Il Sindaco: gesto di umanità verso tutte le Marah di Gaza. Attese centinaia di persone ai funerali.
Si terrà mercoledì sera a San Giuliano Terme (Pisa). una fiaccolata per la pace dedicata alla giovane Marah e a tutte le vittime del conflitto in Palestina. All’iniziativa, promossa dal Comune nel parco della pace di Pontasserchio, prenderanno parte anche le associazioni del territorio. La fiaccolata nel giorno dei funerali di Marah Abu Zhuri, la 20enne palestinese morta a Pisa dopo due giorni dal suo arrivo in Italia a causa di un ‘fortissimo deperimento’.
Sono attese almeno 500 persone domani a mezzogiorno a Pontasserchio, frazione di San Giuliano Terme (Pisa), alla cerimonia funebre voluta dal sindaco Matteo Cecchelli per Marah Abu Zhuri, la palestinese di 20 anni morta in ospedale a Pisa due giorni dopo essere arrivata da Gaza in precarie condizioni di salute per un “grave deperimento organico”, come hanno riscontrato i medici pisani escludendo però una patologia oncologica, per sospetta leucemia, che invece risultava alle autorità di Israele. La previsione sulla partecipazione è della Digos. Oltre all’ambasciatrice palestinese in Italia, Mona Abuamara, alle autorità locali e ai politici regionali, la questura prevede anche la partecipazione di molti cittadini e movimenti pro Pal. La cerimonia pubblica si svolgerà nel parco della pace Terzani prima della tumulazione, in forma privata, nel cimitero del posto. Sempre al parco della pace la sera ci sarà la fiaccolata in memoria di Marah; anche per quell’appuntamento la polizia prevede centinaia di partecipanti.
“La storia di Marah – ha detto il sindaco Matteo Cecchelli – ci tocca profondamente come comunità. Una giovane vita spezzata dal genocidio del popolo palestinese, che aveva davanti a sé sogni, studi e progetti, e che invece è stata travolta da distruzione, fame e malnutrizione. E’ morta a soli vent’anni, qui in Italia, dopo essere stata evacuata da Gaza con un aereo umanitario, ma le sue condizioni erano troppo gravi perché potesse salvarsi. Non ci interessano le polemiche uscite ieri sulle cause della sua morte, il nostro è un gesto di umanità nei confronti di Marah e di tutte le Marah di Gaza che continuano a morire nell’indifferenza della comunità internazionale”.
Il parco della pace, conclude Cecchelli, “è il luogo simbolico più appropriato per questo addio: uno spazio che incarna i valori di solidarietà e di impegno per la pace che vogliamo continuare a coltivare come comunità”.