Sab 27 Lug 2024

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Operaio morto in cava, Cisl Toscana, serve tavolo sicurezza

Sciopero di otto ore del settore lapideo nelle province di Lucca e Massa Carrara, proclamato dopo l’incidente mortale verificatosi ieri in una cava sul monte Corchia, nel comune di Stazzema (Lucca)

Aprire urgentemente un tavolo regionale sulla sicurezza sul lavoro, perchรฉ fermare la strage sul lavoro si puรฒ e si deve”. E’ la richiesta che il segretario generale aggiunto Cisl Toscana, Ciro Recce, rivolge alla Regione, nel giorno dello sciopero di otto ore del settore lapideo nelle province di Lucca e Massa Carrara, proclamato dopo l’incidente mortale verificatosi ieri in una cava sul monte Corchia, nel comune di Stazzema (Lucca).

La Cisl, insieme alla Filca (la categoria dei lavoratori edili), spiega una nota, rilancia le proposte avanzate da tempo per il settore lapideo: ‘patente a punti’ per le imprese virtuose, formazione per i lavoratori, giro di vite sul rispetto delle misure di sicurezza, creazione di una filiera del marmo, pensione anticipata per gli addetti del settore.

“Negli ultimi anni nelle cave tra le due province รจ una strage – dice Simona Riccio, segretaria Filca-Cisl Toscana -. Uno dei problemi รจ sicuramente rappresentato dall’invecchiamento della forza lavoro (l’etร  media dei lavoratori รจ sopra i 50 anni), unita alla presenza di macchinari sempre piรน veloci: le nostre richieste mirano a permettere l’anticipo pensionistico per i lavoratori piรน anziani, consentendo cosรฌ l’ingresso di giovani”. Per Riccio, “la ‘patente a punti’, inoltre, escluderebbe dal mercato le realtร  nelle quali si verificano piรน incidenti. Chiediamo inoltre alle istituzioni preposte una verifica attenta e puntuale del rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro, e riteniamo che siano necessarie la formazione continua per i lavoratori, la presenza di responsabili della produzione e della sicurezza per ogni cava e non solo di bacino, la valutazione caso per caso del rilascio o della proroga delle concessioni”. Infine “ci vogliono garanzie che le lavorazioni del marmo in filiera siano operate nel distretto locale”.

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