Gio 2 Mag 2024

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Celebrazioni pucciniane, Di Giorgi lascia comitato scientifico. Bufera su Veronesi che si candida per FDI in Lombardia

L’on. Rosa Maria Di Giorgi, presidente del conservatorio Cherubini di Firenze, si è dimessa dal comitato scientifico del Comitato per le celebrazioni pucciniane. Lo annuncia lei stessa con una nota motivando la scelta con “valutazioni personali concernenti l’organizzazione dei lavori del Comitato”. Intanto il sindaco Viareggio, Del Ghingaro, dopo la conferma della candidatura del presidente Alberto Veronesi per FDI in Lombardia

“Le dimissioni del tesoriere e di altri componenti del comitato, in aggiunta alla mancanza di un project manager che possa supportare l’azione della presidenza, con il compito di dare seguito alle proposte del Comitato scientifico e per seguirne l’eventuale realizzazione mi inducono a ritenere che non ci siano le condizioni, al momento, per poter svolgere un proficuo lavoro” dice Di Giorgi .

“Tengo infine a precisare – conclude riguardo alla candidatura con Fdi del presidente del Comitato, Alberto Veronesi, per la Regione Lombardia – che le mie sono valutazioni che riguardano esclusivamente la gestione delle Celebrazioni e che non hanno nulla a che fare con le scelte politiche del presidente verso le quali nutro il massimo rispetto, come sempre in questi casi”.

Il Comitato, che gode di fondi pubblici, è stato insediato per organizzare le celebrazioni verso il centenario della morte di Puccini che ricade nel 2024.  il sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio Del Ghingaro, critica apertamente  invece la decisione  di Veronesi e in un post su Fb pone dubbi sull’opportunità di proseguire nel ruolo di presidente del Comitato delle Celebrazioni Pucciniane.

Del Ghingaro, ricordando che Veronesi era stato nominato dall’ex premier Mario Draghi al vertice del Comitato, scrive che il maestro “deve, prima di ogni cosa, essere sopra le parti” pertanto “non condivido la sua scelta di candidarsi, in qualsiasi partito abbia deciso di farlo, alle elezioni regionali in Lombardia. Questo sua decisione, ancorché libera e legittima mi appare, nella sua attuale veste di presidente di un Comitato così altamente istituzionale, inopportuna e portatrice di inevitabili divisioni che potranno solo complicare e rallentare i lavori dell’organismo già complesso da gestire”. “Gli auguro – aggiunge – tutta la miglior fortuna in questa sua nuova avventura e al contempo spero voglia ripensare il suo ruolo nel Comitato Pucciniano, per non creare difficoltà e imbarazzi nelle diverse componenti. Tutto e il contrario di tutto nella vita non si può fare, ogni tanto bisogna scegliere”. “Ad Alberto voglio bene, è acuto, simpaticissimo, piacevole e capace di esprimere una professionalità a volte travolgente”, ma, sottolinea Del Ghingaro, “dirigere un’orchestra di grandi professionisti, però, non è uguale a coordinare una ventina di interlocutori appassionati, portatori di vari interessi, collocati in diverse maniere a livello accademico, sociale e istituzionale, che un decreto ha unito in un organismo nel nome di Puccini, con un obiettivo chiaro: celebrarlo. Chi è a capo di un consesso del genere deve avere la disponibilità all’ascolto e alla condivisione, deve condurre verso una meta prestigiosa una macchina molto sofisticata e costosa, senza permettersi frenate e sbandate. Deve, prima di ogni cosa, essere sopra le parti, per confermare a tutti di essere garantiti nel loro lavoro complicato di portatori d’interesse”.

Prima di Del Ghingaro era intervenuto il sindaco di Pescaglia, altro luogo caro al musicista Giacomo Puccini (1858-1924) insieme alla città di Lucca.

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