Sab 27 Apr 2024

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Di Giorgi-Cantini (PD): ” Sede Agenzia Sicurezza Ferroviaria resta a Firenze”

Sulla vicenda dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria avevamo presentato degli specifici emendamenti che, se accolti,  avrebbero  salvaguardato la sede fiorentina e ne avrebbero tutelato l’autonomia rispetto alla nuova Agenzia per la Sicurezza delle Strade che  il Governo intende costituire.”dicono Rosa Maria Di Giorgi e Laura Cantini del Partito Democratico.

“Una volta bocciati – affermano  Di Giorgi e Cantini – dalla Maggioranza abbiamo ottenuto comunque l’approvazione di un ordine del giorno collegato al Decreto Genova, che impegna  il governo a garantire il mantenimento della sede ASNF a Firenze”.

“Sappiamo che un OdG – aggiungono le parlamentari PD – non è di per se una garanzia assoluta, in quanto si tratta di un invito cui il Governo può anche decidere di non dare corso. Vigileremo dunque per  scongiurare questo pericolo, e per far sì che la sede fiorentina mantenga il proprio ruolo strategico, a salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità  attualmente presenti”.

“Uno spostamento comporterebbe costi aggiuntivi per il contribuente, – sottolineano di Giorgi e Cantini – oltre ad evidenti difficoltà logistiche dovute all’organizzazione e al personale,  tali da poter causare diseconomie e discontinuità nelle funzioni di controllo e sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria”.

Sulla vicenda Di Giorgi  ha inoltre presentato  una specifica interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri per sapere se le notizie diffuse dalla stampa  circa lo spostamento a Roma dell’Agenzia corrispondano al vero. “Colpisce in particolare -dice la deputata – l’ambiguità con cui è stata trattata una questione di tale importanza . Non vorremmo che fosse frutto di quella improvvisazione  che ci sembra essere una cifra specifica dell’azione  di questo Governo, il quale, contrariamente a quanto sbandierato, mortifica il ruolo del  Parlamento, affidando il confronto democratico – conclude – agli stretti limiti di procedure di urgenza che accompagnano misure eccezionali come quelle relative alla città di Genova, con l’utilizzo dunque  di strumenti temporanei ed urgenti in una materia legislativa estremamente complessa”

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