Gio 25 Apr 2024

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IL CAFFE’ SCORRETTO 20 ottobre 2020 – Il convitato di pietra e la scena muta

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IL CAFFE' SCORRETTO 20 ottobre 2020 - Il convitato di pietra e la scena muta
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La rubrica a cura di Domenico Guarino  va in onda tutte le mattine alle 8.10 nella trasmissione 30 Minuti su Controradio. Per leggere ed ascoltare tutti i ‘caffè’ vai QUI

 

Se l’obiettivo era quello di riprendersi la scena dopo una tornata elettorale non proprio entusiasmante,  conclusa con un 4,5% ben lontano da quella doppia cifra  prima postulata poi solo auspicata, potremmo dire che con  la bagarre di queste ore, terminata  con un fatto politico assolutamente inedito, ovvero la presentazione di una giunta zoppa, o se volete orfana della casella più importante, quella della sanità (che vale da sola il 70% del bilancio regionale) e priva di deleghe, beh, possiamo dire che allora questo obiettivo, Italia Viva lo ha raggiunto certamente. Ma quella che abbiamo di fronte non è certo una bella scena.

Soprattutto al cospetto delle difficoltà con cui è alle prese il Paese e la stessa  Toscana, sotto il fuoco incrociato dell’epidemia covid e della tensione sociale ed economica derivante da una crisi di cui non si vede la fine e che anzi, con l’approssimarsi della fin dell’anno, è probabilmente destinata ad acuirsi.

Non è bastato dunque un mese di trattative e  l’utilizzo di tutto il tempo permesso dallo statuto per la convocazione del primo consiglio a dirimere il nodo degli equilibri in seno alla maggioranza. Abbiamo sette nomi (Monni, Marras, il riconfermato Ciuoffo, Nardini, Spinelli, Bezzini e l’ex consigliere Baccelli) ma non abbiamo né la squadra completa né le deleghe. L’accordo che avrebbe  portato l’ex sindaco di Livorno Alessandro Cosimi sulla poltrona della sanità, trovato nel vertice notturno  tra lo stesso Giani e Matteo Renzi,  è naufragato al sole del vieti opposto dal Pd nella sua interezza e delle  singole correnti (lottani, e zingarettani per una volta uniti).

E allora, tutto da rifare, con la sola elezione di Antonio Mazzeo come presidente  del consiglio. Ex renziano di ferro ora Piddino dialogante che avrà tra i vice Scaramelli di Italia Viva, a sua volta  ha  tuttavia avuto bisogno di tre votazioni e di un intero pomeriggio di caminetti per vedere ufficializzata la propria nomina .

E allora,  altro giro altro regalo: da oggi si riparte. Ma l’immagine di questo abbrivio è che, nonostante il programma di governo corposo e basato sulla lotta alle disuguaglianze, finora a Palazzo Strozzi Sacrati,  più che la logica dell’emergenza e della realtà, abbia prevalso quella delle correnti e del manuale Cencelli. Non uno spettacolo particolarmente edificante, dobbiamo dire, soprattutto di questi tempi.

 

DG

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