Gio 2 Mag 2024

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Juice, inizia l’avventura verso le lune di Giove, a bordo una placca con il frontespizio del libro ‘Sidereus Nuncius’ di Galileo Galilei

Kourou, Guyana Francese, è iniziato il lungo viaggio di Juice (Jupiter Icy Moons Explorerer), la missione europea da 1,6 miliardi di euro diretta a Giove e alle sue lune misteriose che, sotto una superficie ghiacciata, nascondono oceani che potrebbero avere le condizioni per ospitare la vita.

Nella missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) l’Italia ha un ruolo di primo piano con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), università, enti pubblici di ricerca e industria. Sono italiani sia un terzo degli strumenti destinati a studiare da vicino mondi così lontani, sia i pannelli solari di Juice, i più grandi mai andati nello spazio e a bordo c’è anche una placca nella quale sono riprodotti il frontespizio e le due pagine del libro ‘Sidereus Nuncius’, nel quale nel 1610 Galileo aveva descritto le lune alle quali è diretta la missione.Europa, Ganimede e Callisto sono infatti gli obiettivi di questa missione unica.

Sarà un viaggio di otto anni e nel 2031, quando è previsto l’arrivo di Juice nell’orbita di Giove, sarà l’inizio di una nuova avventura, nella quale occhi italiani cercheranno di scoprire i segreti degli oceani nascosti e nella quale, per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale, un veicolo orbiterà intorno alla luna di un altro pianeta.

Il viaggio di Juice, che durerà otto anni, è iniziato con il lancio dalla base europea di Kourou. Con un giorno di ritardo per sventare il pericolo di fulmini, l’Ariane 5 è partito puntale sfruttando la ridottissima finestra di lancio, di appena un secondo.

“Lo spettacolare lancio di Juice porta con sé la visione e l’ambizione di coloro che decenni fa avevano ideato questa missione”, ha detto il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher. “Insieme spingeremo in avanti i confini della scienza e dell’esplorazione per rispondere alle più grandi domane dell’umanità”, ha aggiunto rivolgendosi a tutti coloro che hanno contribuito alla missione, per un totale di 18 istituzioni, 83 aziende e oltre 2.000 persone di 23 Paesi.

“Il processo di formazione dei corpi celesti che orbitano intorno a un pianeta e la ricerca di possibili forme di vita elementare” al di fuori della Terra sono alcune delle domande principali alle quali la missione potrà rispondere, secondo il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. Sulle risposte, ha aggiunto, “c’è già un’attesa spasmodica scienza a livello internazionale”.

Sotto il coordinamento dell’Asi, l’Italia riveste un ruolo di primo piano in questa missione, “con un contributo che sfiora il 50% del programma”, ha detto Saccoccia. A fianco dell’Asi partecipano a Juice l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), numerose università e industrie.

“Siamo fieri dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatici, autentico patrimonio scientifico nazionale. È anche grazie a loro se questa nuova incredibile avventura parla italiano”, ha osservato il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini.

Di “grande soddisfazione e profondo orgoglio per il sistema spaziale del Paese, determinante per la buona riuscita della missione”, ha parlato il ministro delle Imprese e Made in Italy, con delega alle politiche relative ai programmi spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso.

Saranno otto anni intensi, quelli del viaggio verso Giove. Per risparmiare al massimo il carburante, infatti, Juice prenderà la spinta verso il gigante del Sistema Solare da quattro passaggi ravvicinati ai pianeti più interni.

Il primo è previsto nell’agosto 2024 e sarà anche il primo mai fatto sfruttando contemporaneamente la spinta del sistema Terra-Luna; nell’agosto 2025 sarà Venere a fare da fionda gravitazionale, mentre nel settembre 2026 sarà il turno della Terra; sarà ancora il nostro pianeta, nel gennaio 2019 a dare a Juice lo slancio finale che nel 2031 la porterà nell’orbita di Giove.

A questo punto inizierà una sorta di danza fra le tre lune di Giove obiettivo della missione, con ben 35 sorvoli di Europa, Ganimede e Callisto. Poi la gravità di Giove sarà utilizzata per guidare Juice nell’orbita di Ganimede, l’unica luna ad avere un campo magnetico e la più grande del Sistema Solare, dove la sonda resterà dal dicembre 2034 al settembre 2035.

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