex Convitto della Calza, in porta Romana, contestando alla proprietà un cambio d’uso non permesso e non concordato, da direzionale a ricettivo. Nella struttura è prevista la realizzazione di una spa con annessa foresteria, ma sui portali on line compare sostanzialmente come un normale albergo. Cosa non permessa.
Oggi ulteriori controlli dei vigili urbani. Intanto l’inaugurazione ufficiale della struttura, prevista per il 13 novembre è a rischio. Polemiche anche sulle due palazzine che si stanno realizzando nell’area dell’ex ospedale militare San Gallo.
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Questione di sottigliezze o di sostanza? Non può essere un resort, ma una foresteria sì. Non si può prenotare on line il pernottamento, ma se decidi di rimanere a dormire dopo la spa, lo puoi fare. E puoi anche consumare i pasti nel ristorante interno. La storia dell’ex convitto della Calza a Firenze, di proprietà dell’arcidiocesi, poi passato al demanio poi alla Cassa depositi e prestiti poi ad un privato, è quanto mai emblematica della difficoltà di contenere l’esorbitante uso ed abuso turistico di Firenze. Territorio quantomai ambito dagli investitori di mezzo mondo, tanto che mentre in porta Romana il comune sguinzaglia i vigili che bloccano l’attività di reclutamento dei clienti per la struttura ricettiva in quanto non permesso sulla base della destinazione d’uso e dei regolamenti urbanistici, dall’altro in via San Gallo, nell’ex ospedale militare, gli investitori della Liaigre hospitality ventures limited” , un gruppo di investotori basato a Singapore, stanno realizzando due palazzine dell’altezza di 23 metri ciascuna, ovvero 15 metri più alte dei fabbricati circonvicini, distanti 7 metri, che rischiano letteralmente di non vedere più la luce del sole, sequestrata, è proprio il caso di dirlo, da apertamente in vendita a 20mila euro al metro quadro., proprio perché ‘vista Duomo’. Nell’ex convitto invece, alla Domus Rex, già titolare dell’albero l’Horto situato nei paraggi, viene contestato come un cambio di destinazione d’uso non autorizzato, da direzionale a ricettivo. E del resto, a cantare ancora aperto, l’inaugurazione della spa è prevista petali 13 novembre, la struttura ricettiva era già partita con tanto di annunci sulle maggiori piattaforme on line.Oggi le verifiche ulteriori dei vigili. Sottigliezze o questioni di sostanza? Ciascuno legittimamente può farsi la propria idea



