Lo ha detto Massimo D’Alema alla festa del Foglio. “Se lo stato di oppressione e occupazione militare finisce e progressivamente si avvia un processo di effettiva pacificazione degli animi ci mettiamo in una strada giusta”, ha aggiunto.
“E’ positivo che sia cessato il massacro della popolazione civile di Gaza e questo apre una speranza. Ho trovato le parole del capo delle Stato particolarmente adeguate, un misto di speranza e preoccupazione” in quanto “l’odio che si è sedimentato è talmente profondo che se questa tregua non si accompagna alla possibilità di una prospettiva politica che dia una speranza ai palestinesi, ci troveremo davanti a una delle tante tregue di questa guerra infinita”. “Questo rischio c’è”. “Il governo deve accettare la prospettiva di uno stato palestinese”, “se non c’è questo” ci sarà “uno stato di conflitto continuo”. Lo ha detto Massimo D’Alema alla festa del Foglio.
A D’Alema fa eco il ministro della Difesa Guido Crosetto, anche lui intervenendo alla Festa del Foglio a Firenze. “Se lo stato di oppressione e occupazione militare finisce e progressivamente si avvia un processo di effettiva pacificazione degli animi ci mettiamo in una strada giusta”. “Da oggi per Gaza parliamo di coltivare la speranza” ha aggiunto Crosetto “l’Italia sarà presente. Ci siamo già in quell’area e continueremo a farlo perché abbiamo il dovere di fare di tutto affinché non riprenda la guerra che sta cessando. Noi che abbiamo un approccio molto particolare, diverso dalle altre forze armate, abbiamo un dovere particolare. Vi siete chiesti perché palestinesi e israeliani chiedono i carabinieri italiani? Perché nel mondo non sono abituati a vedere un militare che prima di puntarti l’arma ti tende la mano”.