Sab 20 Apr 2024

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Nel Giorno della Memoria, una svastica e insulti agli ebrei scritti in strada a Livorno e scritte fasciste su opere d’arte a Volterra

Livorno, una svastica e la scritta “Raus Juden” sono comparse stamani al mercato di via Buontalenti della città toscana, nel quale operano da decenni numerosi commercianti di origini ebraiche.

La scritta e la svastica sono state vergate con vernice bianca, verosimilmente con una bomboletta spray. Ignoto al momento chi ha compiuto questo atto, portato a termine con ogni probabilità la notte scorsa.

Le forze dell’ordine sono al lavoro per rintracciare i responsabili e stanno setacciando le immagini registrate dalle tante telecamere della videosorveglianza urbana nella zona.

Già in passato in città si erano verificati altri episodi analoghi, come quello del settembre dell’anno scorso, quando sulla saracinesca di un banco comparve la scritta “ebreo” con accanto il disegno di una forca dalla quale pendeva una stella di David.

Lo scorso 3 gennaio, invece, l’ultimo episodio con alcune svastiche sono state disegnate sui muri del sottopassaggio della stazione ferroviaria.

Volterra

Scritte fasciste questa volta su opere d’arte a Volterra, né dà notizia il Comune della città toscana, postando le immagini sulla propria pagina Facebook. “La deturpazione di un’opera d’arte è già di per sé un gesto vile e inqualificabile. Quanto però accaduto questa mattina non solo è inqualificabile, ma rappresenta un’azione di una bassezza umana e morale che non ha eguali.  Questa mattina, infatti, i pannelli all’interno del sottopassaggio del Gioconovo, inerenti al progetto “Poetico Alabastro” dell’artista Giuseppangela Campus, sono stati sfregiati con scritte inneggianti al fascismo, svastiche e altro ancora. Un gesto che non può né essere giustificato, né tantomeno tollerato, soprattutto in un giorno come questo dove si celebra il Giorno della Memoria”.

“Chi ha voluto sfregiare un’opera ed un bene pubblico – continua il post del Comune di Volterra – non ha fatto altro che dimostrare come ancora oggi sia necessario e fondamentale continuare a portare avanti le politiche e le azioni volte a tramandare quanto accaduto in passato, poiché ancora oggi c’è chi dimostra la propria nullità culturale e personale con atti del genere.

L’attacco ad un’opera d’arte non è un attacco solo all’artista o all’opera, ma è uno sfregio a tutta una comunità. Sfregiare l’arte con simboli e frasi inneggianti al fascismo e al nazismo rappresenta un attacco a tutto il paese, alla nostra Costituzione e alla memoria di tutti coloro che hanno perso la loro vita a causa di ideologie folli che hanno quasi distrutto il nostro mondo.

Oggi più che mai siamo dalla parte della bellezza, dell’arte, della poesia e della memoria di quanto accaduto ricordando come un monito straordinario le parole del Presidente Pertini “il fascismo non è un’opinione, è un crimine!”.

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