Mer 1 Mag 2024

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Omicidio Ponte Vespucci, Nardella: Firenze si costituirà parte civile nel processo contro Roberto Pirrone

Roberto Pirrone, interrogato dal pm Giuseppe Ledda ha spiegato le motivazioni del gesto: “Mi sono detto sparo così vado in galera, così la faccio finita con questa vita non dignitosa”.

Firenze si costituirà parte civile nel processo contro Roberto Pirrone, l’uomo che ieri a Firenze ha ucciso il senegalese Idy Diene. Lo ha annunciato oggi il sindaco Dario Nardella.

“Mi sono detto sparo così vado in galera e la faccio finita con questa vita non dignitosa”. Così Roberto Pirrone, l’ex tipografo di 65 anni arrestato ieri a Firenze con l’accusa di aver ucciso un 54enne senegalese a colpi di pistola, avrebbe spiegato i motivi del suo gesto, interrogato dal pm Giuseppe Ledda negli uffici della squadra mobile.

L’uomo avrebbe detto di non riuscire più ad andare avanti, a causa dei debiti e delle continue liti con la moglie per i problemi economici. Ad assillarlo sarebbe stato in particolare un prelievo mensile di alcune centinaia di euro, che una società finanziaria effettuava dal suo conto per ripagare un prestito che gli era stato concesso. “Ho sparato al primo che ho incontrato” avrebbe affermato ancora l’uomo davanti agli inquirenti.

Negli stessi minuti in cui Roberto Pirrone faceva fuoco contro il senegalese Idy Diene, ieri mattina su ponte Vespucci a Firenze, la giovane figlia stava chiamando il 113 dicendo che il padre era uscito in strada armato, dopo aver lasciato un biglietto dal cui contenuto si poteva pensare che intendesse togliersi la vita.

“Temo per l’incolumità di mio padre, ha con sé delle armi”, ha detto la giovane al telefono con la centrale della questura. Nel biglietto a lei destinato sono contenute delle istruzioni per delle operazioni bancarie da fare in sua assenza, come ritirare tutti i soldi dal conto per evitare che i creditori ne entrassero in possesso. Al termine del testo, poche frasi scritte in stampatello con inchiostro nero, il saluto alla figlia, che Pirrone, deciso a togliersi la vita, credeva di non rivedere più. Pochi minuti dopo essere uscito di casa l’ex tipografo, non trovando la forza di suicidarsi, ha sparato sei colpi di pistola uccidendo un uomo a caso, “per andare in galera”, ha spiegato agli inquirenti, e non dover tornare più a casa.

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