L’ultimo appuntamento di Auroradisera “Pigiama per sei” al Teatro Aurora di Scandicci

L’ultimo appuntamento di Auroradisera “Pigiama per sei” al Teatro Aurora di Scandicci: Lunedì 8 aprile (ore 21:15) Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu e Rita Pelusio sono i protagonisti di Pigiama per sei, di Marc Camoletti, una commedia su un duplice triangolo amoroso nel piano degli anni ’80 italiani.  Questo è l’appuntamento conclusivo dell’edizione 2024 di AURORADISERA, la rassegna frutto della collaborazione tra la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di Scandicci.

Uno spettacolo lieve, veloce, divertente, che non rinuncia però a fare uno spaccato impietoso della vacuità che caratterizzava i rapporti personali nel pieno degli anni ’80. Un testo che appassiona lo spettatore, portato ad immedesimarsi nella storia per capire come i vari personaggi riusciranno a trovare soluzioni a situazioni che diventano via via più intricate. Il lavoro di Marc Camoletti, noto per aver scritto esilaranti ‘vaudeville moderni’, portati al successo da grandi interpreti (a partire dal Boeing boeing cinematografico di Jerry Lewis e Dean Martin), presenta l’inedita coppia comica formata da Antonio Cornacchione e Max Pisu, che condividono una storia comune: entrambi diventati comici ‘per acclamazione popolare’, negli ultimi anni si stanno consolidando come attori di prosa in allestimenti di grande successo.  A dirigerli Marco Rampoldi, che da tempo ha concentrato il proprio lavoro su percorsi in cui sfruttare la naturale forza comunicativa di chi ha frequentato il cabaret, convogliandola in strutture articolate e precise (in questo caso nel rigore di un meccanismo ad orologeria). Accanto a loro le figure femminili di Laura Curino, abituata ad avere un rapporto di grande legame con la sala per il suo percorso nel teatro di narrazione, e Rita Pelusio, capace di passare con facilità dalla leggerezza dei personaggi televisivi, al forte impegno sociale di lavori quali Ferite a morte di Serena Dandini.

La storia. Il più classico dei triangoli: lui, lei, l’altra. Che diventa un rombo nel momento in cui si scopre che il vecchio amico, invitato dal marito per fungere da alibi durante l’incontro clandestino con l’amante, è a sua volta l’amante della moglie. Ma la figura diventa un poligono complesso allorché la cameriera mandata da un’agenzia viene scambiata per l’amante del marito dall’amico, ma è costretta a interpretare il ruolo di amante di quest’ultimo agli occhi della moglie, che è ovviamente gelosa. Così ognuno è costretto a interpretare un ruolo diverso a seconda di quali siano le persone presenti nella stanza, in un crescendo turbinante di equivoci e risate.

“Heroes” omaggio a David Bowie con Paolo Fresu

Cosa unisce David Bowie Livorno e l’Autismo? Voler essere eroi almeno per un giorno! Gli Eroi sconfiggono la disabilità insieme sul palco per dare voce a chi voce non ha.  Appello delle Associazioni a sostenere i percorsi di vita e di inclusione. Teatro Goldoni Livorno mercoledì 3 aprile ore 21.15 con Paolo Fresu, Petra Magoni, Filippo Vignato, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli Christian Meyer

Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo  sale l’attesa per il concerto/evento organizzato dal Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo che raggruppa 14 associazioni di tutta la regione.

Da tempo ci battiamo per ottenere il rispetto e la dignità delle persone autistiche, ed il loro diritto ad una vita piena, fatta di cura e libertà, raccontano i rappresentanti delle famiglie toscane. Abbiamo scelto di essere nel cuore delle persone, di chiamare la comunità a teatro, di chiedere a grandi personalità artistiche di percorrere una parte del viaggio assieme a noi, per questo il concerto del 3 aprile a Livorno assume un valore speciale ed una dimensione che va oltre la musica. L’Autismo non è una malattia ma uno stato di vita che rende unici i nostri figli, come lo siamo tutti.
Unici e spesso emarginati e considerati solo per la loro patologia e non per il contributo straordinario che potrebbero dare alla comunità. Questo concerto è solo l’ultimo tassello di un percorso che ci vede impegnati in serrati confronti con le istituzioni regionali e territoriali al fine di vedere riconosciuti i diritti fondamentali dei nostri figli.  In questi anni, purtroppo, nonostante le nostre istanze poco è stato fatto per dare reali opportunità di vita e inserimento per le persone autistiche.
Ancora oggi sono pochissimi gli autistici inseriti nel tessuto lavorativo e altrettanto poche le iniziative per costruire opportunità di vita indipendente o assistita.
Si continua ad investire in centri diurni e centri residenziali che non rispettano i desideri né degli autistici e men che meno delle famiglie. Siamo molto grati agli artisti che hanno scelto di combattere al nostro fianco questa battaglia. Speriamo che tanta gente possa cogliere questa opportunità per fare la differenza.”

Mercoledì 3 aprile (con inizio alle ore 21.5) al Teatro Goldoni di Livorno il concerto “Heroes – Omaggio a David Bowie” con una super band guidata da Paolo Fresu. Il progetto è sostenuto dal Comune di Livorno, dalla Regione Toscana, dal teatro Goldoni di Livorno ed è organizzato da Officine della Cultura. Assieme a Fresu (tromba) ci sarà un cast stellare con Petra Magoni (voce), Filippo Vignato (trombone), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (basso), Christian Meyer (batteria).
Un concerto con un valore speciale che unisce la grande musica di David Bowie ai temi della giustizia sociale e dell’inclusione, tanto cari allo stesso Duca Bianco. Bowie è un autore immortale che si è sempre battuto per la diversità ed è stato vicino a coloro che soffrono e che vengono emarginati dalla società.

Info: Teatro Goldoni tel. 0586 204237
Prevendite goldoniteatro.it ticketone.it – per contatti
coordinamento.toscana.autismo@gmail.com 348 8714051

 

 “Corpus Dominae”, Lediesis in mostra alla Casa delle Donne di Firenze

In occasione della rassegna “Donne – Una lotta senza tempo”  che si tiene a Firenze a 70 anni dalla prima Conferenza Nazionale della Donna Lavoratrice promossa dalla CGIL, oltre a dibattiti, convegni e concerti presso il Caffè Letterario le Murate, è in arrivo anche la mostra Corpus  Dominae delle street artists Lediesis, dal 19 aprile al 31 maggio alla Casa delle Donne in via delle vecchie carceri 8 sempre nel complesso delle Murate a Firenze.

 

In occasione della rassegna “Donne – Una lotta senza tempo”  che si tiene a Firenze a 70 anni dalla prima Conferenza Nazionale della Donna  Lavoratrice promossa dalla CGIL, oltre a dibattiti, convegni e concerti presso il Caffè Letterario le Murate, è in arrivo anche la mostra Corpus Dominae delle street artists Lediesis. Il titolo dell’esposizione prende spunto dal ciclo di  conversazioni sul corpo in programma nel corso della manifestazione e mette in luce emozioni e diversità attraverso la narrazione del corpo della donna.

Le artiste fiorentine quindi proporranno un’esposizione in cui declineranno il corpo liberato, il corpo disabile, il corpo  vecchio, il corpo dai mille colori, il corpo povero e il corpo e il piacere attraverso le immagini delle loro celebri Superwomen che raccontano i modelli di riferimento femminili di  tutti i tempi. Figure reali e immaginarie, ma comunque libere e illuminate, in cui ogni individuo può identificarsi.

In mostra sarà presente anche la nuova opera “Una lotta senza tempo” realizzata appositamente per la rassegna. Lediesis sono la coppia di street artists più celebri d’Italia, preferiscono restare anonime e lasciare che la loro  arte parli per loro. Lediesis hanno realizzato un originalissimo omaggio alle grandi personalità femminili del mondo dell’arte, del cinema e della letteratura. Tutte caratterizzate dalla“S”di Superman che fiammeggia sul loro petto e dall’occhiolino con cui ammiccano allo spettatore, gesto che vuole creare empatia e complicità con chi le guarda. Donne diverse per storia e cultura ma accomunate da un’incredibile volontà e forza d’animo. Le artiste hanno esposto le loro opere al Museo Archeologico di Napoli, al MAD di Firenze, al Museo Civico di Bari, al Museum for Islamic Art Jerusalem e in numerose gallerie italiane e internazionali.

Lediesis sono anche curatrici del progetto “Una Superwoman al Mese’ in collaborazione con l’assessorato a diritti e pari opportunità del Comune di Firenze e Q5: una loro immagine fa da sfondo alle dirette social della trasmissione Controradio “Un 25 novembre al mese”.

Museo Antropologico, il talk con l’artista nativa australiana Maree Clarke

Museo Antropologico – Il 3 aprile alle 17:30 l’artista, in residenza al MAD Murate Art District, dialogherà con le curatrici Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell

A tu per tu con gli oggetti che parlano della sua Terra, nella sala dell’Oceania del Museo Antropologico di Firenze. Succede a Firenze il 3 aprile alle 17:30, quando l’artista australiana Maree Clarke, premiata nel 2023 da ACCA Australian Contemporary Centre for Atrs come miglior artista nativa e attualmente in residenza al MAD Murate Art District, dialogherà con le curatrici Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell.

Organizzato nell’ambito del Progetto RIVA e del Progetto Fuori Sede, per il centenario dell’Università degli Studi di Firenze, il talk si terrà nella sala dell’Oceania del Museo Antropologico di Firenze.

Il più antico museo antropologico in Europa accoglie un’artista indigena all’interno della sala che custodisce il patrimonio afferente al suo popolo, in un delicato incontro che vedrà la proiezione di un’opera video straordinaria, che intende restituire ai reperti il respiro della Natura.

Maree Clarke è nata nel 1961, Wamba Wamba/Latji Latji/Wadi Wadi Country, Swan Hill, Victoria. Maree Clarke è una figura fondamentale nel recupero e nella promozione delle pratiche artistiche aborigene del sud-est australiano. Il suo continuo desiderio di affermare e riconnettersi con il proprio patrimonio culturale l’ha vista rivitalizzare i tradizionali mantelli di pelle di opossum e i disegni contemporanei delle collane usando canne di fiume, denti di canguro e aculei di echidna. Le sue installazioni multimediali tra cui fotografia, scultura e video esplorano ulteriormente le tradizionali cerimonie e rituali dei suoi antenati, in alcuni casi quasi completamente perduti. Infatti, ha una passione per la rinascita e la condivisione di elementi della cultura aborigena che sono stati persi – o che giacciono dormienti – come conseguenza della colonizzazione. Clarke registra meticolosamente i materiali che raccoglie per ogni opera in modo che le generazioni future possano studiarli e apprezzarli. Insegna anche le pratiche che ha appreso dalla sua famiglia e dai gruppi del mob, cioè del suo gruppo familiare esteso, per cui tuttora è un riferimento fondamentale. Con più di tre decenni di produzione artistica alle spalle, il lavoro di Maree consiste in una pratica multidisciplinare che include fotografia, incisione, scultura, gioielleria, video, vetro e altri media. Maree è nota per il suo approccio aperto e collaborativo alla pratica culturale. Lavora costantemente nella collaborazione intergenerazionale per far rivivere la conoscenza culturale ancestrale dormiente e utilizza la tecnologia per portare un nuovo pubblico alle arti aborigene dell’Oceania contemporanea.

Pasqua al Cinema La Compagnia di Firenze!

A Pasqua arrivano 2 doc straordinari, un film cult da recuperare e 3 opere di Yorgos Lanthimos. Orlando – My Political Biography e 20 Days in Mariupol (vincitore qualche settimana fa del PREMIO OSCAR come Miglior Documentario), Radio On un road movie cult con una colonna sonora incredibile da riscoprire 45 anni dopo, e un tris di film per intenditori a firma di Yorgos Lanthimos.

Al Cinema La Compagnia (via Cavour 50r Firenze) dal lungo weekend pasquale si riparte con un sacco di nuovi titoli. Vi aspettano un paio di doc straordinari come Orlando – My Political Biography e 20 Days in Mariupol (vincitore qualche settimana fa del PREMIO OSCAR come Miglior Documentario), Radio On un road movie cult con una colonna sonora incredibile da riscoprire 45 anni dopo, e un tris di film per intenditori a firma di Yorgos Lanthimos. Non mancheranno le rassegne abituali: la retrospettiva dedicata a David Cronenberg (questa settimana eccezionalmente di martedì!) e Cinefilante a La Compagnia, con i corti animati per i piccoli spettatori dai 3 anni di età.

Orlando – My Political Biography – Un doc che disegna il ritratto di un mondo che cambia e della rivoluzione di genere e non binaria in corso. Presentata al 64° Festival dei Popoli, la “biografia corale” diretta dal filosofo Paul B. Preciado torna a La Compagnia. Domenica 31 alle ore 21.00 Info

20 days in Mariupol Il doc che si è aggiudicato l’Oscar come Miglior Documentario 2024 per il suo racconto vivido e straziante dell’assedio di Mariupol. Una finestra su cosa significhi fare giornalismo da una zona di conflitto e sull’impatto che questo ha in tutto il mondo. Domenica 31 ore 15.00 (lunedì 1 aprile ore 17.00) Info

Radio Days Restaurato dopo 45 anni, il film cult di Chris Petit prodotto da Wim Wenders. Un road movie intimista, ricco di riferimenti al clima sociale e politico della Gran Bretagna di fine anni ’70, con la colonna sonora firmata da Kraftwerk, David Bowie, Lene Lovich, Wreckless Eric. Domenica 31 ore 19.00 Info

Da martedì 2 aprile Povere creature! Arriva anche a La Compagnia, in lingua originale, l’ultimo film di Yorgos Lanthimos vincitore di 4 Premi Oscar. Info

 

 

Ultimo giorno della mostra fotografica “Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia” a Palazzo Blu, Pisa

Ultimo giorno per visitare la mostra fotografica “Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia”, con le immagini tratte dall’archivio del fotoreporter Luciano Frassi, che racconta gli ultimi trent’anni del secolo scorso attraverso una selezione di immagini.

L’esposizione, realizzata con la collaborazione scientifica del Dott. Bruno Settis, racconta gli ultimi trent’anni del secolo scorso attraverso una selezione di immagini. Negli ultimi decenni del Novecento la città di Pisa partecipa ad una stagione intensa, ricca di eventi di portata storica e di cambiamenti nel mondo e nel nostro paese che si rispecchiano in molte foto della mostra. Sono presenti alcuni personaggi della politica internazionale e nazionale ed i principali avvenimenti storici, tra cui gli anni di piombo del terrorismo e della malavita. La mostra non è una ricostruzione dettagliata ed esaustiva di trent’anni di storia, ma vuole ricordare o a far conoscere, attraverso la percezione che ne ha avuto Pisa, alcuni degli eventi e dei fenomeni più importanti di quel periodo.
Sono inoltre ricordate personalità di ambito scientifico, della cultura e dello spettacolo, i cambiamenti urbanistici, la cronaca cittadina, il calcio di Romeo Anconetani e l’allarme per il crollo della Torre pendente.

È poi in quel periodo, nel giugno del 1989, che Pisa si arricchisce di una grande opera di arte contemporanea, la più importante fra quelle realizzate in città nel XX secolo, destinata ad assumere una fama internazionale: il murale di Keith Haring intitolato Tuttomondo.
Luciano Frassi ha illustrato mezzo secolo di storia cittadina con migliaia di scatti, dalla cronaca nera a quella sportiva, dal costume agli eventi lieti e dolorosi della città.

La mostra è promossa da Palazzo Blu, realizzata con il sostegno di Fondazione Pisa, e con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Per info palazzoblu.it

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