Gio 25 Apr 2024

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Moby Prince, Giani: “10 aprile giornata lutto regionale”

Il 10 aprile sia, a partire dal prossimo anno, giornata di lutto regionale in ricordo delle 140 vittime del Moby Prince. E’ la proposta formulata dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, aprendo la seduta speciale dedicata all’anniversario della tragedia di Livorno, a cui hanno assistito in aula rappresentanti dei familiari delle vittime con la maglietta rossa e il logo “#iosono141”.

“Ritengo giusto che il 10 aprile diventi giornata di lutto regionale – ha detto Giani – perché dobbiamo dare eco di questo fatto: come celebriamo momenti importanti della nostra storia, anche questo evento deve essere segnato in tutta la regione nel ricordo delle 140 vittime, anche con una lapide che possa essere collocata nel Palazzo del Pegaso”.
Ricordando i lavori della commissione parlamentare, Giani ha affermato che “per 27 anni abbiamo vissuto con il dolore e il disagio dei familiari, dei toscani e di tutti gli italiani”. Tre anni fa – ha ricordato – approvammo la mozione per la richiesta d’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta e oggi ci dobbiamo sentire orgogliosi. La commissione ha fatto emergere nuovi elementi e ha fatto nascere la speranza che possa esserci giustizia”.
“L’istituzione del 10 aprile come giornata di lutto regionale è un segnale importante, è il segno della vicinanza di un territorio che non lascia soli i familiari delle vittime”. Lo ha detto Loris Rispoli, rappresentante delle famiglie delle vittime del Moby Prince, intervenendo in aula alla seduta speciale del Consiglio regionale.
“Ringrazio la Regione Toscana – continua Rispoli – che fin dall’inizio è stata a fianco dei familiari. Credo che gli atti di questo Consiglio regionale siano stati importanti e ringrazio il presidente Giani che ci è sempre stato vicino. Se siamo arrivati a queste verità si deve alla caparbietà di tanti”.
“Io sono orgoglioso di essere toscano – ha aggiunto infine – perché la Regione in questi 27 anni ha dimostrato un senso di solidarietà enorme: lo ha fatto all’indomani della tragedia, costituendosi parte civile nel processo, e il Consiglio regionale ha deliberato di aderire alla campagna #iosono141, promossa dai familiari delle 140 vittime”.
Rispoli ha concluso chiedendo all’Assemblea toscana di continuare a supportare i familiari perché la procura riapra l’inchiesta. “Una strage come questa non va in prescrizione – ha detto – come non va in prescrizione il dolore dei familiari”.

 

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