Del Re a Controradio: incontro con Fossi e Ceccarelli, al centro primarie e confronto sulla visione della città

Del Re ospite questa mattina di Controradio. L’ex assessora all’urbanistica di Palazzo Vecchio intervistata da Chiara Brilli.

Dall’uscita dalla Giunta per volere di Nardella alle amministrative 2024, passando per le primarie, le candidature a sindaco, il ruolo delle donne in politica e le strategie per la Firenze del futuro.

‘Tavolo programmatico in cui ognuno possa dare il proprio contributo in termini di visione per la città e contenuti e primarie ben gestite che siano messaggio di forza e partecipazione e non di individualismi e lotte interne’. Cecilia Del Re traccia le priorità per un percorso politico che possa portare il Pd a creare una coalizione unitaria, anche con Italia Viva, in vista delle scadenze elettorali del 2024.

L’ex assessora all’urbanistica della Giunta Nardella a 4 mesi dal ritiro delle deleghe da parte del sindaco, parla di rapporto cordiale col primo cittadino anche se non ci sono stati momenti di chiarimento e conferma invece l’incontro avvenuto col segretario del partito Fossi e con quello cittadino Ceccarelli.

Cecilia Del Re intervista.

 

Gkn: continua la lotta sulla torre, presidio sotto Palazzo Vecchio

Gkn: continua la lotta sulla torre di San Niccolò, verso la due giorni organizzata per il secondo anniversario dell’inizio dell’assemblea permanente, sabato 8 e domenica 9 luglio, al presidio ex-Gkn. L’Rsu: “chiediamo chiarezza e correttezza, a cominciare dai flussi per sbloccare tutta la cassa integrazione, i pagamenti di tutti gli arretrati, un tavolo di regia tra Inps, istituzioni, ispettorato del lavoro, Inail”.

Di seguito la nota del Collettivo di fabbrica che questa mattina ha inscenato anche un presidio sotto Palazzo Vecchio:

I pagamenti della cassa integrazione fino a febbraio pare siano partiti, ma non sono ancora arrivati sui conti correnti degli operai. L’ultima volta che assicurarono i versamenti fu subito dopo il blitz all’INPS del 19 giugno scorso, dimostrando che i diritti già conquistati vengono rispettati solo davanti ad azioni di lotta determinate. Ma se l’attenzione è tutta sulla cassa integrazione, nessuno pare si accorga che QF non consegna le buste paga e non sta pagando gli stipendi e i contributi per le ore che sono state lavorate, in accordo con l’azienda, per la manutenzione e la messa in sicurezza dello stabilimento, con il paradosso che chi ha lavorato di più ora, ricevendo solo la cassa integrazione, prende meno soldi.

“Questa azienda sta giocando con i nervi e sequestrando il contratto nazionale” chiarisce l’RSU ex Gkn. “Vogliamo finalmente indignarci per un abuso così palese o lasciamo ancora una volta che gli unici a metterci faccia e corpo siano gli operai del collettivo di fabbrica? Abbiamo avuto sentore sin dall’inizio di avere a che fare con incompetenza o malafede, se si fosse stati ai fatti, forse non ci si sarebbe persi dietro alle fantasie di Borgomeo”.
Rsu e Collettivo di Fabbrica chiedono chiarezza e correttezza, a cominciare dai flussi per sbloccare tutta la cassa integrazione, i pagamenti di tutti gli arretrati, un tavolo di regia tra Inps, istituzioni, ispettorato del lavoro, Inail perché si smetta di usare la burocrazia come arma invisibile per calpestare diritti acquisiti.

Sulla reindustrializzazione, l’Rsu chiarisce che “tutte le idee da noi portate, elaborate a mani nude, da operai e solidali, sono nella migliore delle ipotesi il migliore volano della svolta. Nella peggiore sono complementari. L’idea della fabbrica socialmente integrata” sottolinea l’Rsu, “delle produzioni socialmente ed ecologicamente avanzate, che qualcuno ha provato a bollare come fantasie ingenue, sono oggi la via industriale per un intero territorio”. Di questo si parlerà nella due giorni organizzata per il secondo anniversario dell’inizio dell’assemblea permanente, sabato 8 e domenica 9 luglio, al presidio ex-GKN dove si terrà un’assemblea con attivisti climatici da tutta Italia e una delegazione da Germania e Svizzera, sabato 8 alle 11; poi il concerto gratuito davanti ai cancelli con Willie Peyote, Mauras, Assalti Frontali, Romanticismo Periferico e Punkreas. Domenica 9 luglio alle 11 arriva la carovana del mutualismo e poi il pranzo sociale.
Una cosa rimane chiara: chi si mette in gioco rischiando delle denunce oggi sono gli operai del Collettivo. Ciò che manca è un livello di indagine, ispezione e inchiesta sull’affare QF, sugli interessi che sostiene e sugli obiettivi che ha voluto perseguire.

Matteo Moretti Rsu ex Gkn

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‘Torna a casa Kata’: comunità peruviana fa veglia per bambina scomparsa

‘Torna a casa Kata’  – Veglia dei cittadini peruviani anche ieri sera nelle strade intorno all’ex hotel Astor di Firenze per chiedere che la bimba Kata torni a casa “sana e salva”.

Circa 200 persone che vivono a Firenze si sono ritrovate in via Boccherini per fare una nuova fiaccolata e pregare insieme.

Tra gli slogan “I bambini non si toccano” e “Kata è una bambina peruviana”. Nella processione sono statehotel Astor accese fiaccole e mostrata la foto di Kata.

“Nella nostra comunità nessuno era mai scomparso in questo modo. I peruviani di Firenze lavorano onestamente per una vita migliore, ma da un giorno all’altro tutti parlano male di noi, purtroppo basta poco per cancellare i lati positivi”. Norma Guerrera è un’operatrice sanitaria di origine peruviana da oltre vent’anni residente a Firenze, tra le principali animatrici di questa comunità che nel capoluogo toscano conta quasi 8mila persone.

L’agenzia Dire l’ha contattata per commentare il sequestro di Kataleya Mia Alvarez, la bimba di cinque anni scomparsa sabato scorso e su cui indagano la Dda e i carabinieri per sequestro di persona a scopo di estorsione. “Non sono mai stata a favore dell’occupazione abusiva di quell’hotel” afferma Guerrero, convinta che “andava sgomberato prima. Non accadono cose belle lì dentro”. L’ipotesi che corre sulla stampa è che forse tutto ruoti attorno al racket degli affitti dei posti letto. Ma la maggioranza dei peruviani si tiene lontana dalla criminalità, e la stessa Guerrero è molto attiva nell’aiutare i connazionali: negli anni ha aperto gruppi su Facebook e Whastapp per trovare lavoro, informazioni e prima assistenza per chi è appena arrivato. In questi giorni, sono serviti anche a dare spazio agli appelli per ritrovare la piccola Kata. “I peruviani residenti a Firenze conoscono questi gruppi -continua Guerrero- e chi ha bisogno ci contatta, soprattutto chi è arrivato da poco. Con altre venti persone poi forniamo anche assistenza alle famiglie più svantaggiate”.

Il Perù, avverte l’attivista, “è un paese povero e le persone vengono in Italia per costruirsi una vita migliore, consapevoli che bisogna rimboccarsi le maniche. Io stessa all’inizio ho faticato tanto, vent’anni fa era più dura. Oggi invece- assicuraci si integra più velocemente. A chi si è appena trasferito suggeriamo di cominciare imparando la lingua, nel frattempo lo aiutiamo a trovare lavoro, ma possono passare anche mesi. Con pazienza e volontà però tutti riescono- dice Guerrero- e a Firenze i peruviani hanno aperto ristoranti, minimarket, negozi, o avviato ditte di pulizie. Sempre più giovani vanno all’università”. Un maggioranza laboriosa la cui reputazione è a rischio “per poche mele marce, che vogliono tutto e subito” denuncia l’attivista, che conclude con un pensiero per la piccola Kata, che manca da casa da quattro giorni, e alle altre “decine di bambini che vivono in quell’ex albergo occupato e di cui lo Stato si dovrebbe preoccupare”.

Diario di Manifattura_Intervista a Il Sedicente Moradi

DIARIO DI MANIFATTURA Il presente nell’ex fabbrica di sigari secondo Il Sedicente Moradi. Dal 14 al 22 aprile, Manifattura Tabacchi. Video intervista a cura di Chiara Brilli

Il Sedicente Moradi, artista fiorentino noto per le sue installazioni in legno come il Leone di Piazza del Carmine a Firenze o la Giraffa sul tetto del Teatro Parenti a Milano, progetta e realizza parte della sua attività scultorea tra il laboratorio all’interno degli spazi temporaneamente rigenerati di Manifattura Tabacchi che affacciano sul Giardino della Ciminiera – dove lavora una comunità stabile di artisti, creativi e makers – e l’adiacente Parco delle Cascine.

Ispirata dalla ciclicità del tempo, l’arte di Sedicente è caratterizzata da opere che, prima di essere realizzate con legno e materiali di recupero, vengono disegnate seguendo la tradizione artistica fiorentina nata con Donatello.

Dal 14 al 22 aprile, Il Sedicente Moradi apre al pubblico il suo laboratorio in Manifattura Tabacchi per presentare in anteprima la sua ultima collezione, Diario di Manifattura, un vero e proprio diario delle giornate passate a contemplare e disegnare i dettagli architettonici dell’ex fabbrica di sigari a Firenze. Da questa osservazione è nata una serie di trenta opere che rappresentano, da varie angolazioni e in diversi momenti del giorno, alcune prospettive degli edifici di Manifattura in un periodo di fondamentale trasformazione e sviluppo della sua estesa area. Un dialogo fra gli spazi in rigenerazione e l’arte che si concretizza e prende vita nel lavoro di Moradi. Ogni opera cattura i mutamenti sottili dello scorrere dei giorni e delle ore: la ciminiera sotto la luce mattutina, la ciminiera assolata, la ciminiera gialla, l’ombra della ciminiera.

Nel laboratorio dell’artista in Manifattura saranno esposte alcune delle trenta opere che andranno a costituire la mostra completa visibile dal 9 al 29 maggio negli spazi della B.east Gallery di Firenze.

I trenta collages sono stati realizzati su tele, tavole o cartoncini con sole tre tonalità di carta, sapientemente trattata, che applicano al marmo e al cemento di Manifattura un filtro tabacco. Questa tecnica è stata sperimentata vent’anni fa da Sedicente, nel 2002, quando ancora era studente all’Accademia delle Belle Arti di Firenze e si cimentava sul tema del paesaggio nell’ex Tabaccaia di Cavallina nel Mugello.

Durante l’esposizione, il pubblico è invitato a partecipare ad un’esperienza immersiva in cui l’artista, attraverso una performance di live painting continua, mostrerà come nasce un’opera, dal disegno alla lavorazione dei materiali che la compongono.

“Le città, come la natura sono qualcosa di vivo, che cambia. Manifattura Tabacchi è uno spazio in continua evoluzione ed è questo mutare, anche in un solo dettaglio, che mi ha ispirato: l’ho osservata come un nuovo paesaggio da frequentare, da conoscere, da scoprire ogni giorno – afferma Sedicente Moradi -. Non avendo vissuto il passato di questo posto e incapace di prevederne il futuro, ho avuto coscienza che potevo raccontare solo il presente”. “Da qui è cominciata l’idea del diario: registrare e testimoniare com’era Manifattura nell’inverno 2021-2022, cambiando anche i disegni da un giorno all’altro in base all’avanzare dei lavori del cantiere in corso. C’è chiaramente un progetto di rigenerazione urbana e rinascita dell’area – conclude Moradi -, ma c’è anche una Manifattura Tabacchi viva dove le persone che producono al suo interno sono ispirate dalla struttura stessa”.

“Manifattura Tabacchi è ormai un modello innovativo a livello europeo – dichiara l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re – non solo di rigenerazione urbana, ma anche per gli usi temporanei che diventano protagonisti non marginali di questa rinascita. In un panorama italiano che non si è ancora aperto a questa forma di utilizzo, sia dal punto di vista normativo che culturale. A Firenze lo stiamo facendo, anche portando alla luce esperienze come quella de Sedicente Moradi, che oggi apre al pubblico il suo laboratorio negli spazi rigenerati di Manifattura Tabacchi offrendo un viaggio nella sua opera, nel suo modo di concepire l’arte e nella sua visione del complesso dell’ex fabbrica”.

Nel giardino antistante l’ingresso di Manifattura, in via delle Cascine 35, è inoltre visibile una delle ultime opere realizzate dall’artista, Il cervo di Manifattura.

 

DIARIO DI MANIFATTURA

Dal 14 al 22 aprile, Manifattura Tabacchi (via delle Cascine, 35) – Atelier Il Sedicente Moradi / B8

Ingresso libero dalle 15 alle 20 / mattina su appuntamento

Info: ilsedicentemoradi@gmail.com / Instagram 

 

Dal 9 al 29 maggio, B.east Gallery (via di Mezzo, 40 A – Firenze)

Vernissage lunedì 9 maggio ore 18 alla presenza dell’artista

Info: b.east.gallery.florence@gmail.com / Instagram 

Campi Bisenzio: abbandona migliaia di mascherine destinate a scuole, denunciato

Campi Bisenzio – Le scatole erano abbandonate vicino alla stazione di San Donnino. La polizia è risalita al responsabile a partire “dai dati presenti sui colli”, poi la ditta incaricata delle consegne ha fornito la documentazione per risalire ai tracciati della spedizione.

Un 25enne è stato denunciato dalla polizia municipale di Campi Bisenzio (Firenze) con l’accusa di aver abbandonato, nei pressi della stazione di San Donnino, trenta scatoloni contenenti migliaia di mascherine chirurgiche destinate agli studenti delle scuole primarie e secondarie del “territorio campigiano, sestese e fiorentino”.

Lo rende noto il Comune di Campi. Gli agenti, si spiega, hanno individuato gli scatoloni durante un servizio per contrastare l’abbandono di rifiuti: dopo aver raccolto il materiale già sparso a terra, la municipale ha avviato gli accertamenti a partire “dai dati presenti sui colli. I pacchi recavano le effigie della ‘Presidenza del Consiglio dei Ministri'”.

“La ditta incaricata delle consegne, con sede a Roma e filiale ad Arezzo, ha fornito la documentazione che ha permesso di risalire ai tracciati delle spedizioni e delle consegne. Il responsabile dell’abbandono doloso è risultato essere”, il 25enne, di origine romena, che è stato denunciato alla procura per i “reati di abbandono di rifiuti e danneggiamento con l’aggravante in quanto merce destinata a pubblica utilità (alle scuole del territorio), rendendola di conseguenza del tutto inservibile ed inutilizzabile”.

Complimenti alla municipale da parte del sindaco Emiliano Fossi: “La Campi Bisenzio per cui stiamo lavorando non dà spazio all’inciviltà. L’abbandono di rifiuti rovina il paesaggio, inquina l’ambiente e educa all’inciviltà; in questo caso il reato è particolarmente grave, visto che riguarda materiale sanitario destinato alle scuole”.

Incendio in capannone abiti usati a Montemurlo, no feriti

Incendio: non risultano esserci feriti, secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, nel rogo che ha coinvolto ieri sera il capannone di abiti usati  a Oste, frazione di Montemurlo. Proseguite tutta la notte le operazioni di spegnimento. Sul posto 2 squadre, 2 autobotti ed una botte scarrabile.

Non risultano esserci feriti, secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, nell’incendio che ha coinvolto il capannone di abiti usati andato a fuoco dopo le 19 di ieri a Oste, frazione di Montemurlo. Il capannone sarebbe stato chiuso e senza persone quando le fiamme sono divampate. Sul posto e’ giunto anche il sindaco di Montemurlo Simone Calamai, che ha confermato dopo un colloquio con i soccorritori che le fiamme sono sotto controllo e non ci sono feriti.

Al momento sono sconosciute le cause dell’incendio.

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