“Bambini molto piccoli, della scuola dell’infanzia ‘Il Parco’ di Castagneto Carducci (Livorno) che fa parte dell’Istituto comprensivo Giosuè Borsi, sono stati accompagnati, per un’uscita didattica autorizzata dal dirigente scolastico, in un’azienda agricola riconducibile alla famiglia di Michelangelo Fedele, pluripregiudicato, che sta scontando a Castagneto Carducci, dove da tempo risiede, una condanna definitiva a più di 10 anni”. Lo rendono noto, con un comunicato stampa, i deputati di FdI, Chiara La Porta e Francesco Michelotti, della commissione sul fenomeno delle mafie.
I due parlamentari hanno presentato un’interrogazione ai ministri dell’Istruzione e dell’Interno per far luce sull’intera vicenda.
“A Fedele sono stati confiscati, in applicazione della legge antimafia, molti beni immobili ed attività commerciali nel tempo – spiegano La Porta e Michelotti – Una storia criminale, quella di Fedele, definito dagli inquirenti socialmente pericoloso, ben nota in quel territorio. Ci chiediamo come le istituzioni coinvolte, dall’amministrazione comunale che ha messo a disposizione lo scuolabus per accompagnare un gruppo di bambini in tenerissima età in visita all’azienda agricola, così come la dirigenza dell’Istituto Comprensivo Borsi, abbiano potuto ritenere opportuna una simile iniziativa che, di didattico ed educativo, sembra aver ben poco”.
“I bambini – affermano i parlamentari nella stessa nota – sono stati persino filmati dalla figlia, presente all’iniziativa, di Michelangelo Fedele, del quale l’azienda agricola porta il nome. La donna avrebbe poi pubblicato sui social quel video, violando così la legge ed esponendo, di fatto, dei minorenni, ai rischi della Rete. È inoltre risultato che l’impresa Michelangelo Fedele non abbia i requisiti di ‘fattoria didattica’ previsti per legge. L’educazione alla legalità inizia proprio dall’infanzia; non è accettabile che un tale valore sia sottovalutato e mortificato proprio da quelle istituzioni che sono chiamate a difenderlo”.