Mer 24 Apr 2024

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Nardella: “Giusti provvedimenti restrittivi ma farli in modo intelligente”

Firenze, il sindaco Dario Nardella si è collegato con gli studi Controradio da Palazzo Vecchio per parlare dei principali temi di attualità, il primo argomento trattato dal sindaco nell’intervista di Raffaele Palumbo, è stato quello dello stato della pandemia in città ed in regione.


“Ho fatto proprio un punto Ieri sera con il presidente Giani e la situazione va tenuta assolutamente sotto controllo – ha detto il sindaco Nardella a proposito della pandemia in Toscana – Ci sono davvero situazioni molto differenti, se guardiamo la Toscana centrale per esempio in questi ultimi giorni. Firenze ha un livello di contagio abbastanza importante ma non così come Prato. Quindi ci sono differenze tra provincia e provincia, la cosa importante è quindi quella di avere misure specifiche, senza andare a colpire in modo generalizzato”.

“Il mondo dell’economia è in sofferenza “Penso ai ristoranti prima di tutto, ma a tutto il settore dei servizi, è molto alta – dice Nardella – Ogni giorno a Firenze chiudono alberghi, e ormai si contano sulle dita delle mani gli alberghi aperti in questa città. È il segno terribile delle conseguenze economiche e sociali di questa pandemia, per questo è giusto mettere in campo provvedimenti restrittivi ma bisogna farlo in modo intelligente mirato, e usarli là dove servono per davvero, quindi vedremo come andrà”.

“Per fortuna la stagione migliora e possiamo ad esempio cominciare a favorire tutte le attività all’aperto come bar ristoranti che hanno spazi all’aperto e che dovrebbero già poter rimanere aperti a mio avvis, con le temperature che migliorano. Lo abbiamo sperimentato l’anno scorso a Firenze all’aperto si può star seduti si può mangiare si può consumare senza particolari problemi, ecco ci vuole intelligenza, se si affronta il virus con l’ideologia non risolviamo niente Finiamo per mettere in ginocchio ancora di più la nostra economia è la nostra comunità”.

“C’è stata una fuga di notizie sul fatto che la Toscana sicuramente vada in zona rossa -aggiunge precisando Nardella – non è così perché bisogna essere prudenti, realistici ma anche non allarmistici, ci sono molte probabilità che rimanga in zona arancione. Certo il meccanismo di circoscrivere zone particolarmente esposte classificandoli come zone rosse può essere una buona alternativa a quella di trasformare l’intera regione in zona rossa”.

“Trovo condivisibile la manifestazione dei Lavoratori dello spettacolo, stiamo parlando, come ci hanno detto appunto loro stessi, del rischio di 4000 posti di lavoro che possano andare perduti nella nostra regione, è un numero gigantesco lo spettacolo è un industria, non dimentichiamolo, che ha un indotto molto importante, allora io ho raccolto la disponibilità di molti di loro affinché si possano riaprire i teatri anticipando gli orari in modo da poter rispettare anche il rientro prima del coprifuoco”.

“C’è poi fortissima collaborazione tra regione e Comune di Firenze, tra me e Gianni, e questo è un fatto positivo non solo per i fiorentini ma per tutti i toscani. Io non ho mai trovato un momento così nella mia esperienza di vicesindaco prima, e di sindaco dopo, un periodo così positivo e collaborativo nel rapporto tra la regione è il capoluogo Firenze. Ho sempre sostenuto che se Firenze va bene, va bene la Toscana, e viceversa, se la Toscana va bene, va bene anche Firenze. Con Gianni stiamo lavorando su tanti fronti: il Recovery Fund e la promozione economica del territorio”.

 

 

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