Giovane aggredito a Prato – Un incontro non casuale, ma voluto. E’ questa l’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti per l’aggressione subita sabato sera da un 18enne di Campi Bisenzio (Firenze) in piazza Buonamici a Prato.
Il giovane, italiano, è tuttora ricoverato in coma farmacologico a Careggi dove è stato operato alla testa: colpito più volte è caduto a terra battendo la testa. La persona che lo avrebbe colpito, sembra più volte, è poi fuggito.
Ma se davvero i due si fossero dati appuntamento, ipotizzando così che si conoscessero, le testimonianze raccolte al momento sarebbero risultate “confuse e contraddittorie”, rallentando così le indagini.
Il procuratore di Prato Luca Tescaroli ha disposto che i testimoni principali – la fidanzata 17enne della vittima e un’amica che era con loro – vengano nuovamente ascoltati dagli inquirenti. Le prime dichiarazioni rese dalle ragazze, subito dopo l’aggressione, sono state giudicate dagli investigatori “non coerenti” e “poco chiare”. Ad esempio una delle due ha descritto l’aggressore come un giovane nordafricano mentre l’altra ha indicato la persona mostrando un profilo Instagram, che è stato velocemente rimosso dal social: si tratta di un giovane italiano, la cui mossa della scomparsa del profilo è certamente sospetta.
Anche una terza giovane e un altro uomo avrebbero assistito alla scena: sono in corso accertamenti per identificarli. Nessun teste indicherebbe poi chiaramente la causa della lite. La Procura precisa che al momento non ci sono elementi che indichino il coinvolgimento di sostanze alcoliche o stupefacenti, ma sono in corso ulteriori verifiche mediche e tossicologiche.