Ven 26 Apr 2024

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Firenze: volontario della misericordia aggredito da tre ‘no vax’

Aggredito in strada da tre no vax perché indossava la divisa da volontario della Misericordia. A raccontarlo è Dino Fierli, 59 anni, volontario della Misericordia di Badia a Ripoli (Firenze).

Fierli ha raccontato quanto accaduto postando su Facebook la foto delle escoriazioni riportare a seguito dell’episodio avvenuto nei giorni scorsi nel capoluogo toscano, nei pressi della sua abitazione. Secondo quanto appreso, il volontario aggredito ha presentato denuncia questa mattina ai carabinieri della stazione di Rovezzano. L’uomo avrebbe raccontato di essere stato spintonato da un uomo di mezza età mentre passeggiava col suo cane indossando la divisa della Misericordia. A causa del colpo avrebbe sbattuto il volto contro un muro. A questo punto il suo aggressore e altri due uomini avrebbero inveito contro di lui, sputandogli addosso e accusandolo di essere un “servo del sistema” responsabile della morte di molte persone. Poi i tre sarebbero scappati di corsa. A seguito del fatto il volontario, medicato al pronto soccorso, ha riportato escoriazioni al viso giudicate guaribili in otto giorni.

“Quando suona la sirena montiamo in ambulanza e interveniamo – scrive Fierli su Facebook – non facciamo ne differenze di razza ne se vaccinato oppure no, interveniamo, punto. E poi vieni aggredito, e per cosa? Schiavo del sistema, ma quale sistema. E’ per colpa anche vostra che le persone sono morte le avete portate all’ospedale e sono morte, questo mi è stato detto mentre sono stato pestato. Io non sono schiavo di nessuno, noi volontari facciamo quello che facciamo per la comunità, per strappare un sorriso a chi soffre, per cercare di salvare una vita, anche la vostra se fosse necessario”.

“In tre contro un 59enne – aggiunge -, provo solo tanta pena per delle menti e coscienze cosi povere e inutili”. Di “episodio gravissimo che vogliamo condannare con forza” parla Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area fiorentina, esprimendo “piena solidarietà e massima vicinanza” a Fierli. “L’altro aspetto che ci preoccupa – aggiunge Ceccherini in una nota – è che, da quanto racconta lo stesso volontario, l’aggressione da lui subita non è un episodio isolato. La violenza è sempre sbagliata ma qui c’è un’aggravante inquietante: prendere di mira una persona che si mette a disposizione della comunità in modo spontaneo e del tutto gratuito. La condanna è totale e speriamo corale”.

 

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