Ven 19 Apr 2024

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Firenze: Blogger giovani musulmani denuncia aggressione a sfondo razziale

Soufiane Malhouni, blogger marocchino con oltre 40mila follower su Fb afferma di aver preso “pugni e schiaffi” in una lite per il traffico. L’aggressore avrebbe pronucniato frasi razziste e affermato “è finita la pacchia”

Soufiane Malhouni, blogger marocchino con oltre 40mila follower su Fb, militante dell’Associazione dei Giovani Musulmani, ha denunciato di essere  stato aggredito in strada a Firenze per motivi di viabilità da un altro conducente.
Il blogger afferma di aver preso “pugni e schiaffi” e di aver subito frasi “a sfondo razziale”. L’aggressore, scrive il blogger nella querela redatta con l’avvocato Mattia Alfano, “giustificava il fatto di avermi picchiato per il fatto che le mie origini non sono italiane”, dicendo frasi come “è finita la pacchia” e significando che “il suo intervento era anche quasi ‘dovuto’ dalla necessità di regolare i torti che a suo dire ‘noi’ – riferitosi al fatto che sono originario del Nord Africa – facciamo subire agli italiani: assolutamente insensato”.

Da qui la  querela e la richiesta  all’autorità giudiziaria di procedere penalmente per lesioni dolose aggravate dallo scopo razziale.

Il fatto risale al 15 maggio ed è accaduto in via Baracca a Firenze. Il blogger era sul suo scooter quando, sembra per un sorpasso tra veicoli male interpretato, c’è stata una discussione con il conducente italiano di un’auto. L’aggressore è un uomo che Malhouni non conosce e che è stato calmato da altri automobilisti di passaggio. Il blogger avrebbe registrato le frasi dette dal presunto aggressore e ha preso il suo numero di targa comunicandolo ai carabinieri. Al pronto soccorso Malhouni ha avuto una prognosi di sette giorni per choc emotivo e trauma cranico. L’avvocato Alfano ha comunque detto che “se l’aggressore chiede scusa e accetta di fare una donazione all’ente che gli indicheremo, rimetteremo la querela”.

In passato Mahlouni fu a sua volta – e per tutt’altra vicenda – querelato da Matteo Salvini per aver accostato il segretario della Lega a Hitler in un post.

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