Mer 24 Apr 2024

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Nardella: “Prima di legarsi in un matrimonio politico con i grillini si dovrebbe verificare l’effettiva comunanza di valori”

Firenze, con un post sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Firenze Dario Nardella esprime il suo disagio sulle dichiarazioni di alcuni dirigenti del suo partito che considerano ormai scontata l’alleanza con il M5S.

“Leggiamo sui social e sui giornali interviste e dichiarazioni di alcuni nostri dirigenti del PD che proclamano l’alleanza con i 5 stelle come cosa fatta e vitale per il futuro dell’Italia e del nostro partito – scrive nel suo post Nardella – Io non ho pregiudizi di principio, ma annunciare patti politici alla vigilia di qualche elezione, come fatto in Umbria, è più una tattica miope che il frutto di un serio progetto politico”.

“Lo stesso avviene con la nuova legge elettorale con un dibattito autoreferenziale che irrompe nel Paese mentre siamo tutti impegnati a combattere l’epidemia e la crisi economica. Tutto questo senza un confronto di merito, aperto e trasparente, senza coinvolgere gli iscritti, i dirigenti locali e le migliaia di amministratori che rappresentano con impegno il PD nelle istituzioni del territorio in momenti cruciali per l’Italia e le sue mille città”.

“Perché nessuno è partito da qui? – si chiede poi il sindaco di Firenze – Perché questa sensazione che sia tutto già deciso e calcolato? Prima di legarsi in un matrimonio politico con i grillini si dovrebbe verificare l’effettiva comunanza di valori, metodi e programmi. Ma soprattutto prima di fare alleanze strategiche e scegliere leggi elettorali più o meno convenienti, il Partito si chiarisca su cosa vuole essere”.

“Se si vogliono fare passi politici strategici, non basta qualche intervista sul giornale, si abbia il coraggio di coinvolgere ed ascoltare iscritti, amministratori ed elettori con un congresso, vero, di nome e di fatto. Certo non ora, in cui dobbiamo essere tutti concentrati per battere le destre nelle elezioni regionali e comunali del 20 settembre. Ma dopo, se si vorranno prendere decisioni talmente cruciali, sarà inevitabile prepararsi a un congresso per darci un nuovo profilo riformista e unire tutte le forze democratiche su metodi che partano da pieno coinvolgimento dei nostri territori e su temi chiari come il lavoro (piuttosto che il reddito di cittadinanza), l’ambiente, la sicurezza dei cittadini (garantita dallo Stato e non con la legittima difesa privata), la scuola (il vero punto debole di questa gestione dell’emergenza covid), l’autonomia dei territori”.

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