Mar 14 Mag 2024

Colle V.E., candidato sindaco centrosinistra accusa: “offese omofobe contro di me”

Attacco omofobo via social. E’ quanto ha denunciato a mezzo stampa il candidato sindaco del centrosinistra di Colle Val d’Elsa (Siena) Riccardo Vannetti. A Empoli svastiche su sede comitato candidato centrosinistra Mantellassi

“Non avrei dedicato attenzione ed energie, oggi, agli attacchi alla mia persona, ma un post ripubblicato” su un pagina facebook dedicata alla vita del paese “ha superato il limite della cattiveria per segnare una deriva che è mio dovere arginare” lo denuncia Riccardo Vannetti, candidato sindaco del centrosinistra a Colle V.E.,  sottolineando di essere stato oggetto di “interrogazioni comunali ai limiti del ridicolo, insinuazioni striscianti e subdole messe in circolo di sottecchi in piazza e nel relativo anonimato di certe chat, commenti velenosi che di tutto parlano, dai miei calzini alla mia omosessualità, dal lusso (in cui sono arrivato lavorando duramente, non sono certo nato nel lusso né vivo nel lusso) alla moda, tranne che di politica”. ”

Sono indignato per gli attacchi discriminatori rivolti al candidato sindaco”: “L’uso di certi toni non è accettabile e non rispecchia quella politica civile e democratica” ha commentato il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi. A prendere le distanze dal post omofobo anche la candidata del centrodestra Angela Bargi: “Ritengo questo fatto a dir poco vergognoso, che non appartiene al livello di civiltà e confronto della nostra comunità, questi gesti e questi attacchi vanno condannati senza se e senza ma”.

Azione vandalica invece sulla facciata esterna del comitato elettorale di Alessio Mantellassi, candidato sindaco del centrosinistra a Empoli (Firenze): con un oggetto appuntino sono state disegnate svastiche e croci celtiche e realizzate scritte inneggianti il Duce sui muri dell’edificio e sulla porta del comitato. Tutto sarebbe accaduto nella notte tra domenica e lunedì, ieri pomeriggio la scoperta da parte di alcuni componenti del comitato. Stamani è stata presentata una denuncia ai carabinieri.

“Questi gesti vigliacchi esprimono violenza e odio e vanno fermamente condannati- dichiara Mantellassi-. Atti che contrastano con i valori democratici e antifascisti della nostra città, atti che non ci intimidiscono e che condanniamo fermamente. Spero che le forze dell’ordine individuino i responsabili di questo gesto vile”.

Schmidt: a Firenze “molti posti creati solo per avere delle poltrone” 

Lo ha detto il candidato sindaco a Firenze per il centrodestra, Eike Schmidt. Che ha precisato ‘Caglieri? Mai incontrato neofascista, è ex neofascista’

“Una spending review e una gestione manageriale farà si che questi sprechi possano essere ridotti” perché nel Comune di Firenze “abbiamo visto in questi anni un poltronificio. Ci sono tanti posti creati solo per avere delle poltrone”, un qualcosa di “costosissimo ma non molto efficace”.   Lo ha detto il candidato sindaco a Firenze per il centrodestra, Eike Schmidt intervistato da Novaradio.

Ad esempio, ha aggiunto Schmidt,  c’è poltronificio “nel settore della cultura, sappiamo molto bene che ci sono alcune consulenze abbastanza notevoli, e sono tutti soldi che possono essere risparmiati. Parlando anche di altri possibili tagli alle spese, Schmidt ha spiegato che ci “sono tanti sprechi comunali. Pensiamo ad esempio che ogni multa che viene notificata attraverso una ditta privata costa 14 euro, anche per quelle che sono spedite in America o in Australia, e che non verranno pagate. Sono tutti soldi sprecati”.

Rispondendo a una domanda su Christian Caglieri, candidato nel 2019 con Casapound per la presidenza del quartiere 4 e oggi nella lista di Fdi a suo supporto, Schmidt ha poi detto: “i ho incontrato Caglieri alcune settimane fa, dopo la sua nomina, abbiamo brevemente parlato, ha fatto un percorso, è ovvio. E’ stata una breve conversazione, a me piace confrontarmi con chi la pensa diversamente da me. Non mi sono mai incontrato con un fascista o un neofascista, ma con un ex neofascista. C’è speranza per tutti, assolutamente, bisogna essere pronti al dialogo, non ho paura di incontrare le persone aperte al dialogo che provengano sia da destra che da sinistra”. “Sono antinazista, antifascista, ma anche antitotalitarista”, ha poi aggiunto Schmidt parlando della sua posizione politica.

Studenti per la Palestina: le tende si diffondono anche negli Atenei toscani

Studenti per la Palestina e la protesta che si diffonde anche negli Atenei toscani. Tende per il cessate il fuoco anche davanti all’ingresso dell’ateneo senese e dentro il giardino della biblioteca del Centro linguistico interdipartimentale dell’Università di Pisa. Domani sit in a Firenze.

Ieri riunione al Viminale, del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. E’ arrivata l’indicazione a prestare “particolare attenzione” per “impedire che soggetti estranei al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso”. Oggi  alle 14.30 è convocato il Senato accademico all’università romana mentre gli studenti si sono autoconvocati per un ‘contro Senato’ alle ore 14.  Studenti sono accampati da giorni anche al Politecnico di Milano, all’Università di Milano a Bologna, a Torino, Venezia, Padova e nuove tende entro il 15 maggio sono in arrivo in altri atenei fra cui domani a Firenze.

 

Circa 50 studenti del Comitato Palestina Siena hanno occupato ieri pacificamente l’ingresso del polo Mattioli dell’Università di Siena con 10 tende e sotto lo striscione ‘Stop genocidio’. Una ‘Acampada’ come in altre università italiane e straniere “per chiedere lo stop alle collaborazioni con le università israeliane”, spiegano i manifestanti. “Rimarremo qui fino a che non avremo risposte” proseguono gli studenti che hanno chiesto un incontro pubblico col rettore dell’Ateneo di Siena Roberto Di Pietra e con il rettore dell’Università per Stranieri Tomaso Montanari per mercoledì 15 maggio, anniversario della Nakba.

Non nella centralissima piazza dei Cavalieri, a Pisa, come era stato annunciato inizialmente, ma dentro il giardino della biblioteca del Centro linguistico interdipartimentale dell’Università di Pisa: ieri alcune decine di studenti superiori e universitari hanno dato vita all’acampada per chiedere il cessate il fuoco in Palestina, collocando nell’area verde una ventina di tende.  “L’onda delle proteste contro il genocidio del popolo palestinese a Gaza non si ferma – hanno spiegato i manifestanti che si sono radunati in piazza dei Cavalieri prima di spostarsi per dare vita all’accampamento – e a partire dagli Stati Uniti la mobilitazione ha preso le forme di un movimento globale e anche Pisa ha risposto alla chiamata. In un momento più che mai critico e decisivo, piantiamo le tende per ribellarci alla complicità istituzionale e accademica con il massacro in corso”. Il gruppo studentesco ha rinnovato le richieste al mondo accademico: “Mozioni di condanna delle condotte di Israele, risoluzione di ogni accordo dell’università con Atenei e aziende che si trovano in Israele e con tutte le industrie belliche, ritiro del bando Italia-Israele”.

Domani gli studenti si danno appuntamento a Firenze sotto il rettorato in piazza San Marco.

Amministrative, Livorno: ballottaggio sul filo di lama

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Intervista con FRANCESCO INGARDIA, della Nazione Livorno

Vannacci: chiedo scusa a Enogu, mie parole mal interpretate

Così il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle europee, in una lettera aperta alla pallavolista Paola Egonu “la sua diversità, rispetto alle evidenti caratteristiche somatiche della maggioranza della popolazione italiana, è una ricchezza, una risorsa, una peculiarità che la distingue e le fa onore

“A seguito delle incomprensioni che si sono verificate dal momento della pubblicazione del mio libro ‘Il mondo al contrario’ è mia intenzione fornirle I’interpretazione autentica delle parole e delle espressioni da me usate nei suoi confronti. Senza alcuna intenzione offensiva, ritengo che le diversità e le differenze di religione, di cultura, di origini, di etnia rappresentino una ricchezza per la società e non vadano travisate con la discriminazione. Non ho mai avuto dubbi sulla sua cittadinanza italiana e sono personalmente e convintamente fiero che lei rappresenti il nostro tricolore con la sua eccellenza sportiva ma questo non può celare visivamente la sua origine di cui, sono convinto, lei stessa vada fiera”. Così il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle europee, in una lettera aperta alla pallavolista Paola Egonu nella quale le esprime la sua “stima”, dopo la querela sporta nei mesi scorsi dalla campionessa di pallavolo nei confronti del militare.

Nella querela, depositata a Bergamo e trasmessa a Lucca per competenza territoriale, Vannacci risiede infatti a Viareggio (Lucca), sono contestate frasi sui “tratti somatici” dell’atleta contenute nel libro di Vannacci.

La procura di Lucca aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo ma la difesa della campionessa si è opposta e il giudice ha fissato l’udienza per la discussione dell’opposizione il 14 giugno. “Lei, infatti, è italianissima – aggiunge Vannacci -, è una italiana di cui andiamo orgogliosi: una persona che, per quanto di origini diverse, ha scelto di rappresentare il nostro paese e di aderire senza alcuna riserva agli ideali fondanti della nostra Repubblica assurgendone a simbolo e a rappresentante nel mondo agonistico”. “La sua diversità – osserva ancora -, rispetto alle evidenti caratteristiche somatiche della maggioranza della popolazione italiana, è una ricchezza, una risorsa, una peculiarità che la distingue e le fa onore. Spero, signora Egonu, di avere compiutamente esplicato il senso delle mie espressioni e mi rallegrerei se in futuro, a sua discrezione, fosse possibile un amichevole incontro tra noi che mi permetta di esprimerle a voce i miei più sinceri sentimenti di viva cordialità e chiederle un un autografo

Vannacci sottolinea di aver ritenuto opportuno inviare la lettera aperta “al fine di illustrare, come peraltro già fatto innumerevoli volte durante moltissime interviste, il vero e genuino significato delle affermazioni che la riguardano e che sono contenute nel mio libro. Ecco allora la chiave di lettura originale, quella dell’autore, che spero possa cristallizzare definitivamente i miei pensieri. Mi auguro di avere anche l’opportunità di incontrare la signora Egonu, poiché la stimo come sportiva e come italiana e, se non altro, per avere anche la possibilità di chiedere un autografo”.

L’avvocato Massimiliano Manzo, legale di Vannacci in questo procedimento, spiega di aver “molto apprezzato la lettera di chiarimenti del mio assistito. Credo che, da un’attenta lettura delle sue dichiarazioni, non trasparisse alcuna forma di denigratoria dichiarazione di superiorità di un’ etnia rispetto ad un’altra. ll mio assistito, nell’esprimere alcune sue opinioni nel noto libro, ha solo voluto sottolineare alcune sue idee, ma senza mai essere offensivo. Ritengo, Comunque, anche se lo aveva già spiegato a più riprese, che abbia fatto bene ad offrire pubblicamente una interpretazione autentica del suo pensiero”.

 

 

🎧 Funaro presenta le proposte sulla sicurezza. Sul parco delle Cascine “serve manager con budget dedicato”

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🎧 Funaro presenta le proposte sulla sicurezza. Sul parco delle Cascine "serve manager con budget dedicato"
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La candidata a sindaco del centrosinistra a Firenze, Sara Funaro, ha presentato le proposte sulla sicurezza. Tra queste anche quella relativa al Parco delle Cascine per cui parla della figura di un “manager con budget dedicato con le indicazioni chiare per le attività da fare all’interno”. Sabato 18 maggio è in programma “Viviamo le Cascine!”, una passeggiata attraverso il parco con Funaro e tutti gli altri candidati della coalizione.

“Una priorità”. Ormai, in tutte le occasioni pubbliche, come da agenda, Sara Funaro torna sulla sicurezza in questi termini, un’urgenza figlia anche delle molte richieste dei cittadini incontrati attraverso “SaraIsIN”, l’iniziativa con cui la candidata sindaca del centrosinistra dialoga con i fiorentini raccogliendo suggerimenti e suggestioni. “Se guardo a quello che aveva dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un post sui social nel 2022 (‘Pronti a ridare sicurezza alle nostre città abbandonate al degrado e al controllo di organizzazioni criminali’, n.d.r) – possiamo dire che l’effetto è fallimentare” – dice Sara Funaro nel giorno della presentazione delle proposte sulla sicurezza e la lotta al degrado nel capoluogo fiorentino. “Siamo a seicento giorni dall’insediamento del Governo, sul tema della sicurezza non abbiamo avuto nessun tipo di risposte, ma possiamo osservare l’aumento delle baby gang, dello spaccio e consumo di sostanze supefacenti, soprattutto nelle marginalità, l’aumento degli sbarchi, le carenze organiche nelle forze dell’ordine. A Firenze mancano più di 250 agenti. Se Schmidt vuole fare qualcosa di concreto, se vuole dare una risposta, venga con me a firmare la petizione” del Pd “per la richiesta degli agenti”. Poi, rispondendo alle dichiarazioni di sabato scorso del candidato del centrodestra Eike Schmidt secondo cui l’organizzazione della polizia municipale va rivista, Funaro ha spiegato che all’interno del programma c’è “tutta la parte dell’organizzazione degli agenti di polizia municipale” oltre “all’aumento dei vigili di prossimità e all’aumento dei reparti dell’anti degrado che fanno un lavoro di controllo del territorio importante. A Schmidt io rispondo in un altro modo: mi sembra che nel suo programma le idee che ha lanciato sono strampalate”, ad esempio sul “fatto di dire che va convocato una volta la settimana il Cosp, ma già viene convocato”, sul “fatto che lui convocherà il Cosp ma è il prefetto che lo convoca. È ovvio che la polizia municipale deve fare un lavoro importante, ma questo deve essere fatto in sinergia con le altre forze dell’ordine”.

“La città – ha proseguito Funaro – ha bisogno di risposte articolate e complesse e vanno date con una collaborazione interistituzionale e con tutte le attività che sono inserite nel nostro programma dal punto di vista culturale. Serve poi un presidio fisso al Parco delle Cascine, un progetto complessivo, perchè servono più proposte e più progetti. Abbiamo in corso anche la costruzione di un nido e la riqualificazione di altri spazi. Per gestire le Cascine serve senz’altro la presenza di agenti, che è fondamentale, ma serve anche una figura unica, un budget dedicato che tenga insieme tutte le risposte che devono essere date, dalle iniziative sportive a quelle della cultura e della socialità. L’unico modo per risolvere la questione delle Cascine è farle vivere con i cittadini, non è un caso che proprio sabato faremo una passeggiata partendo da Piazzale Vittorio Veneto fino al Piazzale Kenney. Sono il polmone verde più grande che abbiamo, devono essere delle famiglie, dei cittadini, dei ragazzi e questo si può fare riempiendole di attività”.

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Sopravvissute, storie e testimonianza di chi decide di volercela fare (come e con quali strumenti)