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Sab 8 Nov 2025
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ToscanaPoliticaIn-Cubi: sit in Salviamo Firenze in ex ospedale militare San Gallo

In-Cubi: sit in Salviamo Firenze in ex ospedale militare San Gallo

Protesta del comitato ‘Salviamo Firenze per viverci’ davanti al cantiere dell’ex ospedale militare tra via San Gallo e via Cavour dove un grande cantiere trasforma questa parte del centro storico in un resort extralusso, per super ricchi, anche con immobili che i rendering mostrano rialzati rispetto alla linea dei palazzi esistenti.

Allestito un muro di decine di ‘cubi neri’ di cartone buttato giù al ritmo di ‘Another brick in the wall’ come accaduto qualche settimana fa di fronte all’ex Teatro Comunale. I cubi neri alludono proprio al palazzo ‘cubo nero’ che sul lungarno altera il panorama cittadino al posto del teatro e che, anche dopo le proteste, è oggetto di un’inchiesta della procura di Firenze.

Nell’area dell’ex ospedale militare, circa 16mila metri quadri in piena Ztl, in centro, è previsto un resort di lusso, con un albergo e case per turisti ricchi. La proprietà dell’immobile da tempo non è demaniale e dal 2024 risulta passata al gruppo Pontiac Land della famiglia Kwee, colosso globale del real estate (immobiliaristica). “A noi la città a 20.000 euro al metro quadro non piace. E alla giunta comunale?”, è la domanda di Massimo Torelli del comitato Salviamo Firenze che insieme ad altre realtà oggi ha promosso un presidio.

“Questa – aggiunge ancora Torelli – è una speculazione che abbiamo detto che sarà ancora peggiore” del cubo nero, “perché nasce volontariamente come quartiere dell’iperlusso. Un intero quartiere, da qui alla sede della questura. Il minimo sarà 20.000 euro al metro quadro, ma ci sono pure suite da 10.000 euro a notte”. “Il Comune ha detto che è una grande riqualificazione”, ma, accusa il Comitato, “chiamare questo intervento una ‘riqualificazione’ è offensivo per la città””In-cubi”.

La trasformazione edilizia in corso dell’ex ospedale militare di Firenze in grande resort di lusso “è un progetto che ha varie particolarità, tra cui due torri che sono a pochissimi metri dalle case di via San Gallo e stanno ‘murando’ le altre abitazioni. Il Comune – sottolinea Massimo Torelli del Comitato Salviamo Firenze – dice che è tutto regolare. Noi non siamo la magistratura, ma siamo la cittadinanza e diciamo che questo intervento è profondamente sbagliato”. Inoltre, domanda “perché non è stata fatta una Vas? Girano voci che ci sia previsto pure un eliporto…”.

I lavori nel cantiere sono ormai in stato avanzato e l’apertura è prevista per il 2027.
Di “frutto avvelenato del ‘sistema Firenze’ parla la professoressa Ilaria Agostini, urbanista e docente universitaria. “La cosa veramente insopportabile che il Comune sta facendo da anni è il deferimento della materia urbanistica ad altri enti, come se la Soprintendenza potesse scrivere un piano regolatore”. “C’è un cortocircuito di questo sistema – denuncia -, per cui il piano regolatore approva varianti sostanzialmente scritte dai privati e poi gli stessi redattori della variante vengono scelti dalla proprietà, che gli ha affidato il progetto”.