🎧 Riccardo Fassi Quintet presenta “Herbie Nichols Project”

Sabato 2 marzo un nuovo appuntamento al Pinocchio Live jazz di Firenze con Riccardo Fassi 5tet che ci racconta la sua passione per il geniale e sfortunato pianista attraverso il suo “Herbie Nichols Project”. Ascolta l’intervista a cura di Giustina Terenzi

 

Ascolta l’intervista:

riccardo fassi herbie nichols project

 

La passione di Riccardo Fassi per il geniale e sfortunato pianista e compositore Herbie Nichols (1919-1963) nasce ai tempi della sua collaborazione con un altro gigante del jazz americano, il compianto trombonista Roswell Rudd. Rudd fu tra i maggiori cultori della musica di Nichols, riportando all’attenzione del pubblico un musicista di prima grandezza. Incompreso sia dai suoi colleghi, che dai gestori dei club e dalle etichette discografiche Nichols rappresentò una voce fuori dal coro, personale, lirica e modernissima, anticipando soluzioni armoniche che saranno poi sviluppate da altri negli anni Sessanta. Il Quintetto capitanato da Fassi, pianista e compositore varesino, figura di riferimento della scena jazz italiana, per tanti anni anche direttore del Dipartimento Jazz al Conservatorio Cherubini di Firenze, è formato da una “costola” della storica Tankio Band, guidata sempre da Fassi stesso e più volte selezionata tra le migliori formazioni dell’anno. Per il live di sabato 02 marzo 2024 al Pinocchio Jazz di Firenze (ore 21.45, Ass.ne Vie Nuove_ Viale Giannotti, 13 / ingresso 13 euro per soci Arci / ingresso libero per “Under 25”)  il quintetto si completa con la front line di Torquato Sdrucia e Filippo Bianchini, rispettivamente al sax baritono e soprano e sax tenore, con Steva Cantarano al basso e Pietro Iodice alla batteria. Il repertorio proposto, scandaglia, con rispetto e originalità, le più belle composizioni del pianista americano destinatario del tributo a sessant’anni dalla sua prematura e sfortunata scomparsa. Herbie Nichols ha scritto pagine estremamente creative ed originali già dal 1945 in poi, anticipando soluzioni armoniche. Ancora oggi, ad oltre 100 anni dalla nascita di Nichols, avvenuta nel 1919, la sua musica appare viva e creativa con non mai. Oltre alle collaborazioni con Mary Lou Williams e con gran parte dei suoi contemporanei, Nichols ha fatto la storia del Jazz componendo tra gli altri brani come “Lady sings the Blues” interpretati e resi celebri da Billie Holiday.

Riccardo Fassi è uno dei più interessanti pianisti-tastieristi-compositori del jazz italiano. Vincitore dei Jazzit Awards 2017 e 2018  classificandosi al 1° posto nella categoria “Tastiere”. Riccardo  opera da anni in varie formazioni; con la Tankio Band (la sua orchestra di 10 elementi più volte votata tra le migliori formazioni del jazz italiano nel referendum annuale indetto dalla rivista Musica Jazz) e ha suonato con Steve Lacy, Gary Smulyan, Kenny Wheleer, Gunther Schuller, Adam Nussbaum, Bill Elgart, Tim Berne, Butch Morris, Jim Rotondi, Jesse Davis, Ray Anderson, Dave Binney, Enrico Rava, Roswell Rudd, Marvin Smitty Smith, Billy Cobham… e molti altri. Fassi è stato per diversi anni il direttore del Dipartimento Jazz al Conservatorio Cherubini di Firenze. Ha suonato in Usa, Argentina, Perù, Francia, Germania, Croazia, Svizzera, Slovenia, Spagna, Marocco, Gabon.

Inizio concerti ore 21.45 / Ingresso Riservato Soci ARCI e UISP. Biglietto intero 13€
Ingresso gratuito under 25 fino a esaurimento posti disponibili

Torna Mixité la rassegna jazz che fa il giro del mondo in musica

10 concerti in programma fino a giugno al PARC di Firenze, a cura di Toscana Produzione Musica. Psichedelia afro, beat latini, trame dal Medio Oriente, tradizione tuareg e un omaggio a Gil Scott-Heron. Torna Mixité, apertura venerdì 1° marzo con l’energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: una travolgente esperienza live dal Thokoza Park di Soweto la township nera di Johannesburg

10 concerti per un’immersione nel sound globale dal Sudafrica al Venezuela, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Italia alla Siria fino all’Iran, al Mali, al Niger, agli Stati Uniti. 3/a edizione per Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, la rassegna live firmata Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo.

Fino a giugno al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7) un cartellone di appuntamenti tra nomi internazionali e progetti in prima assoluta per esplorare le trame sonore più interessanti da ogni angolo del mondo. Partenza venerdì 1 marzo alle 21.00 con la trascinante energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: dalla township nera di Soweto, a Johannesburg, sette artisti sul palco per trascinare il pubblico in un’esperienza ancestrale e potentissima, tra ritmi rituali innestati di rap, attitudine rock e jazz militante. Basso, percussioni e voci per la formazione segnalata dal guru della musica Gilles Peterson come “miglior concerto mai visto” e vincitrice del prestigioso Womex Artist Award, del 2023, a suggello di una clamorosa stagione di concerti, tra Africa, Europa e America (ingresso 10€, ridotto 7€, prevendite su Ticketone)

Tra i protagonisti di questa nuova edizione anche Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron, a cura di TPM (28/4); La Chica, songwriter che mescola abilmente eredità latina e influenze culturali urbane del quartiere di Belleville, a Parigi (17/3); Naïssam Jalal, flautista franco-siriana con un repertorio al crocevia tra musica mistica medio orientale e jazz (24/3); Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); Etran de l’ Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6). E poi: ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra (31/5); la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico (26/5); “Soma”, collaborazione tra Peppe Frana, Masih Karimi e Ciro Montanari ispirata ai linguaggi sonori di Kurdistan e Persia (7/4); Nadir Trio: Ares Tavolazzi, Elias Nardi e Emanuele Le Pera in un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano (14/4).

È un programma che ci rende particolarmente orgogliosi – affermano i direttori artistici Maurizio Busìa e Francesco Mariotti perché intreccia alcune delle migliori proposte internazionali e nazionali a produzioni nate da talenti toscani che si sono relazionati con il resto del mondo esportando qualità ed entusiasmo contagiosi. È il caso di Silvia Bolognesi e Michelangelo Scandroglio che in Toscana Produzione Musica hanno potuto trovare un territorio di creazione e lavoro, e attraverso visioni aperte e senza troppi confini, stanno rappresentando l’eccellenza sul panorama musicale non soltanto europeo”.

Info e prezzi:

www.toscanaproduzionemusica.it

info@toscanaproduzionemusica.it

🎧 Primavera e Autunno fiesolani, due nuove rassegne di cultura e spettacolo nel segno della continuità

Non solo Estate Fiesolana. Al più antico festival all’aperto d’Italia, si aggiungono da quest’anno la Primavera Fiesolana e l’Autunno Fiesolano, due nuove rassegne indoor di musica, teatro, cinema e contaminazione di generi in programma al Teatro di Fiesole, nuova struttura inaugurata nel 2022, un gioiello da 300 posti a poca distanza dal Teatro Romano.

Tullio Solenghi, Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua, Roberto Mercadini, Saverio Tommasi, Remo Anzovino, Roberto Abbiati, Alessandro Quarta, Francesco Maccianti, Camerata Fiesolana sono i protagonisti della prima edizione della Primavera Fiesolana, dal 6 al 24 aprile al Teatro di Fiesole. Undici serate per un cartellone volutamente sospeso tra intrattenimento, teatro d’impegno civile e di narrazione, jazz, classica, musica contemporanea e multidisciplinarietà.

Primavera Fiesolana è realizzata con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Inaugurazione sabato 6 aprile con Roberto Mercadini e il suo “Little Boy”, spettacolo in cui l’attore, scrittore, poeta e divulgatore ripercorre “la storia vera e incredibile della bomba atomica” sganciata su Hiroshima. Una storia piena di estremi che si toccano: di ironia e di orrore, di calcoli perfetti e di casualità assurde, genio e idiozia, domande che hanno troppe risposte o che non ne hanno nessuna.
Nome illustre del jazz italiano, il pianista e compositore Francesco Maccianti sceglie il Teatro di Fiesole per presentare il nuovo album “Songbook”. Appuntamento martedì 9 aprile, in collaborazione con Music Pool. Per la prima volta l’artista toscano aggiunge alla sua musica quattro voci femminili – Barbara Casini, Claudia Tellini, Sara Battaglini, Jole Canelli – dalla spiccata creatività.

Mercoledì 10 e giovedì 11 aprile Primavera Fiesolana celebra il centenario della nascita di Franco Basaglia – padre della psichiatria moderna e massimo ispiratore della legge che portò alla chiusura dei manicomi – con lo spettacolo “(tra parentesi) La vera storia di un’impensabile liberazione” di e con Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua. In collaborazione con Chille della Balanza. Nel ricordo di Paolo Villaggio “Una serata pazzesca”, che Tullio Solenghi presenta lunedì 15 aprile sempre al Teatro di Fiesole. Da genovese a genovese, Tullio Solenghi ci restituisce la genialità e l’inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria. Ci racconta aneddoti, storie vissute insieme, incontri; e poi lo legge, legge i suoi libri, i suoi pensieri, i suoi racconti, rivelando la sua forza di scrittore. Un progetto di Sergio Maifredi e Tullio Solenghi per Teatro Pubblico Ligure.

E ancora, storie di rivoluzionari gentili che ci dicono che il mondo può ancora essere cambiato. Quelle che il giornalista, attore e scrittore Saverio Tommasi presenta mercoledì 17 aprile in “Fuoco alle polveri!”, spettacolo in cui mostra l’altra faccia di quello in cui abbiamo sempre creduto. Dal rock pop, da Morricone a Piazzolla: venerdì 19 aprile la star del violino Alessandro Quarta ci conduce attraverso mondi musicali diversi, affiancato da Giuseppe Magagnino al pianoforte. Primavera fiesolana celebra sabato 20 aprile l’incontro tra musica e cinema, passato e presente: pianista tra i più creativi della scena strumentale contemporanea, Remo Anzovino musica dal vivo il film “Il Cameraman”, capolavoro di Edward Sedgwick e Buster Keaton datato 1928. Domenica 21 aprile (ore 17,30) la Scuola di Musica di Fiesole – di cui ricorre il 50esimo anniversario – propone il concerto della Camerata Strumentale Fiesolana, musiche di Mozart, Bach, Haydn.
Particolare e ispirato a “Moby Dick” di Melville lo spettacolo “Una tazza di mare in tempesta” di Roberto Abbiati che martedì 23 e mercoledì 24 chiude la rassegna: durata 20 minuti, quattro repliche a sera, un piccolo capolavoro di artigianalità e fantasia, di incantevoli macchine sceniche e bizzarri personaggi.

“Con Primavera, Estate e Autunno Fiesolani puntiamo a oltre 100 aperture all’anno – spiega il direttore artistico Claudio Bertini – un’offerta culturale importante che va ad aggiungersi ai tesori artistici e storici di Fiesole che ben conosciamo. Il successo del primo anno e mezzo di vita del Teatro di Fiesole ci ha incoraggiati ad allestire due rassegne anche in periodi non estivi, in uno spazio che abbiamo sempre considerato un’estensione del Teatro Romano, sia per la prossimità, sia per la sua vocazione ad ospitare spettacoli di qualità”.

Primavera Fiesolana è realizzata con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Sponsor del Teatro di Fiesole: Officine Mario Dorin, Banca Cambiano 1884, Unicoop Firenze, Stefano Ricci e Ludovico Martelli. Info, programma e prevendite sul sito www.teatrodifiesole.it

Flux: passa da Cascina la corrente più creativa del jazz

Dal 31 ottobre al 4 novembre la Città del Teatro di Cascina diventa osservatorio sul jazz più sperimentale, con la 2/a edizione di “FLUX – Flussi di musica creativa”: 5 serate per 10 concerti tra fermenti contemporanei, nuove avanguardie e alcuni tra gli artisti più autorevoli del panorama italiano e internazionale per fare il punto sullo stato dell’arte con lo sguardo rivolto al futuro

Dal 31 ottobre al 4 novembre alla Città del Teatro (Cascina; Pisa) FLUX, Flussi di musica creativa, la 2/a edizione della rassegna firmata Toscana Produzione Musica per esplorare fermenti sperimentali e nuove avanguardie.
Ogni sera appuntamento con due diversi live in dialogo tra loro,uno alle 21.00 e il seguente alle 21.45, pensati per costituire un unico evento e immergere il pubblico in un viaggio sonoro firmato Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa.
Biglietti a prezzi calmierati per rendere la musica sempre più accessibile, tra gli artisti in cartellone anche Roots Magic Sextet, per una montagna russa lanciata tra deep blues e creative jazz, Emanuele Parrini in quartetto col progetto dedicato a George Orwell “Animal Farm”, Marco Colonna e Alexander Hawkins in omaggio al gigante del groove Eric Dolphy, Dimitri Grechi Espinoza e Gabrio Baldacci con i ritmi del deserto di Mali Blues, Gabriele Mitelli e suo sound avant-garde, Anais Drago in un live concettuale dedicato ai “Minotauri”, Cristiano Calcagnile in trio alla ricerca di nuovi sensi di forma e linguaggio. Con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione Pisa, in collaborazione con Fondazione Sipario Toscana Onlus (info e ingressi: www.toscanaproduzionemusica.it).
Tra le performance da non perdere giovedì 2 novembre quella di Nils PetterMolvær Trio, formazione guidata dal camaleontico trombettista capace di muoversi agilmente tra jazz, ambient, house e elettronica attingendo a elementi hip hop, rock e pop: rara capacità che lo ha reso uno dei musicisti più richiesti sui palcoscenici di Oslo e di tutto il mondo. Con lui Jo Bergen Myhre al basso e Erland Dahlen alla batteria in un concerto che promette di rimodellare gli stili creando un suono particolarissimo, influenzato tanto dalla poesia della natura scandinava quanto dal calcolo elettronico, oltre che da maestri come Miles Davis e Jon Hassell (ore 21.45). In apertura un altro trombettista dallo spirito eclettico, che dal suo strumento d’elezione passa senza problemi al sax, ai sintetizzatori e a oggetti di ogni tipo: Gabriele Mitelli, collaboratore stabile di Cristina Donà e di jazzisti del calibro di Rob Mazurek e Jeff Parker, che si esibirà in un solo dal titolo “The world behind the skin” (ore 21.00).
Venerdì 3 novembre, anche la prima esibizione italiana del duo composto daErnst Reijseger e Mario Forte: inclassificabile il primo – decano della scena newyorchese, partner creativo di poeti, ballerini, attori, pittori, scultori, fotografi e registi – formato tra Parigi e gli States il secondo – con collaborazioni illustri di ogni genere da John Zorn a Mark Feldman e Richard Bona per citarne alcuni – insieme si lanciano nei territori della più assoluta sperimentazione alla ricerca dell’universalità (ore 21.45). L’apertura di serata sarà affidata – mantenendo il fil rouge degli archi – alla talentuosa violinista Anais Drago, con un live che alternerà strumento e voce per raccontare storie di solitudini anche attraverso esperimenti quali la traduzione in musica del romanzo “Minotauros” di Friedrich Dürrenmatt e l’integrazione in uno dei brani di un monologo dalle “Cosmicomiche” di Calvino (ore 21.00).

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO:

Biglietti:
Ingresso singola serata € 12,00 intero € 10 ridotto (studenti, under 25, soci Exwide)
Abbonamento a tutti i concerti € 38 intero, € 35 ridotto (studenti, under 25, soci Exwide)
Prevendite su Ticketone

🎧Inizia la seconda edizione di H/EARTHbeat Festival!

Inizia la seconda edizione di H/EARTHbeat, Battiti del cuore e della terra dedicato alle musiche del mondo. Quindici concerti, film, incontri e laboratori con grandi artisti italiani e internazionali che animeranno diversi spazi della città di Firenze, dal 21 ottobre fino al 10 dicembre. Sedici nazionalità diverse sul palco, tra stelle del desert blues e della world music italiana, una selezione di generi che spazia dalla musica tradizionale irlandese fino alla musica vodou haitiana, e grandi nomi come Fatoumata Diawara.

Audio: Enrico Romero, Direttore Artistico

Sabato 21 ottobre alle 21:30 si inaugura il nuovo programma. Il primo ospite internazionale è la stella del desert blues Bombino, che salirà sul palco della Manifattura Tabacchi, uno spazio che collabora per la prima volta con il festival. Il compositore e chitarrista, negli ultimi anni ha conquistato tutto il mondo con il suo sound originale, collaborando con numerosi artisti e partecipando a importanti festival. Le sue melodie racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile e un blues denso e magmatico. Con il suo ultimo album, “Deran”, Bombino unisce diversi generi, dal folk al rock, passando per il blues e il funk e naturalmente il “Turaggae”, genere di cui è pioniere e precursore che fonde blues/rock tuareg con lo stile reggae one drop.

Domenica 22 ottobre in programma una giornata al Teatro Puccini di Firenze. Alle 19:00 nel ridotto del teatro Zenìa presenta uno spettacolo che diventa un viaggio nella lingua, i canti, le feste, la musica di un paese immaginario (concerto all’interno del programma di Autunno Fiorentino 2023). Dalle 21:00, il trio di Riccardo Tesi, uno dei musicisti più autorevoli della scena world internazionale, presenta il suo nuovo progetto in trio. La sua indole di sperimentatore lo ha portato a circondarsi di nuovi collaboratori: Francesco Savoretti alle percussioni, Vieri Sturlini alle chitarre e alla voce. Quello di Elastic Trio è uno spettacolo inedito con il quale Tesi riprende la navigazione in quel Mediterraneo immaginario, da sempre sua fonte di ispirazione. Sarà ospite del gruppo la cantante Luisa Cottifogli. Alle 21:45 sarà sul palco una delle voci più importanti e apprezzate del panorama della world music europea, Maria Mazzotta: spaziando con naturalezza dalle sonorità del Sud Italia alle cadenze balcaniche, propone un repertorio frutto di ricerche meticolose ed estremo rispetto per le varie culture con un’interpretazione intensa e profonda. Presenta con questo concerto il suo nuovo trio con chitarrista Ernesto Nobili ed il percussionista Cristiano Della Monica.

Con l’ultimo concerto di ottobre, venerdì 27 alle 21:30, il festival si sposta ad InStabile e arriva ad Haiti con il progetto che unisce il gruppo vodou tradizionale haitiano Chouk Bwa e il duo di Bruxelles The Ångströmers. Una sintesi di sensibilità dub con la scienza e la spiritualità del ritmo haitiano. L’ensemble si è esibito ad Haiti e in festival europei tra cui Trans Musicales de Rennes prima di pubblicare il loro primo album “Vodou Alé” (Bongo Joe) nel 2020.

Il mese di novembre si apre invece con la musica salentina degli Officina ZoèVenerdì 3 novembre alle 21:30 alla Manifattura Tabacchi in concerto una band trascinante dal sound inconfondibile e ambasciatrice della pizzica nel mondo. Grazie alla loro ricerca costante ha realizzato nuove composizioni musicali che raccontano il mondo di oggi ma profondamente ancorate alla tradizione. Sabato 4 novembre alle 21:30, stesso palco ma un nuovo viaggio con gli Ayom, navigatori musicali che attraversano l’Atlantico, dal Brasile, all’ Angola e Capo Verde, fino al Mediterraneo. Il loro nome è il “Signore della Musica”, che nella mitologia afro-brasiliana (Candomblè), è la divinità che vive dentro il tamburo e che ha insegnato agli esseri umani a fare musica e a cantare. Mescolando numerose tradizioni musicali e ritmiche, Ayom intraprende un viaggio emozionante ed intimo sulle rotte della diaspora africana.

Venerdì 10 novembre alle 21:30 ad InStabile, il duo Z/F del batterista e percussionista Simone Nati AKA Zenabu e del polistrumentista di origini siculo-iraniane Dario Firuzabadì presenta un concerto che evoca orizzonti lontani con ritmi antichi, un viaggio post globale condotto dalla mescolanza tra sonorità e voci etniche con l’elettronica, mentre mercoledì 15 alle 21:30 alla Casa del Popolo il Progresso Samuele Strufaldi con il suo Davorio racconta le storie degli abitanti del villaggio di Gohouo-Zagna in Costa d’Avorio, mescolando ed integrando i timbri, i suoni e le immagini di jazz ed elettronica, canzoni tradizionali, registrazioni di voci e percussioni. Momenti musicali unici si uniscono a energici brani jazz con elementi di afro-jazz e stili più elettronici.

Lunedi 13 novembre al Cinema ASTRA, alle ore 20:30, verrà proiettato il film “Giovanna, Storia di una voce” di Chiara Ronchini, il film documentario dedicato alla figura di Giovanna Marini. Voce sorprendente, donna fuori da ogni schema e scuola, dal 1958 compone, raccoglie e interpreta canti di tradizione orale, tessendo una Storia “altra” del nostro Paese. A partire dal suo percorso artistico, il film tesse una Storia antropologica e sociale dell’Italia, tra immaginario d’archivio e contemporaneo. Prima del film ci sarà una presentazione alla quale parteciperanno la regista, la cantante Francesca Breschi e Stefano Arrighetti, presidente dell’Istituto Ernesto de Martino.

Scritto e diretto dalla violinista Stephanie Martin, lo spettacolo di Willos’ “Una notte irlandese” di venerdì 17 novembre alle 21:30 racconterà al pubblico di InStabile musiche, racconti e danze tradizionali e originali di uno specifico tratto della cultura celtica, quella dell’Usler, da sempre crocevia tra l’Irlanda, la Scozia, l’Inghilterra e il Galles.

Lunedì 20 novembre alle 21:30, una nuova grande ospite di questa edizione arriva a Firenze: Fatoumata Diawara sarà in concerto al Teatro Puccini. Due nomination ai Grammy Awards e prestigiose collaborazioni internazionali, Fatoumata è una delle voci più suggestive, carismatiche e originali della scena internazionale, che esprime tutta la sua maestria nelle sue canzoni, ormai conosciute in tutto il mondo. Il suo ultimo album, “London KO”, pur nel rispetto delle origini ha una sonorità che è un atto di coraggiosa sperimentazione che la caratterizza come nuova portavoce della giovane Africa, consapevole delle proprie radici ma con una visione fiduciosa rivolta al futuro

Venerdì 24 novembre alle 21:30 a InStabile le armonie della musica Classica Araba si uniscono all’improvvisazione di stampo jazzistico con i tre musicisti di Achref Chargui Trio. Temi e strutture con cambiamenti di tempo, pattern stratificati e sonorità estreme degli strumenti rigorosamente acustici si fondono all’enorme conoscenza di Chargui dei modi musicali di tutto l’Oriente. Sabato 25 alle 21:30 al Brillante Nuovo Teatro Lippi con Stefano Saletti e Banda Ikona parte invece un nuovo viaggio tra i suoni e le culture del Mediterraneo alla ricerca di un linguaggio che unisca tanti popoli diversi che si affacciano sullo stesso mare. In questi anni ha viaggiato con la sua musica e ha registrato suoni, voci, spazi sonori. Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori. Apre la serata il giovane polistrumentista Sale.

Sono due gli eventi in programma a dicembre. Per il primo, venerdì 1 alle 21:30 arrivano a InStabile i SuRealistas. Nelle loro vene scorrono Argentina e Sicilia, Pisa e Livorno e persino un pizzico di Bosnia. Nei loro cuori le claves afroamericane e nei loro sogni d’adolescenza rock e psichedelia, cantautorato e letteratura. Il loro concerto è un inno alla vita, al canto e alla danza che difficilmente si può dimenticare.
L’ultima tappa di questo viaggio musicale torna al Brillante Nuovo Teatro Lippi il 10 dicembre alle 21:30 con una giornata di laboratori e musica. Alle ore 21:30 sarà in concerto l’orchestra nata presso la Fondazione Luigi Tronci, Museo della Musica e degli Strumenti Musicali a Percussione e Centro di Documentazione ritenuto il più grande museo di percussioni etniche in Italia. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15:00 ci sarà la possibilità di partecipare a tre diversi laboratori per tutte le età, dedicati alle percussioni e agli strumenti della Fondazione.

Come nel 2022, H/EARTHbeat aggiunge ai suoi concerti alcuni appuntamenti con i più noti dj fiorentini in un mix di black music, musica pop ed elettronica. Tra questi: Funkamari dj, Hupupa Records Dj, Hugolini dj, Ghiaccioli e Branzini.

“Una bella conferma per un festival che torna con un’interessante seconda edizione in grado di abbracciare le musiche e le culture del mondo – ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Quindici concerti e incontri con grandi artisti italiani e internazionali che ci accompagneranno in un viaggio musicale attraverso tanti luoghi della città, dal Teatro Puccini alla Manifattura Tabacchi, ma anche il Brillante Nuovo Teatro Lippi e la Casa del Popolo Il Progresso. Un programma ricco a prezzi accessibili per una vera immersione nei suoni del mondo”.

“Mai come in questo momento è sentita l’esigenza di confrontarsi con le culture e le musiche dei popoli del mondo, cercando pensieri che uniscano in un mondo in cui sembrano prevalere le divisioni. La musica può continuare a dare il suo contributo. Dall’Africa sahariana e subshariana, da sempre grande fucina di talenti, al Centro ed al Sud America passando l’Oriente e l’Europa, senza trascurare la storia della musica popolare italiana ed il Sud: due mesi densi di avvenimenti coinvolgendo gli spazi della città, dal Teatro Puccini alla Manifattura Tabacchi, al Progresso, agli appuntamenti del venerdì ad InStabile, fino ai rinnovati spazi del Teatro Lippi dove si terranno i laboratori di percussioni in collaborazione con la Fondazione Tronci. Quest’anno anche la proiezione del film dedicato alla storia musicale di Giovanna Marini. Prosegue l’impegno dell’Associazione Music Pool, con il sostegno del Ministero per la Cultura e del Comune di Firenze, per dare vita ad un festival internazionale teso a valorizzare i linguaggi musicali del mondo, nel solco di una tradizione che ha sempre visto Firenze protagonista.” Gianni Pini, Presidente Associazione Music Pool.

è in vendita un abbonamento che include tutti i concerti della nuova edizione a soli 48 euro.

 H/EARTHbeat è organizzato dalla Associazione Music Pool con la direzione artistica di Enrico Romero, con il contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Firenze. In collaborazione con Teatro Puccini, Arci Firenze, Manifattura Tabacchi, InStabile, Controradio, Materiali Sonori, Musicalista, Musicastrada. Sponsor Chianti Banca.

 

 

 

 

Pisa Jazz Rebirth torna al Giardino Scotto

Pisa Jazz Rebirth torna per la terza edizione al Giardino Scotto dal 3 al 22 luglio con 16 appuntamenti di grandi nomi di artisti italiani e internazionali. Nata dal progetto Pisa jazz a cura dell’associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti (AUDIO) e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero, Regione e Comune affianca artisti leggendari e giovani talenti.

Brad Mehldau, Bill Frisell, Louis Cole, Fred Wesley, Mark Guiliana, Theon Cross, Nduduzo Makhathini, Christophe Chassol: è questa la line up stellare con cui si annuncia la 3/a edizione di Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo do Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa. Dal 3 al 22 luglio 16 i live in programma, tutti alle 21.00, che affiancheranno nomi leggendari del jazz internazionale a maestri nostrani e giovani talenti. “Rhythm and Meaning” sarà il tema che accompagnerà l’evento nel 2023: la reinterpretazione di una frase del pittore francese Henri Matisse per celebrare il jazz nella sua forma e sostanza. In cartellone anche Nico Gori, Frida Bollani Magoni, Ze in The Clouds, Maria Pia De Vito, Lorenzo Simoni, Jacopo Fagioli & Nico Tangherlini, Luca Aquino, Roberto Spadoni, Alessandro Presti, Jazz Vocal Ensemble ft. Karima, Siena Jazz University Orchestra. Ancora una volta il Giardino Scotto (Lungarno Fibonacci 2) sarà il palco principale della manifestazione, che si arricchisce di un fitto calendario di eventi collaterali in location suggestive – già in corso e fino alla fine di agosto – tra cui il chiostro di Palazzo Blu, il Battistero di Pisa, il Parco di San Rossore e la golena dell’Arno presso lo spazio Arno Vivo (www.pisajazz.it).

Tra gli appuntamenti da non perdere quello con la stella assoluta del piano jazz Brad Mehldau nella sua formazione più nota e amata, in trio con Larry Grenadier e Jeff Ballard (12 luglio). E poi in prima italiana la presentazione di “Four”, nuovo disco di Bill Frisell, uno dei chitarristi e compositori più rappresentativi della sua generazione, edito dalla prestigiosa Blue Note Records, con Greg Tardy, Gerald Clayton e Johnathan Blake (9 luglio); Louis Cole, rivoluzionario polistrumentista americano, già collaboratore di Flying Lotus, Thundercat e dello stesso Mehldau, con il suo esplosivo progetto in trio (14 luglio); Fred Wesley, leggendario trombonista americano che ha fatto la storia del funk, nel tour di celebrazione dei 50 anni della band che ha accompagnato James Brown per gran parte della sua carriera – The New JB’s (5 luglio); Mark Guiliana uno dei maggiori batteristi al mondo, che presenterà l’ultimissimo album “The Sound of Listening” (11 luglio); Theon Cross innovatore della tuba, già al fianco di Shabaka Hutchings nei Sons of Kemet (10 luglio); Nduduzo Makhathini, spirituale e geniale pianista, primo artista sudafricano ad entrare nella scuderia Blue Note (10 luglio); Christophe Chassol con il nuovissimo progetto dedicato a Jean-Michel Basquiat, debuttato in aprile alla Philarmonie di Parigi e ospite a Pisa nella prima e unica data italiana (3 luglio).

Non solo: in collaborazione con Toscana Produzione Musica sarà sul palco la nuovissima produzione con protagonista Nico Gori e la sua orchestra di 15 elementi, in un progetto dedicato a Lelio Luttazzi (4 luglio); e in omaggio alla canzone e alla canzone d’autore, una delle forme più strette di relazione tra ritmo e significato nel jazz e nella musica in generale, in programma il live di Maria Pia De Vito, tre tra le più significative voci e penne del panorama italiano, accompagnata da un quintetto elettrico nuovo di zecca, con Luca Aquino alla tromba, Giacomo Ancillotto alla chitarra elettrica, Matteo Bortone al basso elettrico e all’elettronica ed Evita Polidoro alla batteria, per una riflessione in musica sul genio femminile a partire da testi di Rebecca Solnit, Virginia Woolf, Edna St. Vincent Millay e Margaret Atwood (13 luglio). E ancora “Frida and Friends”, evento unico pensato dalla straordinaria pianista e cantante Frida Bollani Magoni che, insieme a grandi artisti italiani e internazionali provenienti da tutto il mondo, si esibirà in una serata benefica a favore di vEyes Onlus che progetta tecnologie a supporto di persone con disabilità visive (22 luglio). In cartellone anche un parterre di giovanissimi musicisti e compositori che, seppure all’inizio della carriera, hanno già dato prova di eccezionale maturità artistica. Tra questi Giuseppe Vitale, in arte Ze in The Clouds, polistrumentista e produttore – recentemente entrato nella famiglia TuK Music, etichetta di Paolo Fresu, con il visionario album Oportet 47 – con una produzione originale creata appositamente per il festival (14 luglio); Lorenzo Simoni (Premi Marco Tamburini e Tomorrow’s Jazz 2022) con il suo quartetto (9 luglio); Jacopo Fagioli (Top Jazz 2022 tra i migliori nuovi talenti) e Nico Tangherlini con il duo Bilico (Top Jazz 2022 tra i migliori nuovi dischi) (13 luglio).

Da segnalare inoltre due concerti orchestrali che coinvolgeranno gli studenti del Conservatorio di La Spezia con la speciale partecipazione di Karima (6 luglio) e quelli della Siena Jazz University diretti da Roberto Spadoni con ospite il giovane Alessandro Presti alla tromba, vincitore del Top Jazz 2022 nella categoria Nuovo Talento Italiano (16 luglio).

Infine le iniziative collaterali. A Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9) già in corso un carnet di appuntamenti domenicali con grandi nomi del panorama italiano. Dopo Marco Colonna, Daniele Gorgone e Barbara Casini in programma l’incontro tra il modern jazz e lo swing manouche di Dario Napoli (2 luglio), e quello con Francesca Corrias, una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale che presenterà la sua ultima affascinante produzione discografica, un clash tra il jazz e la lingua sarda campidanese in collaborazione con l’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda (23 luglio). Entrambi i concerti saranno introdotti da Francesco Martinelli, che dialogherà con gli artisti per avvicinare il pubblico al loro percorso e al loro linguaggio. E poi: tutta la spiritualità del Battistero di Pisa (piazza del Duomo) emergerà nel concerto acustico di Dimitri Grechi Espinoza per sax solo, sfruttando il riverbero naturale di questa meravigliosa architettura (1 luglio), mentre nello scenario unico della spiaggia del Gombo, nel Parco Naturale di San Rossore, Paolo Angeli presenterà Rade, concept album che è la sintesi di venticinque anni di convivenza con uno strumento unico nel suo genere – la chitarra sarda preparata – spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive (30 luglio). Da non dimenticare i concerti già in corso presso lo spazio Arno Vivo (lungarno Bruno Buozzi 1), in cui le dimensioni del ritmo e del ballo fanno da protagoniste: in arrivo la fusione tra elettronica e fanfare tunisine dei Fanfara Station (30 giugno), l’afrobeat dei giovanissimi AfroQuiesa Orchestra (7 luglio), le ispirazioni berbere dello stoner jazz del trio Mali Blues (4 agosto), fino all’hip hop jazz di DayKoda (25 agosto).

Pisa Jazz si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo della Fondazione Pisa, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Palazzo Blu, l’Ente Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, l’Opera della Primaziale Pisana, Arno Vivo, Toscana Produzione Musica, l’associazione studentesca Isola del Jazz e l’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – Pisa. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz e in quello europeo di Europe Jazz Network.

Info: www.pisajazz.it

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