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Mer 18 Giu 2025
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ToscanaCronacaGiani: su fine vita Toscana ha colmato un vuoto, ora legge nazionale

Giani: su fine vita Toscana ha colmato un vuoto, ora legge nazionale

Lo ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano una sua dichiarazione in merito al primo caso di suicidio medicalmente assistito dopo la legge toscana su modalitĂ  e temi di accesso. Mazzeo: “oggi la Toscana si conferma, ancora una volta, terra di diritti, di dignitĂ  e di civiltà”.

“E’ opportuno che una” norma “nazionale possa dar corso a un adattamento in termini di legge di quanto la Corte Costituzionale ha affermato sul piano dei principi”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano una sua dichiarazione in merito al primo caso di suicidio medicalmente assistito dopo la legge toscana su modalitĂ  e temi di accesso.

“E la dimostrazione di quanto sia vano il tentativo di dichiararla incostituzionale, di quanto la Regione abbia momentaneamente colmato un vuoto, che non abbiamo la presunzione di riempire per sempre” ha sottolineato Giani.

“Quanto è avvenuto dimostra che la legge toscana in realtĂ  non creava nuove condizioni anche di disciplina rispetto al fine vita medicalmente assistito. Ma invece è una legge che si è limitata a tradurre in procedure obiettive, imparziali, neutre, quello che giĂ  la sentenza della Corte costituzionale, la 249 del 2019 ha affermato” ha aggiunto Giani .

“La legge regionale – ha aggiunto- sia una modalitĂ  organizzativa e operativa per dare a tutti le stesse condizioni di poter usufruire di un servizio secondo la propria volontĂ  che in certe condizioni porta a una scelta dolorosa, ma chiaramente di auto determinazione da parte del cittadino”.

“Oggi la Toscana si conferma, ancora una volta, terra di diritti, di dignitĂ  e di civiltĂ ”. Così invece Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Toscana, commenta il primo caso di applicazione della legge regionale sul fine vita. Una scelta che “dimostra che è possibile coniugare umanitĂ , giustizia e rispetto delle scelte individuali all’interno di un quadro pienamente costituzionale”.
Mazzeo sottolinea come la Toscana abbia approvato questa legge “con senso di responsabilitĂ , anche di fronte all’impugnazione da parte del Governo”, con il provvedimento che resta comunque in vigore fino al pronunciamento della Corte costituzionale.

“La Toscana – spiega il presidente del Consiglio – ha fatto la sua parte, e continuerĂ  a farla, nel solco delle sentenze della Corte costituzionale e nel pieno rispetto della nostra Carta. Continueremo a chiedere che anche il Parlamento faccia altrettanto e si assuma la responsabilitĂ  di fare una legge nazionale attesa da anni”.

“La storia di Daniele Pieroni – prosegue Mazzeo – che ha affrontato con luciditĂ  e coraggio il tratto piĂą difficile del suo percorso di vita, ci ricorda quanto sia fondamentale garantire strumenti normativi chiari, accessibili e capaci di tutelare fino in fondo la volontĂ  di chi soffre. Alle famiglie, ai medici, agli operatori sanitari e a tutti coloro che affrontano con delicatezza e competenza questi percorsi complessi, va il nostro sostegno. E a Daniele – conclude – il nostro silenzioso e profondo rispetto”.