Assemblea No Pillon. Andrea Mazzeo

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    Assemblea No Pillon. Andrea Mazzeo
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    L’associazione Liberi Cittadini, l’associazione Differenza Donna, il Centro Antiviolenza
    Artemisia di Firenze e il Movimento per l’Infanzia invitano la cittadinanza alla prima Assemblea Pubblica No Pillon che si terrà il giorno 20 Ottobre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso il Teatro Della Società Machiavelli, in via del Trebbio Rosso 14 (a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella). Lo scopo è quello di approfondire e confrontarsi sulle strategie da intraprendere per chiedere il ritiro del ddl 735/2018 a firma del senatore della Lega Nord, Simone Pillon.

    2 Commenti

    1. La pdl Pillon ha certamente criticità ed è migliorabile, comunque:
      1. La mediazione NON è obbligatoria e quindi NON può, giustamente, trattare di diritti indisponibili.
      Solo un incontro è obbligatorio! Poi può proseguire sino a un max di sei chi lo ritiene opportuno. ( in una precedente pdl del PD, ora ritirata, gli incontri obbligatori erano TRE ! ) La mediazione è usata in molti stati europei e non.
      2. Esiste qualche caso di violenza ( bipartisan ) ma le false denunce sono numerose come afferma la P.M. Carmen Pugliese in una recente intervista https://www.youtube.com/watch?v=S60gZppi7oM
      Dichiarazione della PM Carmen Pugliese autorizzata dal Procuratore Generele Galizi in occasione
      della inaugurazione dell’anno giudiziario 2009:
      “vero il 20% dei casi, le altre vogliono soldi dagli ex.” – I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un’arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni – avverte Carmen Pugliese, PM del pool della Procura specializzato in reati sessuali e familiari. Solo in 2 casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri analizza – il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione.
      3. Anche da una falsa denuncia deriva un’interruzione dei rapporti genitore denunciato – figli, per accertamenti.
      L’interruzione può durare anni e di fatto soddisfa già così il calunniatore e comunque, anche col completo scagionamento, il danno ai figli e al calunniato è grave e irreparabile.
      CTU tribunale Maria Carolina Palme – dal quotidiano “l’Avvernire” del 13/04/2009
      ” L’accusa di violenza sessuale è il modo più facile per estromettere il padre dalla vita dei figli. La donna non solo si libera del partner come coniuge ma anche come padre, facendolo uscire definitivamente dalla sua vita. [..] La legge attuale non garantisce né il padre, né il minore.”
      I figli, schiacciati da questi atteggiamenti, finiscono per rinunciare a un genitore. Non chiamatela PAS, chiamatela come volete MA E’ SEMPRE VIOLENZA.

    2. Si, magari l’attuale legge è rigida! Ma che dire del fatto che presso i tribunali ci sono moduli fotocopiati che prevedono A PRIORI la madre come genitore “collocatario” ? E dove a volte stante la pratica del “copia e incolla” restano i nomi di persone interessate a precedenti provvedimenti? Le decisioni sui figli non possono essere regolate a priori per legge! Giusto! Ma nemmeno dai moduli fotocopiati! Qui almeno c’è un tentativo di equilibrare un po’.