Gio 25 Apr 2024

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Governo: Nardella, da Zingaretti sforzo per sostegno Draghi

“Zingaretti sta facendo un grande sforzo per accompagnare tutto il partito sul sostegno convinto al Governo Draghi, voglio dargli atto del momento difficile che affronta e dello sforzo che sta compiendo. Non dobbiamo apparire come preoccupati dal Governo Draghi ma semmai entusiasmati da questa svolta istituzionale e politica”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenuto a ‘Omnibus’ su La7.

“E’ chiaro poi – ha aggiunto – che quando affermiamo ‘Mai con qualcuno’ stabiliamo dei paletti che poi diventa difficile superare. Secondo me dobbiamo una volta per tutte sposare il motto ‘mai dire mai’ perché altrimenti siamo sempre condizionati con i cambiamenti della politica, rischiamo di subirli più che di guidarli. E’ un passaggio non semplice, ma la strada c’è davanti al nostro partito”. Il sindaco ha ribadito che “il Pd” ha tutti i “motivi per sostenere con convinzione il Governo Draghi. Il nostro partito è quello di gran lunga più in sintonia con le idee di Draghi, in questo senso può essere il perno di questo nuovo Governo. Arrivarci con un po’ di sofferenza può indurre anche i nostri elettori a pensare che il Pd subisca questo Governo piuttosto che cavalchi: io penso che dobbiamo superare questo condizionamento psicologico. Quello che si aspettano ora i cittadini sono i fatti”.
“Penso che oggi di fronte ai problemi che dobbiamo risolvere la priorità non sia quella di scegliere il nuovo segretario del Pd. La priorità è attrezzarci col nuovo Governo per dare le risposte che servono e che l’Italia aspetta. Credo che si debba lavorare per restituire al Pd lo spirito fondativo, quello del 2008 quando aveva il doppio dei voti che ha ora”. Ha aggiunto il sindaco di Firenze.
“Lo spirito del 2008 – ha aggiunto – era quello di un partito che non perdeva pezzi, ma al contrario ne conquistava di nuovi, si presentava con una chiara vocazione sui temi dell’ambiente, del lavoro, si sentiva davvero centrale nel dibattito pubblico”. Il Pd deve “lavorare per costruire un profilo chiaro, che ci identifichi, a prescindere dalle alleanze che vengono dopo aver chiarito il nostro obiettivo, la nostra visione. Non siamo un partito sulla base delle alleanze che facciamo”.
Ad esempio, ha spiegato il primo cittadino, “i 5 Stelle hanno una posizione molto chiara sul reddito di cittadinanza. Il Pd che a mio avviso deve essere la forza politica che mette il lavoro al centro, non deve preoccuparsi di contraddire i 5 Stelle sul reddito di cittadinanza se ha una idea più forte: dobbiamo avere il coraggio e la lucidità di proporre che i 7-8 miliardi che ogni anno si mettono sul reddito di cittadinanza si possano gradualmente spostare sulle politiche attive per il lavoro”.
Il sindaco ha replicato anche a chi parla “di Bonaccini e dei sindaci come una fronda fastidiosa. Qui non c’è nessuna fronda, nessuna corrente: i sindaci del Pd e i presidenti di regione tra cui Bonaccini sono l’ossatura del Pd, sono ciò che che consente al partito di avere quel 20% che nasce dal consenso dei territori”.

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