
La travagliata storia dell’ex Forteto si è conclusa nel peggiore dei modi. Il Tribunale di Firenze ha messo in liquidazione la cooperativa agricola che inoltre non avrebbe provveduto ad accantonare i risarcimenti per le vittime delle violenze subite dal fondatore della comunità.
E’ finita nel modo peggiore. Una vicenda tra le peggiori degli ultimi decenni in Toscana si chiude con la decisione del Tribunale di Firenze. L’ex Forteto – oggi Cooperativa agricola Forteto Mugello – è in liquidazione. I legali della cooperativa hanno tre giorni per depositare bilanci e scritture contabili, libri sociali e dichiarazioni dei redditi. Oltre che l’elenco dei creditori. Già, perché questa decisione del Tribunale, arriva dopo la sistematica procrastinazione di uno stato di sistematica insolvenza. Secondo quanto emerso dalla sentenza inoltre il Consiglio di amministrazione della cooperativa non avrebbe posto in essere gli strumenti per incoraggiare una sostenibilità occupazionale. C’è poi la questione del fondo per le vittime. Sempre secondo il Tribunale gli organi della cooperativa non avrebbero provveduto ad accantonare in bilancio i fondi per la copertura dei risarcimenti per le vittime delle violenze subite nella comunità. Stiamo parlando di nove milioni di euro. E stiamo parlando di una delle storie peggiori degli ultimi decenni in Toscana. Per oltre trent’anni, dalla sua fondazione nel 1977, il Forteto – che doveva essere un rifugio sicuro per bambini problematici, una comunità di recupero indicata dalle istituzioni italiane come modello da seguire – è stato un mondo di violenze e abusi dominato dal fondatore, Rodolfo Fiesoli detto “Il profeta”. Una setta da cui uscire era quasi impossibile e in cui i bambini erano tutt’altro che tutelati. Cala il sipario su di una storia che – anche dopo la morte di Fiesoli – sembra senza fine. Di recente l’associazione Vittime del Forteto ha denunciato che gli adepti di Fiesoli si sarebbero riuniti in un casale a Dicomano dove accoglierebbero alcuni disabili che ancora vivrebbero inspiegabilmente con loro.