Ven 29 Mar 2024

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Middle East Now: focus Iran, Medio Oriente a fumetti e molto altro ancora

Il Medio Oriente contemporaneo a Firenze. Dal 6 all’11ottobre al Cinema la Compagnia, MAD Murate Art District e in altri luoghi della città.

40 circa i film, premiati nei migliori festival internazionali, per un viaggio che ci porterà in Afghanistan, Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi, Giordania, Iran, Iraq, Israele, Kurdistan, Kuwait, Libano, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia.

Film d’apertura “Sunless Shadows” di Mehrdad Oskouei (Iran, Norvegia 2019, 74′), l’ultimo capolavoro del più importante documentarista iraniano di oggi, che ha aperto la scorsa edizione del festival IDFA di Amsterdam e vinto la “Miglior Regia”. Un ritratto intimo e al tempo stesso potente della vita quotidiana in un centro di detenzione minorile iraniano, in cui un gruppo di ragazze adolescenti sconta la pena per aver ucciso un membro maschile della famiglia: da sole davanti alla macchina da presa, rivelano i loro pensieri, i sentimenti e i dubbi, in un luogo che è per loro diventato un rifugio. Alla presenza del regista.

Oltre al doc d’apertura tanti i titoli da Iran e Kurdistan a questa edizione: una serie di film, documentari, cortometraggi, corti d’animazione che raccontano un paese e una regione di grande cultura, al centro di una situazione geopolitica complessa, con storie di vita personale ma anche film su temi forti e di attualità, con registi ed esperti ad accompagnarci in questo viaggio. Tra i film iraniani “Shouting at the Wind” (64’, Iran, 2019) di Siavash Jamali, protagonista Meysam, un adolescente che vive in uno dei sobborghi più difficili di Tehran, che sogna di cambiare il suo destino attraverso la musica, contro il volere della sua famiglia. Il bellissimo e delicato documentario “Formerly Youth Square” (Iran, 2019), in cui la regista-giornalista Mina Akbari comporre un racconto corale delle difficoltà e delle insidie dell’essere giornalista in Iran. E ancora un’altra anteprima importante, “The Wasteland” (Dashte Khamoush) (Iran, 2020, 102′) del regista iraniano Ahmad Bahrami, vincitore del Premio Orizzonti al miglior film all’ultimo festival di Venezia, che in puro stile ‘seconda nouvelle vague’ del cinema iraniano mette in risalto una storia d’amore tra le ingiustizie subite da molti operai delle zone più remote dell’Iran.

Tra gli eventi speciali il progetto dedicato al fumetto e alla graphic novel, che si propone di osservare il Medio Oriente da un punto di vista diverso dal solito: storie a colori o in bianco e nero si inoltrano nella complessità di questa regione, per cercare di spiegarla a giovani e meno giovani. Punti di vista alternativi, diversi dalla versione saggistica o televisiva, spesso mettono in luce ombre inquietanti o fatti ignoti, ma si propongono anche di scardinare pregiudizi e stereotipi ormai consolidati. Un progetto – a cura di Anna Di Giusto-, che sarà una mostra di tavole e racconti sonori in scena nel foyer del Cinema La Compagnia nei giorni del festival, con un’installazione pensata da Archivio Personale, e una serie di talk con gli autori protagonisti. Tra i titoli a cui sarà dedicato un focus: “Se chiudo gli occhi… La guerra in Siria nella voce dei bambini” (2018) di Francesca Mannocchi e Brisly Diala, “La rivoluzione dei gelsomini” di Takoua Ben Mohamed, il silent book “Mediterraneo” di Sergio Nazzaro e Luca Ferrara, “La sposa yemenita” (2017) di Laura Silvia Battaglia e Paola Cannatella, e altri ancora…

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