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Sab 28 Giu 2025
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ToscanaPoliticaPisa: caos PD, congresso nel caos

Pisa: caos PD, congresso nel caos

Ieri dopo avere esaminato i ricorsi pervenuti dall’ala riformista, la commissione provinciale di garanzia del PD pisano ha certificato la violazione dello statuto del partito relativamente alla validitĂ  dell’anagrafe degli iscritti. Ceccanti: ’a Pisa nascono i dem per Trump’

Il congresso del Pd per eleggere il segretario dell’unione comunale di Pisa si inceppa e rischia di finire sotto la lente degli organismi di vigilanza interni fino al Nazareno. Ed è scontro tra schleiniani e riformisti. La commissione provinciale di garanzia ha deciso di “inibire ogni uso delle anagrafi antecedentemente approvate a ogni organo del partito, per qualsiasi finalitĂ , specie se produttive di effetti giuridici o di composizione degli organi” inviando il dispositivo anche al presidente della commissione congresso, incaricata di organizzare il voto nei singoli circoli.

“Invito Marco Biondi a fermarci insieme – ha affermato in una nota il candidato dei rifomistidel PD , Mario Iannella rivolgendosi al suo sfidante – perchĂ© non ci sono le condizioni per andare avanti, rischiamo una frattura insanabile. Facciamo entrambi un passo indietro, per permettere al partito di ripartire davvero. Se ciò non accadrĂ , non parteciperemo a un processo profondamente viziato. Ma continueremo, in ogni sede, a chiedere che sia rispettato e garantito il diritto degli iscritti a un congresso democratico, vero, legittimo”.

Iannella ha anche ricordato che fin “dalla prima assemblea, svolta contro le indicazioni degli organi di garanzia non abbiamo mai partecipato e non parteciperemo a un congresso che si sta svolgendo in un clima di evidente illegittimitĂ  e irregolarità”.

Ora, conclude il candidato dei rifomisti PD , “la commissione di garanzia ha certificato che non esiste un’anagrafe univoca e stabilizzata degli iscritti e i responsabili dell’anagrafe hanno escluso la possibilitĂ  di utilizzare questi dati per il voto, mentre le richieste di chiarimento della commissione sono rimaste senza risposta: la commissione di garanzia sta conducendo approfondimenti sulle condotte di entrambi i candidati, adottando anche provvedimenti cautelari per garantirsi il tempo necessario a tali verifiche e continuerò a partecipare alle audizioni, convinto che da esse emergerĂ  la correttezza del mio comportamento”.

“Pisa è un posto interessante. Sembra nata una nuova curiosa area politica, i Democratici per Trump”. Sceglie l’ironia l’ex deputato PD e costituzionalista Stefano Ceccanti per commentare il caos che ha investito il Pd pisano e di cui è stato indirettamente protagonista essendo stato tra i primi a denunciare agli organismi dirigenti locali del partito di non aver potuto “esercitare correttamente il suo diritto di voto” nel circolo in cui è regolarmente iscritto.

“La commissione di garanzia provinciale – osserva Ceccanti – approva due delibere che incidono sull’iter congressuale portandolo di fatto alla sospensione (come procedere se l’anagrafe degli iscritti viene ritenuta inaffidabile?) e qualcuno trumpianamente sostiene che si deve andare avanti lo stesso prescindendone del tutto e delegittimando gli organi di garanzia. Se ci sono arbitri finalmente si sveglino”.