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Ven 24 Ott 2025
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ToscanaCronacaCgil, chiusura della produzione panno del Casentino

Cgil, chiusura della produzione panno del Casentino

Cala definitivamente il sipario sulla Manifattura del Casentino, storica azienda del distretto aretino con sede a Soci (Bibbiena) specializzata nella produzione del celebre panno del Casentino, tessuto simbolo della tradizione artigianale toscana.

Dopo mesi di difficoltà e il recente taglio della corrente elettrica, sono arrivate le lettere di licenziamento per gli ultimi 13 dipendenti. “Le abbiamo tentate tutte ma alla fine l’azienda non aveva più commesse – spiega Alessandro Mugnai, dirigente della Filctem Cgil -. È la fine di un miracolo solo annunciato e mai realizzato”. La crisi della Manifattura del Casentino era esplosa già nel luglio 2022, quando il sindacato aveva lanciato la ‘vertenza del panno del Casentino’ per salvaguardare una produzione identitaria del territorio. “Ci fu grande eco mediatica e molte promesse – ricorda Mugnai – ma nessun risultato concreto”. Elisa Calori, segretaria Filctem, sottolinea come la Cgil avesse più volte coinvolto le istituzioni e il sistema economico provinciale: “Nel 2022 segnalammo la gravità della situazione alla prefettura. L’intervento della ditta Bellandi di Prato aveva fatto sperare in una ripresa, ma l’azienda casentinese ha continuato a lavorare solo come contoterzista, esponendosi alle oscillazioni del mercato tessile”. Nel luglio 2023, a Chiusi della Verna, la Cgil aveva promosso un convegno intitolato ‘Dal panno al legno, tra tradizione e innovazione’ per proporre un progetto di valorizzazione del panno del Casentino come prodotto Dop, riconoscendo in esso un patrimonio “artistico, storico e culturale di inestimabile valore”. Il segretario provinciale Cgil Alessandro Tracchi aggiunge: “Con la chiusura dello stabilimento, il Casentino e la provincia di Arezzo perdono un prodotto di eccellenza e 13 lavoratori si ritrovano senza occupazione, affidati unicamente alla Naspi, l’indennità di disoccupazione”.