Parto fisiologico ad Empoli, l’esperienza del ‘lettone’ al punto nascita

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All’interno del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Empoli sono presenti due camere con letto matrimoniale dedicate al parto fisiologico.

FisiologicoCi sono anche due “lettoni” dedicati al parto fisiologico nel punto nascita del presidio ospedaliero San Giuseppe di Empoli, e sono riservati alle donne che scelgono di partorire in modo naturale, cercando di contenere la medicalizzazione dell’evento. Nel presidio ospedaliero San Giuseppe di Empoli ci sono anche due vasche dedicate al parto fisiologico. Consentono alle donne di partorire in maniera naturale, riducendo al minimo la medicalizzazione della procedura.

Piuttosto che affidarsi come prima scelta a procedure mediche, farmacologiche e tecniche, è incoraggiato l’uso dell’acqua, del calore, dei massaggi, della musica: tutti metodi che possano dare sollievo alla donna ed aiutarla. Il parto nelle due camere “speciali”, le uniche in tutta l’Azienda USL Toscana centro, garantisce tutti i parametri di sicurezza sia per la madre che per il nascituro. Dall’inizio dell’anno ad oggi al San Giuseppe sono nati 1197 bambini ma solo un piccolo numero di questi è venuto alla luce nelle speciali vasche.

L’ostetrica coordinatrice Paola Martini così si esprime sull’esprienza del parto naturale: “Le due camere evocano un contesto domestico: la donna può disporre anche della vasca per il travaglio e scegliere, in tutta libertà, come gestire il parto e far nascere il suo bambino. Le ostetriche intervengono solo per aiutarla e sostenerla, oltre che per verificare il normale evolversi del travaglio. La possibilità di accedere al percorso, è valutato congiuntamente dal ginecologo e dall’ostetrica”.

Ancora la coordinatrice:  “sappiamo da ampia letteratura internazionale che questo rappresenta il modo più sicuro e che offre i migliori risultati in termini di salute. Eppure ancora si registra una certa diffidenza e ingiustificato timore da parte dell’utenza. Dobbiamo quindi essere noi ostetriche e medici, con informazioni scientifiche, aggiornate e concordanti, a promuovere con le donne il percorso del parto naturale.”