Sab 18 Mag 2024

Poste, presidio a Firenze contro privatizzazione, è ‘scelta scellerata’

In piazza le sigle Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste, Failp Cisal, Confsal comunicazioni e Fnc Ugl. “Non è chiaro  se si è capito cosa si sta vendendo. Poste gestisce i risparmi dei cittadini, questo deve essere il punto centrale della discussione”.

“Siamo qui a protestare per dire no alla privatizzazione delle Poste  già iniziata nel 2015 con il primo 35%. Stiamo ancora aspettando che il governo ci chiami per scongiurare questo pericolo. Sarebbe un danno a società e lavoratori”, perché “lo Stato perderebbe la governance a danno di investitori privati e questo comporterebbe tagli al personale, già si parla di 6mila esuberi e ulteriori chiusure di uffici postali”.

A dirlo -Sandro Vigiani, segretario generale Slp Cisl Toscana al pesidio di lavoratori e sindacati a Firenze contro la privatizzazione delle Poste, nell’ambito della mobilitazione nazionale con manifestazioni in tutti i capoluoghi di regione davanti alle prefetture. In piazza le sigle Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste, Failp Cisal, Confsal comunicazioni e Fnc Ugl.

Per Michele Mengoli di Slc Cgil Toscana, qeulla della privatizzazione delle Poste, è una scelta da ostacolare “non solo come lavoratori ma anche come cittadini”. “Non è chiaro – sottolinea – se si è capito cosa si sta vendendo. Poste gestisce i risparmi dei cittadini, questo deve essere il punto centrale della discussione”. Di privatizzazione “scellerata”, parla Paolo Roccabianca, segretario generale Uil Poste Toscana. ”

Non ci fermeremo con questo presidio e andremo avanti con la nostra battaglia. Il 30 maggio saremo davanti al Mef, che dovrà riceverci”. “Poste non solo è la più grande azienda italiana – conclude Lorenzo Nardi, segretario regionale Fnc Ugl – ma anche un’azienda a vocazione sociale”, che verrebbe a mancare con la privatizzazione. “Si andrebbe a cercare il mero profitto con tagli nei posti più disagiati, come i paesi di montagna o quelli più piccoli, con la chiusura di sportelli e la perdita della consegna della corrispondenza”.

Strage Georgofili: un ricco programma per ricordare il trentunesimo anniversario

E’ un programma ricco di iniziative e appuntamenti quello promosso dalla Regione Toscana e dall’Associazione tra i familiari delle vittime per ricordare il trentunesimo anniversario della strage mafiosa di via dei Georgofili a Firenze, lo scoppio del furgone imbottito di esplosivo che provocò 5 vittime e 35 feriti.

 

Si inizia alle 9.30 di venerdì 24 maggio nella sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze con i saluti istituzionali del presidente della Regione, del sindaco di Firenze e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
A seguire la doppia intervista all’assessore regionale alla legalità e al presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili.  Poi i ricordi di quella notte della maestra Mangani e di Giacomo Di Girolamo, il ricordo di Giovanna Maggiani Chelli, un dialogo tra la giornalista e scrittrice Valeria Scafetta e il magistrato Maria Monteleone.
Chiuderanno la mattinata le interviste a Katy Wang dell’Ufficio di presidenza del Parlamento degli studenti della Toscana e a Shasika (Sole) Weerasinghe, portavoce regionale delle consulte studentesche. Secondo il presidente della Regione e l’assessore regionale alla legalità, quello di promuovere il ricordo è un compito che spetta alle istituzioni e la Toscana anche quest’anno lo fa nel migliore dei modi, proponendo un programma ricco e articolato in numerose iniziative organizzate sul territorio e non soltanto a Firenze. Tutte le proposte sono il frutto della proficua collaborazione con il Centro di documentazione cultura della legalità democratica, con Avviso pubblico (Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione), con l’Ufficio scolastico regionale e con il supporto di Fondazione sistema Toscana oltre che della piena sintonia con l’Associazione tra i familiari delle vittime con la quale anche quest’anno la Regione ha redatto un programma ricco di appuntamenti e di qualità.
L’auspicio è che siano in tanti coloro che vi prenderanno parte, che è il modo migliore per riaffermare ancora una volta che le istituzioni e i cittadini rispondono con l’unità e la legalità all’attacco della mafia e della criminalità organizzata, che non possono in alcun modo prevalere.

Ed ecco le altre iniziative in programma

Sabato 18 La Romola, San Casciano Val di Pesa alle 21: serata a cura dell’Associazione tra i familiari delle vittime della Strage di Via dei georgofili con Spettacolo Teatrale NON AI MORTI MA AI VIVI di e con Matteo Pecorini e Francesco Chiantese. Partecipano alla serata i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Ippolito Nievo” di San Casciano Val di Pesa e un  gruppo musicale della Filarmonica “Vincenzo Bellini” di Scandicci.

Domenica 26 in Piazza della Signoria a Firenze alle 21 Nel tempo che ci resta, elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Testo e regia Cesar Brie con Cesar Brie, Marco Colombo Bolla, Elena d’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nobile. Produzione Campo Teatrale – Teatro dell’Elfo. A seguire il concerto La cura? La cultura, contro le mafie: rimedi, canzoni e riflessioni di e con Letizia Fuochi, voce e chitarra e con Francesco Frank Cusumano, chitarra. Iniziativa realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze. All’approssimarsi delle ore 1.04 del 27 maggio da Palazzo Vecchio si dirigerà verso via dei Georgofili il consueto corteo istituzionale, insieme ai familiari delle vittime, per la deposizione di una corona commemorativa.

Lunedì 27 a La Romola, San Casciano Val di Pesa alle 8: Santa Messa in suffragio delle vittime nella chiesa di S. Maria alla Romola e a seguire omaggio alle tombe della famiglia Nencioni e di Dario Capolicchio nel cimitero di Sarzanello a Sarzana, in Liguria. Segue un incontro presso il
Giardino de Il Tramonto della Romola con gli alunni della Scuola Primaria “Gianni Rodari” di Cerbaia, comune di San Casciano in Val di Pesa, che con l’Associazione hanno lavorato sulla Memoria della Strage. Alle 10.30 nella Chiesa di S. Carlo (via dei Calzaiuoli, Firenze) Santa Messa in suffragio delle vittime. Dalle 11.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 apertura al pubblico della Sede dell’accademia e della mostra fotografica “27 maggio 1993”. Alle 12.00 la proiezione del filmato documentario sull’atto dinamitardo e sulla ricostruzione della Sede. Visita della Sala Luciano Guarnieri e della Mostra permanente “27 maggio 1993 – disegni e acquerelli di Luciano
Guarnieri. La proiezione del filmato e la visita alla Mostra permanente verranno riproposte alle ore 15.00 ed alle ore 16.30. La mostra fotografica resterà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino a venerdì 7 giugno 2024 (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dalle 18 Memoria e ricercadella verità oltre il colpo di spugna, un’iniziativa a curadell’Associazione della Strage dei Georgofili, Movimento Agende Rosse eAntimafiaduemila con i saluti del Sindaco di Firenze, di Luigi Dainelli Presidente della Associazione dei Georgofili e di Salvatore Borsellino Presidente di Movimento Agende Rosse. Intervento dell’avvocato Danilo Ammannato legale dell’associazione dei familiari delle vittile della Strage dei Georgofili. Intervento di Giorgio Bongiovanni direttore della rivista Antimafiaduemila. Presentazione del libro “Il colpo di spugna”, interventi degli autori Nino di Matteo Sostituto procuratore presso la Dna di Roma e Saverio Lodato giornalista e scrittore. Nel corso della serata verranno proiettati video in ricordo e quale tributo a Giovanna Maggiani Chelli e al giornalista Andrea Purgatori.
Lunetta Savino e Luca Zingaretti leggeranno il brano “Chi siamo noi chi sono loro” tratto dal libro “Il patto sporco” di Di Matteo e Lodato. Moderatore Giuseppe Galasso.

Martedì 28 alle 20.45 al Teatro delle spiagge in via del Pesciolino 26/a  a Firenze Edizioni Piagge presenta “Il Paese nelle mani. Cronaca d’Italia in sette stragi di mafia” di Nicola Zavagli – Lettura scenica di Beatrice Visibelli Compagnia Teatri d’Imbarco.

Tendata pro Palestina, Firenze Rinasce: i ragazzi sono la nostra voce, diciamo grazie al loro coraggio

Il candidato sindaco De Giuli in un comunicato: “Noi di Firenze Rinasce siamo con loro, a sostegno delle loro idee in cui ritroviamo completamente, e con il loro coraggio di metterci la faccia e i corpi per denunciare un massacro disumano”

“Mentre le ipocrisie dei potenti assistono indifferenti al massacro quotidiano di civili inermi a Gaza e Rafah, è dai giovani universitari ancora una volta che viene la speranza di un mondo migliore. Noi di Firenze Rinasce siamo con loro, a sostegno delle loro idee in cui ritroviamo completamente, e con il loro coraggio di metterci la faccia e i corpi per denunciare un massacro disumano” Lo afferma Alessandro de Giuli, candidato sindaco della Lista Firenze Rinasce.

“A loro dunque esprimiamo tutta la nostra solidarietà, vicinanza, e comprensione, nel disinteresse generale e mentre la campagna elettorale parla d’altro o ha paura di compromettersi” dice De Giuli.

Che conclude “noi di Firenze Rinasce non abbiamo paura di dire che sono dalla parte giusta della storia, e di affermare che se non parla di questo la campagna elettorale non parla di niente. Perché Gaza, Rafah e gli altri teatri di guerra rispondono alle stesse logiche che determinano le condizioni di invisibilità di Firenze e le difficoltà dei cittadini fiorentini. In quei teatri bellici, come a Brozzi, a comandare sono gli interessi della finanza transglobale che fa affari sulle guerre come sugli Air B&B, o sulla precarizzazione del lavoro. Fin quando non ci si renderà conto di questo tutto sarà inutile!”

Firenze, terzo giorno della ‘tendata’ pro Palestina in p.zza San Marco

Continua la protesta per la Palestina a Firenze da parte dei Collettivi di studenti dell’Università di Firenze, della sezione distaccata in città dei dottorandi della Scuola Normale di Pisa e dell’università europea. ‘Spiace silenzio rettrice Firenze’ dicono gli organizzatori che rivelano  ‘rettrice dell’Iue è venuta a trovarci’.

Terzo giorno di  protesta per la Palestina a Firenze da parte dei Collettivi di studenti dell’Università di Firenze, della sezione distaccata in città dei dottorandi della Scuola Normale di Pisa e dell’università europea. Dal 15 maggio in piazza San Marco, di fronte al rettorato, sono state installate una ventina di tende.

La protesta ‘non è solo contro il genocidio dei palestinesi, ma chiede agli atenei di interrompere ogni forma di collaborazione con le università di Israele e con le aziende del settore della difesa in Italia’.

“Abbiamo avuto sviluppi positivi, la rettrice dell‘Istituto europeo è venuta qui e ha legittimato la piazza – ha dichiarato Aida Kapetanovic, una degli organizzatori della protesta – Per la Scuola Normale superiore questo processo è già in corso, è iniziato con una mozione approvata dal senato accademico a fine marzo che chiamava un cessate il fuoco. Purtroppo l’unica che non proferisce parola è la rettrice dell’università di Firenze e questo ci dispiace”. “Siamo qui per richiedere alle nostre istituzioni accademiche cose ben precise, prendere una posizione netta riguardo a ciò che sta succedendo in Palestina, esprimersi contro il genocidio nei confronti del popolo palestinese – ha aggiunto – Chiediamo che le nostre accademie recedano da tutti gli accordi con le università di Israele e con le aziende del settore militare. Inoltre vogliamo che venga impedito un utilizzo improprio dell’accusa di antisemitismo per garantire il diritto di protesta e il diritto di critica all’operato del governo israeliano”.

Un altro degli organizzatori, Arturo Gambassi, ha annunciato “una mozione per il prossimo Senato accademico del 21 maggio in cui chiederemo il riconoscimento della tragicità della situazione in Palestina, a Gaza, e l’istituzione di una commissione che valuti, accordo per accordo, l’intesa tra l’Università di Firenze e Israele. Tutto ciò per andare verso una sospensione temporale o la cancellazione degli accordi. Speriamo che la rettrice abbia le stesse capacità di dialogo e apertura dei dipartimenti della Normale e dell’Istituto Universitario europeo”.

Film Opera: la rassegna di film dedicata alle grandi opere liriche

Film Opera, realizzata in collaborazione con il Teatro del Maggio – Maggio Musicale Fiorentino, la selezione dei film è a cura del critico Gabriele Rizza. Cinque appuntamenti, dal 20 maggio al 28 giugno, al Cinema La Compagnia di Firenze

Non poteva che puntare su Puccini e sulla Tosca il tradizionale appuntamento cinematografico del Maggio Musicale Fiorentino, la rassegna Film Opera, in programma al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) dal 20 maggio al 28 giugno.

Il titolo pucciniano è raccontato sul grande schermo della Compagnia in quattro tappe. La prima è la Tosca, di Benoit Jacquot (2001), in programma il 20 maggio alle 16.30, opera che si avvale delle performance canore di grandi cantanti lirici, tra cui Ruggero Raimondi, Angela Gheorghiu, Roberto Alagna, caratterizzandosi per il suo impianto sperimentale, con una alternanza “interno/esterno” ricca di fascino evocativo e potere attrattivo.

Sarà poi la volta di Avanti a lui tremava tutta Roma, di Carmine Gallone (1946), in cartellone il 27 maggio alle ore 17.00, che ambienta la vicenda nella Roma del 1944, mantenendo arie e suggestioni pucciniane, ma aggiornando situazioni e personaggi al tema della Resistenza antinazista, protagonista una sempre potente e impareggiabile Anna Magnani.
Ancora Tosca, anzi La Tosca, ma stavolta senza Puccini (le musiche sono di Armando Trovajoli), filmata da Luigi Magni (1973), che sarà proiettata il 3 giugno, alle ore 17.00, una sorta di saga popolaresca nella Roma trasteverina, una sceneggiata densa di personaggi e colori, tratteggiata da un cast di prim’ordine, tra cui spicca l’eclettica Monica Vitti.

Chiude il ciclo di film ispirati all’opera pucciniana, il 17 giugno alle ore 16.00, il film Casa Ricordi, di Carmine Gallone (1956), racconto dei protagonisti dell’opera italiana di fine Ottocento, raccolti alla corte del celebre editore musicale milanese. Un salotto che diventa lo specchio, una panoramica aperta sulla società.

Chiuso il capitolo Tosca-Puccini, in omaggio alla nuova opera commissionata dal Maggio Musicale a Fabio Vacchi, Jeanne Dark, imperniata sulla figura della Pulzella di Orleans proiettato, il 28 giugno alle ore 19.00 (in pellicola 35 mm), La passione di Giovanna d’Arco, capolavoro fra i massimi della storia del cinema, in bianco e nero, del 1928 firmato da Carl Theodor Dreyer, indissolubilmente legato al volto dell’attrice Renée Falconetti.
I film saranno introdotti in sala dal critico Gabriele Rizza.
Info: www.cinemalacompagnia.it

 

🎧Cascine: da polmone verde a polmone elettorale

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🎧Cascine: da polmone verde a polmone elettorale
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A tre settimane dal voto amministrativo a Firenze, la questione sicurezza – che trova nel parco delle Cascine il momento simbolico più forte – continua in città a tenere banco. Ed anche nel fine settimana sarà oggetto di tour, passeggiate, incontri elettorali.

Audio: Servizio di Raffaele  Palumbo

Più che un polmone verde, il parco delle Cascine di Firenze è diventato un polmone elettorale. La gara sembra essere diventata a chi insegue chi, a chi promette i provvedimenti più draconiani, a chi stressa di più il tema della sicurezza. Firenze non è più quella di una volta, si ama dire. Ma chi ricorda il parco delle Cascine negli anni d’oro dell’eroina o negli anni ’90, quando dopo l’apertura dei paesi del blocco ex sovietico il parco era letteralmente affollato da prostitute minorenni, mentre i protettori spadroneggiavano nel parco con le loro vecchie Mercedes? E allora, sabato tutti alle Cascine, una bella giornata soleggiata, coordinamento sugli orari per far si che i candidati non si incrocino, come è già accaduto e uno spettacolo di famiglie, sportivi della domenica (anzi del sabato), anziani che passeggiano, gruppi che si allenano per una gara podistica e poi biciclette, monopattini, pattini con le rotelle e – miracolo – lo spaccio non c’è più. Da Schmidt la mattina alla Funaro il pomeriggio, ciascuno con la propria ricetta, più o meno fattibile, più o meno costosa, trenini gratuiti, enti di gestione, night manager, squadre anti-crimine, Parà, Marines e Navy Seals. Ma la domanda che resta è come rendere sicuro il territorio, senza stressare il tema della sicurezza e senza militarizzare il territorio?

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