Al Glue il doppio concerto di Go!Zilla e Dust & The Dukes

Sabato 20 ottobre al Glue di Firenze vi aspetta un doppio concerto: la presentazione del nuovo album Go!Zilla e un  nuovo appuntamento con The Best of Rock Contest con il live dei Dust & The Dukes

In apertura Dust & the Dukes

I Dust & the Dukes sono una rock band nata a Firenze nel 2016. Un viaggio attraverso le radici della musica Americana. Desert Rock, Blues e atmosfere lisergiche si mescolano nelle sonorità della band. Con un primo EP all’attivo, i Dust & the Dukes continuano un’intensa attività live che rappresenta la vera essenza della band. Vincitori dell’ultima edizione del Rock Contest Controradio, hanno aperto i concerti di Bud Spencer Blues Explosion e The Veils.

Modern Jungle’s Prisoners, ritorno discografico dei fiorentini Go!Zilla, è l’inizio di un’avventura sonora inedita per la formazione toscana, giunta al terzo disco. Il quintetto (Luca Landi voce e chitarra, Mattia Biagiotti chitarra, Fabio Ricciolo batteria, Niccolò Odori synth, percussioni, Federico Sereni basso) scala le Colonne d’Ercole del garage rock alla ricerca di nuovi territori musicali per dar vita a un concept  sulla prigionia mentale da giungla urbana;  mille sfumature e sfaccettature in nove brani, che però rappresentano un unico viaggio, incrocio di percorsi diversi tra passato, presente e futuro.
Le tante anime dei “vecchi” Go!Zilla – a partire da quella acida e garage punk di “Grabbing a Crocodile” (2013) fino ad arrivare a quella heavy psych di “Sinking In Your Sea” (2015) – si intrecciano con la voglia, naturale e spontanea, di percorrere sentieri creativi mai esplorati prima dalla band; il songwriting dalle venature garage e psichedeliche, incontra le colonne sonore e l’afro-beat (“Evil Is Satisfying”). Speciale, quindi, la collaborazione con Enrico Gabrielli (Calibro 35), suo il sax in “Falling Down Ground”. E altrettanto significativa la copertina dell’album: uno scatto del fotografo tedesco Thomas Hoepker: un murale di una foresta nel South Bronx, immagine che sintetizza alla perfezione “Modern Jungle’s Prisoners”, uscito per l’etichetta francese Teenage Menopause Record il 28 Settembre scorso. ASCOLTA

(A seguire Dj set by Annibale Records team: Mr Nick Matt III (Roma, AMORE e PSYCH // Radio Kaos Italy) Annibale Twins.

PARC ex Scuderie Cascine: dal 18 al 21 ottobre l’Open Program

Dal 18 al 21 ottobre sarà la volta dell’Open Program diretto da Mario Biagini con un Seminario libero di canto, due spettacoli e un Incontro cantato. L’ingresso è libero

L’intenso fine settimana al PARC ex Scuderie Cascine di Firenze dell’Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards inizia giovedì 18 ottobre con il Seminario libero di canto: due sessioni (giovedì 18 dalle ore 19:30 alle ore 21:30 e sabato 20 dalle ore 17 alle ore 19) in cui Mario Biagini e i suoi colleghi insegnano canti del loro repertorio, appartenenti alla tradizione afro-americana e afro-ispanica.

Durante il Seminario i partecipanti sperimentano una possibilità di incontro attraverso il canto e anche la danza, imparando come abitare un luogo assieme ad altri, in modo attivo e responsabile. Si può passare anche solo a dare un’occhiata, arrivando pure dopo l’inizio e andando via in qualsiasi momento. Inoltre, non è necessario partecipare a entrambe le sessioni.

Il Seminario dà a chiunque vi partecipi gli strumenti per prendere parte in maniera più consapevole all’Incontro cantato di domenica 21.

Venerdì 19 ottobre, ore 21, va in scena il primo spettacolo in programma, con tutti e 9 gli attori dell’Open Program, Le parole nascoste (The Hidden Sayings): un piccolo gruppo di persone si incontra per interrogarsi sui propri miti, di fronte alla città. Pronunciano parole tratte da testi della prima Cristianità (qui tradotte principalmente dal copto e provenienti dall’area comprendente l’Egitto, il Medio Oriente e la Grecia) e le intrecciano con canti della tradizione afro-americana.

Si domandano quale può essere per loro, oggi, il senso, l’urgenza di questi canti e di questi testi, che sono entrambi, sebbene in modi diversi, alle radici del mondo in cui viviamo.

Sabato 20 ottobre, alle ore 21, dopo la seconda sessione del Seminario libero di canto, ci sarà la prima assoluta di Le storie di Katie (Katie’s Tales), un monologo di e con Agnieszka Kazimierska, diretto da Mario Biagini.

È la storia di una donna e del suo innamorato, che dopo un fatto terribile è partito con la promessa di tornare, un giorno. Katie, accompagnata da una coppia di domestici stranieri, vive protetta nel suo giardino, all’ombra dei suoi ciliegi, testimoni silenziosi della sua vita. Ogni giorno riceve delle visite, ogni momento potrebbe essere quello del ritorno del suo innamorato: Katie si tiene pronta.

Con le sue storie, ci parla del desiderio e dell’attesa. Sta di fronte alle sue luci e alle sue ombre, all’incrocio tra passato e futuro. Pur aspettando, è lei stessa in viaggio, si sposta lungo i fotogrammi vividi della sua vita, senza lasciare il suo giardino e i suoi ciliegi.

Il desiderio che Katie incarna ci interroga sul luogo a cui apparteniamo e sul ruolo della nostra coscienza, nel flusso assordante degli avvenimenti, nel turbine confuso dei desideri.

Infine, domenica 21 ottobre, dalle ore 17 alle ore 19, l’Open Program conclude il suo intervento autunnale a Firenze con un Incontro cantato, un evento performativo di natura partecipativa con una struttura fluida composta da canti tradizionali, per lo più della diaspora africana, da elementi di danza e frammenti di testo. L’Incontro, guidato da un nucleo di artisti preparati, permette alle persone di entrare in contatto l’una con l’altra, e con se stesse, attraverso, appunto, il canto e la danza, ma anche solo la semplice presenza.

Ci si prende cura di un agire condiviso: i partecipanti diventano co-creatori di un’opera d’arte che va oltre le diversità culturali e sociali, favorendo la creazione di uno spazio di riconoscimento e interazione nel rispetto di sé e degli altri, e mettendo in discussione i nostri preconcetti su che cosa siano comunità, appartenenza, identità, diversità.

Musica dei Popoli giovedì 18 ottobre Saodaj’ in concerto

I Saodaj’ dall’Isola de La Réunion sono l’emblema di una nuova generazione di giovanissimi artisti che reinterpretano il Maloya, tipico genere musicale dell’isola francese dell’oceano indiano e cantato in creolo. In concerto giovedì 18 ottobre all’Auditorium Flog di Firenze

Il Maloya, tipico genere musicale dell’isola francese dell’oceano indiano e cantato in creolo, nato dalla fusione dei ritmi degli schiavi malgasci e dell’africa orientale, arricchendolo e contaminandolo con voci cristalline, impetuosi ritmi ternari, influenze australi, africane e europee.

I Saodaj’ colpiscono per la loro maturità artistica e il suono acustico, fedele alla loro storia ma assolutamente aperto alle influenze della world music; creando ritmi e melodie che spingono al ballo. Il suono antico ed ancestrale del Maloya si contamina con la modernità e le personalità di questi cinque giovanissimi musicisti Line up: Marie Lanfroy: voce, matamorlon, bobr’ | Melanie Bourire: voce, triangolo | Jonathan «Nathan» Itèma: cori, roulèr, morlon, sati-pikèr, triangolo | Frédérick «Fodé» Cipriano: cori, kayanm, bobr’, roulèr | Anthony «Anton» Séry: cori, didgeridoo, sati-pikèr, ride, ravann

Giovedì 18 ottobre Auditorium Flog Firenze APERTURA ORE 21,30 INGRESSO € 12 INFO

Amici della Musica, stagione concertistica 2018/19

Amici della Musica, riparte la stagione concertistica 2018-19. A ottobre il preludio al Teatro Niccolini di Firenze con Trio di Parma, il pianista francese Bertrand Chamayou e il Quartetto Guadagnini. Dal 27 ottobre si inaugura la stagione alla Pergola con Rudolf Buchbinder

Preludio al Niccolini con Trio di Parma (14 ottobre), Bertrand Chamayou al pianoforte il 20 ottobre (SCHUMANN: Blumenstück op. 19; Carnaval op. 9 RAVEL: Miroirs SAINT-SAËNS: Les cloches de Las Palmas op. 111 n. 4; Mazurka in sol min. n. 2 op. 24; Mazurka n. 3 in si min. op. 66; Étude en forme de valse op. 52 n. 6.) il Quartetto Guadagnini il 21 ottobre (VERDI: Quartetto per archi in mi minore  GRIEG: Quartetto n. 1 per archi in sol minore op. 27)

Programma stagione

Il 27 ottobre Inaugurazione al Teatro della Pergola di Firenze con uno dei più grandi interpreti del nostro tempo Rudolf Buchbinder.

Da più di cinquant’anni suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre e direttori. Il suo 70° compleanno, nel dicembre 2016, è stato festeggiato nelle più prestigiose sale da concerto: dalla Carnegie Hall di New York alla Suntory Hall di Tokyo, dal Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino. I punti salienti della stagione dell’anniversario sono state le tournée con i Wiener Philharmoniker con Zubin Mehta e Franz Welser-Moest, i concerti con la Staatskapelle di Dresda e con i Berliner Philharmoniker sotto la direzione di Christian Thielemann. Su invito di Mariss Jansons è artista in résidene dell’Orchestra Sinfonica della Bayerischer Rundfunk. Il Musikverein di Vienna gli ha dedicato un ritratto e, nel dicembre 2016, i Wiener Philharmoniker lo hanno nominato Membro d’onore.
Il suo vastissimo repertorio si estende da Bach fino ai contemporanei, repertorio documentato da più di 100 registrazioni, molte delle quali hanno ricevuto prestigiosi premi internazionali. La sua interpretazione delle 32 Sonate di Beethoven è considerata oggi uno dei caposaldi nella storia dell’interpretazione beethoveniana.Le ultime registrazioni discografiche sono dedicate ai Concerti di Mozart con la Staatskapelle di Dresda, incisioni in cui figura come direttore e solista. Nell’autunno 2016 sono stati pubblicati, in CD e DVD, i due Concerti di Brahms con i Wiener Philharmoniker e Zubin Mehta.

L’interpretazione di Buchbinder si basa su testi originali. È appassionato collezionista di partiture storiche e possiede ben 39 edizioni complete delle Sonate di Beehtoven. Ma la collezione comprende anche partiture di altri compositori e le copie autografe di parti e partiture dei Concerti di Brahms. Dal 2007 Buchbinder è direttore artistico del Festival di Grafenegg che, sotto la sua guida, è diventato in breve tempo uno dei più importanti festival europei. Ha scritto due libri, la sua biografia “Da Capo” e “Il mio Beethoven, vita con il Maestro”

CONCERTO INAUGURALE
Solopiano
Turno A, B, Bpiù, P

BEETHOVEN: Sonata op. 2 n. 1
BEETHOVEN: Sonata op. 13
BEETHOVEN: Sonata op. 14 n. 2
BEETHOVEN: Sonata op. 57

INFO 

Tornano i concerti di “Careggi in Musica”

Da domenica 14 ottobre tornano i concerti di “Careggi in Musica”. Inaugurazione con il Quartetto Elsa. Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi, ingresso libero alle 10.30

A partire da domenica 14 ottobre tornano i concerti di “Careggi in Musica”, stagione concertistica organizzata da A.Gi.Mus. Firenze all’Ospedale di Careggi in collaborazione con Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi.

Alle ore 10.30, presso l’Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi (Largo Brambilla 3, in prossimità della nuova fermata della tramvia, ingresso libero), si esibirà in concerto il Quartetto Elsa, giovane quartetto d’archi nato in seno all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, che nonostante l’età media di solo vent’anni si sta affermando sulla scena nazionale grazie alla vittoria in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, il Quartetto ha vinto il Premio Speciale “Piero Farulli” per il miglior quartetto d’archi al Premio Crescendo – Città di Firenze, edizione 2017. Formato da Alice Notarangelo e Sofia Bandini ai violini, Emanuele Ruggero alla viola e Leonardo Notarangelo al violoncello, eseguirà il Quartetto op. 33 n.1 in Si minore di F.J. Haydn e il Quartetto n. 1 op. 27 in Sol minore di E. Grieg.

La stagione concertistica, nata nel 1999, si propone di portare la musica in un contesto insolito come quello dell’ospedale, permettendo la partecipazione ai concerti a degenti, familiari e personale ospedaliero, e al tempo stesso promuove l’idea dell’ospedale come luogo sociale aperto verso la cittadinanza.

Gli appuntamenti in programma dal 14 ottobre al 16 dicembre saranno otto.

Il 28 ottobre si esibirà in concerto Angelo “Leadbelly” Rossi, considerato uno dei maggiori interpreti di blues italiano, per una mattinata in collaborazione con l’Associazione Il Popolo del Blues. Proprio per l’etichetta del Popolo del Blues, nel 2001, Leadbelly Rossi pubblicò l’album Jump Up Songs.

Il 4 novembre sarà la volta di Andrea Caputo, giovane e talentuoso clarinettista di stanza a Salisburgo, che si esibirà in duo con il pianista Lorenzo Pascucci in un programma con musiche di Brahms, Stravinsky, Schumann e Debussy.

La musica da camera sarà ancora protagonista anche l’11 novembre con il duo Jacopo Taddei-Luigi Nicolardi (sassofono e pianoforte) e il 25 novembre con il duo Roberta Lioy (violino) e Barbara Panzarella (pianoforte). Il 18 novembre si esibirà in un recital di pianoforte solo la giovanissima pianista Emma Guercio. Dicembre vedrà due appuntamenti in programma: il primo, il 2 dicembre, con le Sinfonie di Mozart eseguite nelle trascrizioni di Hummel (Tito Ciccarese al flauto, Chiara Morandi al violino, Luca Provenzani al violoncello e Pierluigi Di Tella al pianoforte) e il secondo, il 16 dicembre, con il tradizionale concerto di Natale affidato al Coro Harmonia Cantata diretto da Raffaele Puccianti.

 

Vasco Brondi negli studi di Controradio

Le Luci Della Centrale Elettrica a Firenze. Domani giovedì 11 ottobre Vasco Brondi sarà negli studi di Controradio, ospite della trasmissione di Davide Deiv Agazzi (ore 16.30); lunedì 19 novembre in concerto all’Obihall

Un doppio, ultimo, album per chiudere il progetto le Luci della Centrale Elettrica. “2008-2018: tra la via Emilia e la via Lattea” racconta i 10 anni di carriera di Vasco Brondi attraverso un eterogeneo percorso musicale diviso in due parti.

“2008-2018: TRA LA VIA EMILIA E LA VIA LATTEA” è un doppio album che racconta il viaggio delle Luci della centrale elettrica seguendo un percorso squisitamente musicale e diviso in due parti: sul primo cd trova posto una raccolta di quindici canzoni scelte tra quelle contenute nei dischi e arricchita da un inedito, intitolato “Mistica”  e dalla rilettura, anch’essa inedita, di “Libera”, canzone scritta da Vasco Brondi e data in prestito agli amici dei Tre Allegri Ragazzi Morti.

Sul secondo cd c’è invece spazio per una rilettura molto particolare ed attuale di quindici canzoni del repertorio delle Luci impreziosite dalla presenza di due cover, una di Francesco De Gregori e una dei CCCP.
Un “live in studio” che nasce dal lavoro fatto negli ultimi sei mesi con la band formata da Rodrigo D’Erasmo (violino), Andrea Faccioli (chitarre), Daniel Plentz e Anselmo Luisi (percussioni), Daniela Savoldi (violoncello), Gabriele Lazzarotti (basso) e Angelo Trabace (pianoforte).

La stessa formazione accompagnerà Vasco nel primo tour teatrale della sua carriera, in programma tra novembre e dicembre. Un tour in cui si mescoleranno le canzoni scritte in questi dieci anni a letture e racconti.

Sintonizzatevi su www.controradio.it per ascoltare l’intervista a Vasco Brondi. Giovedì 11 ottobre, ore 16.30 frequenze 93.60/98.90

 

 

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