Sab 4 Mag 2024

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Pisa, ansia: boom richieste supporto psicologico da adolescenti

Lo rivela l’Ordine degli psicologi toscani precisando che “le preoccupazioni principali per gli adolescenti, in generale, sono quelle dettate dalla paura del futuro, dal timore per le relazioni sociali e dalla paura dell’abbandono e della solitudine” .

Un vero e proprio boom di richieste di assistenza psicologica  in provincia di Pisa da parte della fascia composta da preadolescenti e adolescenti (12-19 anni) con un dato che pareggia quello registrato per i giovani adulti (20-30 anni), mentre gli adulti (31-65 anni) appaiono molto staccati.

Lo studio,  a cura  dell’Ordine degli psicologi della Toscana,  è stato condotto in collaborazione con il laboratorio di Psicometria del dipartimento neurofarba (Università degli studi di Firenze),  nell’intento du  indagare lo stato di salute psicologica dei toscani tra marzo 2022 e marzo 2023.

“Fattori come la lenta fuoriuscita dalla pandemia, lo spettro della crisi energetica e la guerra in Ucraina, oppure i cataclismi climatici – spiega una nota degli psicologi – hanno alimentato disturbi come l’ansia e la depressione, le fobie sociali e scolari o i disturbi del comportamento alimentare”, soprattutto tra gli adolescenti.

Nella provincia di Pisa ha partecipato all’indagine un campione composto da 107 psicologi con studio privato sul territorio e il 70% degli intervistati ha registrato un incremento di richieste di preparazione psicologica: i problemi più frequenti sono la sintomatologia ansiosa (56%), seguita da difficoltà relazionali (21%) e dalla sintomatologia depressiva (7%). La principale paura dichiarata dai giovanissimi pazienti è quella per il futuro (31%), seguita da quella per le relazioni sociali (26%) e da quella dell’abbandono e della solitudine (25%).

L’indagine però rivela anche un altro dato preoccupante registrato dagli psicologi e che riguarda “un consistente aumento dei conflitti relazionali (67%) e dei comportamenti a rischio (54%), mentre il dato sull’incremento di separazioni e divorzi resta più contenuto (40%), mentre i fenomeni di violenza tra i pazienti si attestano al 60% del campione.

Secondo, Maria Antonietta Gulino, presidente degli psicologi toscani, “l’indagine è particolarmente importante perché offre una chiave di lettura estremamente aderente alle realtà e consente di impostare risposte sempre più puntuali rispetto alle tematiche che impattano sulla salute psicologica dei toscani”.

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