Gio 25 Apr 2024

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Quest’anno la Liberazione si festeggia a casa

 

Quest’anno ci tocca festeggiare il 25 aprile e la Liberazione a casa. Con Controradio, naturalmente; che vi offre sempre tanti spunti.

Eccone una selezione:

 

Un documentario e sei partigiane che raccontano. E’ Bandite, un film che ci fa capire, ma capire davvero, tutto quello che la Liberazione ha significato sia nel 1945 che negli anni successivi. Annita Malavasi, Viera Geminiani, Silvana Guazzaloca, Mirella Alloisio, Walkiria Terradura e Bianca Guidetti Serra ci raccontano infatti una lotta che va oltre la liberazione dal nazifascismo. E che segna un momento decisivo nel percorso di emancipazione femminile.


Ede è importante sapere che “le donne non furono, come la storiografia ufficiale ci riporta, solo assistenti dei partigiani, cuoche o infermiere; in molte furono guerrigliere, pronte ad imbracciare le armi per la liberazione di tutte e tutti” come sostiene l’autrice Alessia Proietti.

Chi meglio dell’ANPI può aiutare a capire che cosa è stata la Liberazione?
La Sezione Oltrarno di ANPI in collaborazione la biblioteca Thouar offre l’accesso a documentazione specializzata e supporto alla ricerca.
E segnala anche il lavoro di creazione di voci Wiki grazie alla partecipazione di ANPI a un progetto condiviso tra Biblioteche comunali fiorentine e Wikimedia Italia.
Parlando di biblioteche, anche in questo periodo sono sempre attivissime le fantastiche biblioteche fiorentine. Su MediaLibraryOnline, la biblioteca digitale, e’ possibile scegliere tra i titoli della proposta ‘Letture e ascolti Resistenti’ accessibili al prestito:
E segnalo anche, a chi approfitta dell’isolamento domiciliare per scrivere, il concorso ‘Biblioteche chiuse? Pensieri aperti!‘ aperto a tutti gli iscritti alle Biblioteche Comunali Fiorentine.
Infine, per imparare qualcosa della Liberazione anche in altre città italiane, leggete la storia del Monumento alla Partigiana che è a Venezia. Era nato come lavoro in maiolica, opera del grande artista Leoncillo, ex partigiano. Quel monumento dava così noia che nel 1961 fu fatto saltare “da mano anonima e fascista” con un chilo e mezzo di tritolo. Ricostruito, ha una storia avvincente che trovate sulla bella newsletter del  MUVE  ,che come già raccontato ci sta tenendo compagnia in questa quarantena in maniera originale, stimolante e intelligente.
Buon 25 aprile e buona Liberazione a tutti!
 
Margherita Abbozzo (8, continua)
Tutte le foto sono online.

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