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Gio 21 Ago 2025
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ToscanaPoliticaFirenze, infuria la polemica sull'edificio sorto al posto dell'ex Comunale

Firenze, infuria la polemica sull’edificio sorto al posto dell’ex Comunale

Firenze, opposizioni fuori e dentro Palazzo Vecchio all’attacco del Comune sull’edificio sorto al posto dell’ex Comunale.

“Spero che la procura abbia letto l’intervista oggi su La Nazione all’architetto Fulvia Zeuli” e “approfondisca quello che emerge. Riunioni fiumi e pressioni insostenibili. Se l’ha letto penso proprio che non possa non indagare”. A dirlo, a proposito del progetto della nuova struttura nata al posto dell’ex Teatro Comunale di Firenze, è Massimo Torelli del Comitato Salviamo Firenze che auspica approfondimenti sulla costruzione del nuovo palazzo. Nel frattempo, aggiunge, “il Comune renda pubblici tutti i pareri e le deliberazioni: le sue, quelle della commissione paesaggistica e quella della Soprintendenza. La domanda che ci facciamo non è se hanno avuto le autorizzazioni, ma come ciò sia stato possibile”. “Inoltre – conclude Torelli – chiediamo che la dirigente” comunale “regina di ogni scelta, l’architetta Fanfani, spieghi come mai grandi gruppi come Hines qui tutto possono e come ha agito sulla vicenda”.

“È scioccante constatare l’ignoranza della legge e delle procedure da parte di chi è incaricato di gestire la città di Firenze: come da abitudine punta il dito contro il governo facendo riferimento a una fantomatica responsabilità della Soprintendenza, che non esiste e non può esistere perché la legge non la prevede”. Così una nota dei consiglieri comunali della lista civica Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini ed Eike Schmidt in replica a dichiarazioni del capogruppo Pd Luca Milani per la vicenda palazzo sorto al posto dell’ex Teatro Comunale tale da alterare la skyline del centro di Firenze. La minoranza ricorda come, in ogni caso, “durante tutto il periodo di progettazione e nelle prime fasi di esecuzione, il ministro della Cultura era del Pd” ed evidenzia come la Soprintendenza non avesse “alcuno strumento per bloccare la distruzione”, del Teatro Comunale, “quando fu decisa la sostituzione col nuovo Teatro dell’Opera (costruito a partire dal 2009) perché all’epoca aveva meno di 50 anni”. La responsabilità dell’autorizzazione alla costruzione di nuovi edifici, spiegano Schmidt, Bambagioni e Sabatini “è del Comune di Firenze che, con evidente conflitto di interesse, era anche proprietario del Teatro Comunale venduto a privati per costruire l’ennesimo palazzo con appartamenti di lusso”. E, ancora, “nella commissione di autorizzazione paesaggistica, la Soprintendenza, come organo tecnico e come potere di voto, ha un ruolo minoritario”, rispetto a Comune, Città metropolitana e Regione Toscana, tutte guidate dal Partito Democratico.