Dom 12 Mag 2024

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Maggio musicale, i sindacati proclamano lo stato di agitazione

Non c’è pace per il Maggio Musicale Fiorentino. Dopo la notizia relativa alla necessità di una contribuzione straordinaria di 8 milioni, ora a scendere in campo sono i sindacati.

“Preso atto che il tavolo istituzionale dei soci della Fondazione del Maggio musicale fiorentino, necessario a risolvere la crisi economica del teatro, non è stato ancora convocato” la Slc Cgil area vasta Firenze Prato Pistoia e la Fistel Cisl Firenze proclamano lo stato di agitazione “riservandosi di mettere in atto ogni ulteriore azione necessaria”.

La decisione, si spiega, tiene anche conto del fatto che “il mancato perfezionamento di un accordo economico tra i soci della Fondazione comporterebbe la liquidazione della stessa”. Un ulteriore ritardo, invece, finirebbe per determinare “una sospensione dell’attività e un grave danno economico a tutti i lavoratori del Maggio”. La Slc Cgil e la Fistel Cisl sottolineano anche che il futuro di un’istituzione come il Maggio musicale fiorentino, insieme al destino di tutti i professionisti che in questo operano, “non può essere sacrificato a ragioni di scontro politico”.

Ritengono per questo, si legge ancora nella nota, che “sussistano le condizioni per una soluzione dello stato di crisi e che non applicarle costituirebbe una grave mancanza da parte di chi ne ha potere ed onere”. I sindacati, quindi, proclamano lo stato di agitazioni “pur auspicato – concludono – che nelle prossime ore si ponga rimedio all’incredibile ritardo, sin qui cumulato, nel porre fine ad una vicenda tutta ascrivibile a mala gestione e distrazione istituzionale”.

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