Incidente mortale sul lavoro a Firenze. Un uomo di 46 anni, di origine albanese, è deceduto dopo essere caduto da una scala mentre stava eseguendo alcuni lavori al muro di uno stabile, pare ritocchi di imbiancatura, in via Mariotti di Nardo, alla periferia della città.
L’uomo, da quanto ricostruito, era su una scala quando sarebbe caduto all’indietro, da un’altezza di tre metri: inutili i soccorsi. Sul posto insieme ai sanitari è intervenuto anche il personale della prevenzione sul lavoro della Asl. La salma è stata trasferita a medicina legale a disposizione della procura. che disporrà anche accertamenti per ricostruire se l’uomo lavorasse come artigiano autonomo o fosse un operaio dipendente di una ditta. Da capire anche se avesse tutte le misure di sicurezza per svolgere il lavoro.
“La Toscana si trova a piangere l’ennesima vittima sul luogo di lavoro, a pochi giorni da un Primo Maggio a Montemurlo, dove forte è stato il grido ‘Basta morti sul lavoro!’. Il settore delle costruzioni torna ad essere uno scenario di dolore e sofferenza: a perdere la vita un lavoratore di 46 anni, un muratore precipitato da una pensilina di tre metri a Ponte a Greve, a Firenze, senza alcuna protezione o altra misura di sicurezza. Si tratta purtroppo della 22esima vittima sul lavoro nella nostra regione quest’anno”. Così Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana e Daniele Battistini, segretario regionale Fenealuil.
“Nell’attesa che gli organi ispettivi facciano chiarezza sulle dinamiche dell’accaduto – affermano i due sindacalisti – ci stringiamo attorno al dolore della famiglia e rivendichiamo con forza un confronto costante ed approfondito sul tema della sicurezza da parte del Governo e della Regione. La sicurezza sul lavoro è un diritto, non un lusso. Servono più controlli, più ispettori, più formazione, più responsabilità: non ci basta più il cordoglio. Non è possibile continuare a morire di lavoro in Italia e in Toscana. Vogliamo zero morti sul lavoro”.