Gio 28 Mar 2024

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Dal 20 luglio al 14 agosto, torna il ‘Teatro Povero’ di Monticchiello

“Va in scena quello che a nostro avviso significa sul serio fare cultura”. Così la vicepresidente Monica Barni presentando la 53esima edizione del ‘Teatro povero’ di Monticchiello che andrà in piazza da sabato 20 luglio a mercoledì 14 agosto nel celebre borgo della Val d’Orcia.

L’edizione 2019 del famoso e popolare progetto sociale e culturale nato negli anni 60 del ‘Teatro Povero’ di Monticchiello è stata illustrata oggi in Regione. Insieme a Barni, l’assessore alla cultura del Comune di Pienza Giampietro Colombini e i due coregisti dello spettacolo, Giampiero Giglioni e Manfredi Rutelli che quest’anno presenteranno l’autodramma “Stato transitorio”.

Si tratta di un autodramma, ideato, discusso e recitato dagli abitanti-attori del paese. Ogni estate l’edizione si rinnova. Qust’anno lo spettacolo s’intitolerà “Stato Transitorio” e sarà una drammaturgia che si interroga su questioni cruciali per la comunità e in cui chi guarda può di riflesso riconoscersi e ritrovarsi. Il tema delle eredità, delle prosecuzioni, delle continuità e dei necessari mutamenti è come sempre ineludibile. Passaggi e transizioni, trasformazioni, in cui si mettono in gioco da una parte il rapporto tra generazioni, ciascuna col suo carico di racconti e temi, di passioni e lotte, non sempre in grado di incrociarsi; dall’altra il confronto con le figure guida e le loro responsabilità. Ed infine, l’inevitabile attrito tra i valori fondativi di quelle esperienze e lo spirito dei tempi: chiudersi è sempre più facile che aprirsi.

“Fare cultura – ha sottolineato Barni – significa coinvolgere le comunità e far sì che la partecipazione culturale non sia semplicemente un momento eccezionale nella vita delle persone ma sia un’abitudine. Con il ‘Teatro Povero’ di Monticchiello ci riusciamo sempre, si costituisce un dialogo forte fra la proposta culturale e i cittadini e poi le istituzioni che sostengono queste iniziative. La Regione Toscana convintamente ogni anno sostiene il teatro povero perché intorno al teatro povero si sostiene una comunità di cittadini e la costruzione di una identità culturale robusta”.

Il coregista Manfredi Rutelli e l’assessore alla cultura del Comune di Pienza Giampietro Colombini nell-intervista di Lorenzo Braccini.

 

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