Gio 28 Mar 2024

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Firenze: condannati gestori The Book Pub per disturbo al riposo

Sono state depositate le motivazioni della sentenza pronunciata dal Giudice Lorenzo Calamandrei, nei confronti dei gestori del locale The book pub di Piazza L. Ghiberti, per il reato di cui all’art. 659 c.p. (disturbo al riposo e alle occupazioni delle persone).

Il Giudice ha riconosciuto la penale responsabilità dei gestori non solo per aver diffuso la musica ad un volume che superava di gran lunga i decibel consentiti, ma anche perchè “non hanno adottato accorgimenti sufficienti, per limitare la confusione provocata dagli avventori e frequentatori del locale”.

Il giudice ha così accolto e condiviso le argomentazioni sostenute dalla parte civile per mezzo del suo legale, l’avvocato Michele Luzzetti e da tutto il comitato Manoiquandosidorme che da anni denuncia l’indifferenza dell’Amministrazione per i continui disturbi al riposo che i residenti devono sopportare e combattere per il ripristino e il rispetto dei loro diritti, in primo luogo quello alla salute.

Il locale “The book pub” ha iniziato la sua attività nel settembre 2013. Fin da subito i residenti di quel lato di Piazza Ghiberti (mercato di Sant’Ambrogio) avevano denunciato alla Polizia Municipale sia il forte rumore causato dalla musica ad alto volume sia gli schiamazzi degli avventori che, numerosi, sostavano davanti al locale.

In questi cinque anni, nonostante i continui reclami dei residenti, nulla era cambiato: schiamazzi e musica ad alto volume non hanno mai cessato di impedire il riposo delle persone che abitano in prossimità del locale.

L’Amministrazione Comunale di Firenze, nonostante i continui reclami, non ha mai preso provvedimenti nei confronti dell’esercizio: restrizioni di orari di apertura, sanzioni, limitazioni all’uso del dehor od altro.

Non si è potuta, però, esimere dal passare tutta la documentazione alla Procura della Repubblica di Firenze e oggi il Tribunale, finalmente, con sentenza del Giudice Lorenzo Calamandrei ha condannato i gestori del pub al massimo della pena per il reato di disturbo alla quiete pubblica (art. 659 del Codice Penale).

I gestori sono stati condannati sia al pagamento delle spese processuali e legali della parte civile, sia al risarcimento del danno che, in via provvisionale è stato fissato in 1.000 euro, rimandando la quantificazione complessiva di fronte al Giudice Civile. La parte lesa è stata seguita dallo studio legale dell’Avv.to Michele Luzzetti.

Il Giudice ha ribaltato l’orientamento che si era affermato per i casi analoghi dei locali di Via dei Benci, accogliendo la tesi della parte civile e cioè sostenendo la responsabilità dei gestori, che sono stati ritenuti colpevoli, sia di aver tenuto la musica ad alto volume, ma in particolare per non aver esercitato alcun controllo rispetto alle condotte irrispettose dei loro clienti (che si trovavano di fronte al locale sino a tarda notte) non adottando quelle misure idonee alla tutela dell’ordine e della tranquillità pubblica.

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