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Mar 22 Lug 2025
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Cultura & SpettacoloArteCon realtà virtuale alla scoperta della Cupola del Brunelleschi

Con realtà virtuale alla scoperta della Cupola del Brunelleschi

Con la realtà virtuale alla scoperta del capolavoro del Brunelleschi. Un viaggio indietro nel tempo per immergersi a 360 gradi nella costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore, attraverso gli occhi del suo stesso creatore, con il racconto in prima persona, tra retroscena e aneddoti, a partire dalla rivalità con Lorenzo Ghiberti per l’incarico del progetto.

L’iniziativa si chiama Brunelleschi’s Dome – Building the Impossible ed è stata realizzata da Way Experience, con la collaborazione scientifica dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Con un visore 3D sarà possibile ammirare nel dettaglio il cantiere, iniziato nel 1420 e completato nel 1436, salendo di fatto sui ponteggi e osservare gli operai al lavoro, i macchinari e i materiali impiegati e le tecniche architettoniche messe in atto. Per poi fare un salto in avanti di un oltre un secolo ammirare il ‘Giudizio universale’ realizzato a suo interno da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Le immagini delle vetrate sono state fornite da Opera per garantire la massima fedeltà e qualità, mentre per gli affreschi della cupola è stata utilizzata una texture digitale ad altissima definizione sempre di Opera. Un viaggio di dieci minuti, accompagnati dalla voce dell’attore Antonio Palumbo, che potrà essere fatto nella vicina via degli Alfani presso lo spazio Vr.

“Aderire a questo progetto è stata per la nostra istituzione un’opportunità importante per valorizzare la Cupola di Brunelleschi in una chiave inedita – afferma Leonardo Capanni coordinatore delle strategie digitali dell’Opera di Santa Maria del Fiore -. La realtà virtuale permette infatti di superare la narrazione tradizionale, offrendo al visitatore un viaggio immersivo nel tempo e un incontro diretto con la genialità di Brunelleschi”. Per Marco Pizzoni, co-fondatore e ad di Way Experience, si tratta di un progetto “in linea con la nostra mission per migliorare l’esperienza di visita dei luoghi della cultura, ampliarne il target, aumentarne l’inclusività e generare così un impatto sociale positivo”