Affitti a Firenze: in aumento i prezzi e gli sfratti. Circa 200mila famiglie in crisi abitativa

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    Affitti a Firenze: in aumento i prezzi e gli sfratti. Circa 200mila famiglie in crisi abitativa
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    L’indagine del Sunia nazionale sugli affitti a Firenze nel periodo 2018-2024 mostra un quadro allarmante: canoni in costante crescita, calo dei contratti agevolati, aumento delle locazioni brevi contro quelle transitorie. Una tendenza che, unita all’aumento del costo della vita, sta spingendo sempre più famiglie verso l’insostenibilità abitativa e, nei casi peggiori, allo sfratto.

    Audio: servizio di V.G

    Secondo lo studio realizzato con i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare e dell’Agenzia delle Entrate, riportati da La Nazione Firenze il numero di contratti di locazione a lungo termine (4+4) è rimasto pressoché invariato: 5.687 nel 2018 e 5.689 nel 2024, ma i prezzi sono cambiati significativamente: ogni inquilino è passato da un affitto medio di 10,66 euro al metro quadrato nel 2018 a 13,34 euro nel 2024. Tradotto: un appartamento di 80 mq che sei anni fa costava circa 852 euro al mese, oggi ne richiede 1.067. L’aumento ha superato di gran lunga l’adeguamento all’inflazione, concentrandosi soprattutto nel biennio 2023-2024 (+8%).

    Situazione ancora più critica per i contratti transitori (1-18 mesi), utilizzati da lavoratori temporanei, insegnanti, studenti e, sempre più spesso, turisti. Qui i contratti sono cresciuti da 10.761 a 12.797 (+18%), con un aumento del canone medio del 53%: da 13,25 a 20,34 euro al metro quadrato. In pratica, per 80 mq oggi servono circa 1.627 euro al mese. Al contrario, calano i contratti a canone concordato (3+2) o agevolati con cedolare secca, scesi da 2.409 a 1.668 in sei anni (-30%). Eppure, anche in questo segmento si registra un rincaro del 14%, con prezzi medi di 8,27 euro al mq.

    Alla pressione dei canoni si somma quella degli sfratti. Dopo la sospensione estiva, i provvedimenti esecutivi sono ripartiti a settembre e le famiglie coinvolte aumentano. Nel 2024, in provincia di Firenze, si sono registrati circa 600 nuovi sfratti, di cui oltre 550 eseguiti con forza pubblica. Nel 2023 erano stati 664, con 577 esecuzioni. «La situazione è preoccupante – spiega Fabio Tognoni, segretario regionale Sicet –. La maggior parte riguarda morosità incolpevole, cioè famiglie che non riescono a sostenere il canone a causa di redditi insufficienti e dell’aumento del costo della vita».

    Oggi, a Firenze, un monolocale costa in media 800 euro, un bilocale 950, un trilocale intorno ai 1.000 e un quadrilocale sopra i 1.200. In alcune zone si arriva a 1.500 euro al mese. Secondo Tognoni, «gli affitti turistici hanno drogato il mercato, rendendo quasi impossibile trovare case a prezzi accessibili». Alla difficoltà del mercato privato si aggiunge la cronica carenza di edilizia residenziale pubblica. Nel 2023 in Toscana sono state presentate 17.699 domande di alloggi popolari, ma solo 1.306 assegnazioni, con un tasso di soddisfazione del 6,3%.

    Attualmente, a livello regionale, ci sono circa 200mila nuclei familiari in difficoltà abitativa, di cui solo una parte potrà accedere a un alloggio pubblico. Restano sfitti circa 4.400 appartamenti popolari, di cui 500 già ristrutturati con fondi regionali, ma ancora non utilizzati. Le famiglie più colpite sono quelle con redditi medio-bassi, i lavoratori precari, le donne sole con figli, ma anche pensionati e over 65 senza una casa di proprietà. «Il problema riguarda indistintamente italiani e stranieri» sottolinea Tognoni.

    Il Comune di Firenze ha riattivato il bando per l’emergenza sfratti e mantiene misure di sostegno all’affitto e alloggi temporanei. Ma secondo i sindacati, tra cui Sunia e Sicet, gli strumenti messi in campo restano insufficienti rispetto alla portata del problema.