Gio 2 Mag 2024

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“Guardie armate davanti ai musei? Non se ne parla…”. Nardella contro la proposta di Sangiuliano

Le ‘Armi sono in contraddizione, ci sono strumenti alternativi’ ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella  criticando la proposta del ministro della Cultura di difendere i musei dai vandalismi con guardie private a vigilare.

“Io penso che mai le armi vadano schierate davanti ai luoghi della cultura. Ci sono molte alternative più efficaci e non contraddittorie come quello di mettere le armi davanti ai luoghi della cultura” lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella criticando la proposta di difendere i musei dai vandalismi con guardie private a vigilare avanzata del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano dopo i vandalismi al Corridoio Vasariano.

“Senza alcuna vena polemica e con grande rispetto per il ministro -ha aggiunto Nardella- ritengo che mettere le guardie armate private davanti ai musei sia una misura non adeguata, non convincente. “.

“Ci sono tanti strumenti tecnologici che possono tutelare i nostri monumenti all’esterno – ha detto ancora  Nardella parlandone a margine di una iniziativa sul trasporto pubblico -, cito l’esempio della Fontana dell’Ammannati, il cosiddetto Biancone, dove abbiamo una videosorveglianza 24 ore su 24 ore e gli agenti intervengono attraverso altoparlanti nel momento in cui qualcuno oltrepassa il limite”.

Nardella ha anche evidenziato i sistemi a fotocellule e per quanto riguarda la sorveglianza ‘a vista’, ha auspicato come esempio che “siccome c’è una stazione dei carabinieri dentro gli Uffizi, allora anziché spendere in guardie private, raddoppiamo il contingente agli Uffizi”. Inoltre il sindaco ha annunciato che il Comune rilancerà il suo “progetto di vigilanza educativa da portare nelle scuole dove porteremo restauratori, critici d’arte, storici che spiegheranno ai giovani studenti cosa significa difendere il patrimonio culturale”.

Sui due turisti tedeschi denunciati per il raid al Corridoio Vasariano, ha detto Nardella, “dobbiamo fare in modo che il processo parta subito e che questi signori paghino anche una quota economica salata, perché è bene che siano i responsabili del vandalismo a pagare il costo del ripristino e il danno arrecato”, in questo senso è “bene avere norme che siano efficaci”. “Inoltre nelle prossime ore verificherò se anche il Comune di Firenze può costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento del danno che deriva complessivamente alla città da un gesto così inqualificabile”, ha concluso dando infine merito all’investimento fatto negli anni dal Comune sulle telecamere “che hanno permesso agli investigatori di risalire ai responsabili in poche ore. Ciò dimostra che investimento fatto negli anni sulle telecamere è stato utile”.

Le telecamere sono state utili anche in un altro episodio, per sventare una ‘scalata’ di due giovani al David di piazzale Michelangelo (una copia bronzea del capolavoro michelangiolesco) ma “non c’è stato alcun danno, non ci sono conseguenze anche se il gesto resta assolutamente deprecabile”, ha concluso il sindaco Nardella.

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