🎧 Indianizer, ascolta l’intervista!

In occasione della data fiorentina abbiamo fatto due chiacchere con Riccardo Salvini degli Indianizer, formazione torinese tra indie, psichedelia ed elettronica, attualmente in tour per presentare “Oasi’ il nuovo album uscito il 5 Aprile per Goodfellas. Intervista a cura di Giustina Terenzi

“Oasi” uscito per Goodfellas il 5 Aprile su cd, vinile e formato digitale, è il sesto lavoro in studio degli Indianizer, il secondo cantato interamente in italiano dopo album con testi in inglese, creolo, spagnolo e italiano, oltre ad una lingua inventata.

Ascolta l’intervista 🎧

“Il nome del nuovo lavoro simboleggia la ricerca di un luogo di ristoro metaforico in cui trovare pace dal deserto assordante che ci circonda. ‘Oasi’ è un disco corale che riassume in una formula inedita il sound internazionale e le influenze della musica d’autore italiana: popular music, psichedelia, elettronica e ritmiche del mondo si fondono per dare vita a un’esplosione di pura gioia e dolce malinconia”.
Guarda il video di ‘Oro’, realizzato da Akasha con tecnologia AI

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Gli Indianizer hanno suonato ovunque in Europa, partecipando ad importanti festival come il francese Transmusicales e l’olandese Eurosonic, condividendo il palco con artisti di fama internazionale come King Gizzard And The Lizard Wizard, Black Lips, Fat White Family, Elektro Guzzi, Hailu Mergia, Os Mutantes, Dj Gruff, Gianluca Petrella, Lino Capra Vaccina e Movie Star Junkies.

Le prossime date del tour: 2 maggio Torino – Magazzino sul Po –  3 maggio Lugano (CH) – Spazio Love  –  4 maggio Milano – Arci Bellezza

Elephant Brain, sabato 27 live a Firenze. 🎧Ascolta l’intervista.

Dal Rock Contest ai palchi di tutta italia, i perugini Elephant Brain sono una delle più vitali realtà del nuovo rock nazionale. Sabato 27 aprile saranno in concerto al Glue. Ad aprire la serata lo shoegaze dal respiro internazionale dei fiorentini We Melt Chocolate.

Con il brano “Scappare Sempre” si aggiudicarono il Premio SIAE durante l’edizione 2019 del Rock Contest, quello che segnò l’esordio assoluto sui palchi di Emma Nolde. Oggi sono riconosciuti come una delle realtà più vitali ed interessanti del nuovo rock in italiano. In occasione di una loro data fiorentina (27 aprile al Glue) sono stati ai microfoni di Controradio, intervistati da Giovanni Barbasso per raccontarci la loro storia e delle loro imminenti uscite. “Quel premio ci ha dato il coraggio ed un sostegno economico fondamentale. Una di quelle esperienze che ci porteremo dietro per sempre. Per tutto lo staff del rock Contest portiamo dentro un affetto infinito. Una parte fondamentale del percorso e delle relazioni che nel tempo si costruiscono grazie alla musica”, le parole di Andrea “Bebo” Mancini, chitarrista della band.

https://www.rockcontest.it/wp-content/uploads/2024/04/elephant-brain-.mp3
Ascolta l’intervista su Controradio.

Gli Elephant Brain sono Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci, Roberto Duca, Giacomo Ricci e nascono a Perugia nel 2015, anno in cui registrano il primo EP al Fuori Produzioni, una realtà alle porte di Perugia diventata una ‘seconda casa’ e attuale sala prove/studio di registrazione. L’EP ottiene una bella accoglienza di critica e pubblico, portandoli, da marzo 2016, a suonare in giro per l’Italia. Dopo tre anni in studio, al lavoro sul nuovo disco, nel 2019, al Rock Contest, si aggiudicano il Premio SIAE per la migliore composizione con il brano “Scappare Sempre”. Il 17 gennaio 2020, poco prima dell’inizio della pandemia, esce “Niente di speciale”, il loro disco d’esordio, co-prodotto dalla stessa band insieme a Jacopo Gigliotti (FASK) e distribuito da Libellula/Believe che raggiunge 3 milioni di ascolti.

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Con una media di 35 MILA a ascoltatori mensili su Spotify, sin dagli inizi gli Elephant Brain si distinguono anche per una intensa attività dal vivo, che li ha visti suonare su alcuni dei palchi più noti nella scena indipendente e non solo come l’Alcatraz (Milano w/Punkreas), l’Atlantico (Roma w/Fask), Live Rock Festival di Acquaviva (SI),  l’Anfiteatro delle Cascine a Firenze  o l’Umbria che Spacca (Perugia w/ Verdena). Anticipato dai singoli “Anche questa è insicurezza” (in copertina della playlist Rock Italia) “Neanche un’ora sveglio” e “Come mi divori” (che li vede di nuovo in copertina su Rock Italia), il secondo disco della band, “Canzoni da odiare”, esce a novembre 2022 per Libellula/Believe, seguito da un tour di 35 date sui palchi più importanti della Penisola. Nella primavera 2024 i Brain tornano dal vivo per poche date speciali in cui riabbracciare il pubblico portando dal vivo i brani più amati insieme a 2 nuovi singoli, il primo dei quali “Sto meglio” esce il 15 marzo 2024.

Prossime date: 27 APRILE | Firenze Glue, 6 MAGGIO | Cagliari Fabrik 

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🎧 Bugo “Per fortuna che ci sono io”. L’intervista

“Per fortuna che ci sono io” è il nuovo disco di inediti di Bugo, uscito lo scorso 15 marzo in vinile e digitale. L’intervista a cura di Giovanni Barbasso 🎧

“Per fortuna che ci sono io” è come un manifesto, un grido di libertà. Attraverso i testi vibranti e i riff di chitarra incisivi, BUGO esplora il suo mondo senza freni né barriere, mostrando la sua autenticità senza compromessi. I quattro singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album sono  “UN BAMBINO”, “ROCK AND ROLL”, “NON LO SO!” e “PER FORTUNA CHE CI SONO IO” (online il video del brano, girato all’Allianz Stadium di Torino, con la regia di Mehmet Gurkan.

 

Bugo

 

L’album prodotto da Bugo  è stato registrato da Olmo Gianni, Gabriele Cortese e Michele Marelli presso Monolith Studio di Brescia e La Casetta Recording Studio di Paderno Franciacorta, mixato da Emiliano Bassi presso Pop’s Garage Studio 2.0 di Milano. È stato suonato da BUGO (voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, pianoforte, armonica, percussioni), Marco Montanari (chitarra elettrica, chitarra acustica, pianoforte, cori), Luca Manetti (basso, chitarra acustica e cori), Stefano Doninelli (batteria), Michele Marelli (batteria e percussioni) ed Emiliano Bassi (percussioni e hammond).

«Qualcuno in questi giorni ha già avuto modo di ascoltare l’album, sono contento che sia stata percepita la gioia e la positività che canto, “Per fortuna che ci sono io”, infatti è un disco per stare bene. Torno a casa per la via del rock and roll, un’arteria pulsante che mi riporta alle mie radici più autentiche. Questo disco è vero, onesto, diretto, registrato con la mia band, i miei compagni di viaggio lungo questa strada selvaggia e meravigliosa – dichiara BUGO – È ciò di cui abbiamo bisogno, una boccata d’aria fresca, un urlo di gioia, l’ennesimo atto di fuga».

🎧 Fela Kuti, il re dell’Afrobeat, il documentario “Il mio dio vivente”


Fela Kuti, il re dell’Afrobeat, il racconto di un’epoca in “Il mio dio vivente” 
in esclusiva allo Spazio Alfieri di Firenze. Domenica 24 marzo alle ore 21.00 ospite il regista Daniele Vicari. 🎧 Ascolta l’intervista a cura di Giustina Terenzi

 

A Tafa Balewa Square, un milione di persone, una folla adorante, riempie ogni spazio. È il 12 agosto 1997, dieci giorni prima è morto Fela Kuti e ora il suo popolo è lì per salutarlo. Fela è riconosciuto nel panorama mondiale come il Re dell’Afrobeat, la sua musica ha influenzato artisti fondamentali come Miles Davis, Hugh Masekela, Bob Marley, James Brown, ma per milioni di persone è molto di più, è un punto di riferimento, una guida spirituale. 
A riprendere queste immagini tremolanti con la sua videocamera è un regista italiano, Michele Avantario, che non è lì per immortalare un evento, è lì perché quell’uomo straordinario, quel musicista unico, quel grande mistico, è per Michele tutto ciò per cui vale la pena vivere, è il suo dio vivente. Questo è il cuore del film: la storia di un giovane regista, che nel 1980 incontra Fela Kuti in tour in Italia con il suo gruppo e da quel momento dedica tutto il suo tempo e le sue energie a convincere l’artista ad accettare l’idea di realizzare un grande film interpretato dallo stesso Fela. Ma lentamente, inesorabilmente, il giovane rimane affascinato dalla vita e dalle idee di Fela Kuti fino al punto da far passare in secondo piano il progetto cinematografico, abbracciando la cultura animista. 
Così il regista Daniele Vicari scrive nelle note di regia: “Il film non è un documentario classico, cioè un film che racconta la vita inimitabile di un grande personaggio del 900, ma è la storia di un uomo tutto sommato semplice, sconosciuto, che si perde in un mondo più grande di lui. Questa è la storia di Michele, appunto, che incontra l’altro da sé sotto forma di immenso musicista e uomo dalle mille contraddizioni, sotto forma di un’Africa conquistata sì dagli eserciti occidentali, ma ancora fondamentalmente sconosciuta, inesplorata, imprendibile, indomabile. Ecco perché il nostro film è un trip, un viaggio nella coscienza di Michele che inizia la sua vita adulta negli anni ’70, gli anni del “dio è morto”, della liberazione sessuale, del conflitto sociale, della diffusione degli stupefacenti e dell’esplosione del rock. Questi anni lo conducono a confrontarsi con quello che sarà, in tutto e per tutto, il suo dio in terra: Fela Anikulapo Kuti. Per questo, ciò che racconteremo di Fela Kuti sarà filtrato dalle immagini, dalle parole e dalle idee di Michele, così come dalle sue ossessioni e dai suoi incubi, attraverso i quali entrerà in contatto con il suo mentore”.

Spazio Alfieri Firenze: 

Domenica 24 marzo, ore 21.30 
introduce il film il regista Daniele Vicari, modera Pinangelo Marino. FELA – IL MIO DIO VIVENTE
di Daniele Vicari
voce narrante Claudio Santamaria
documentario, 90 minuti, Italia, Slovenia, Uk, 2023

Info tel.055 53 20 840 – www.spazioalfieri.it
Biglietto singolo intero € 8 • ridotto € 6  INFO

🎧 Massimo Zamboni porta a Scandicci “Arrivederci Berlinguer!”

Giovedì 21 marzo (ore 21:15) quarto appuntamento  per la rassegna Auroradisera, con Massimo Zamboni (Cccp e CSI) che porta sul palco del Teatro Aurora di Scandicci il cineconcerto ARRIVEDERCI BERLINGUER!.  Con lui Erik Montanari (chitarre) e Cristiano Roversi (pianoforte, synth, programming). Intervista a cura di Giustina Terenzi 🎧

Un concerto esclusivo e un film dell’epoca attualizzato per raccontare un Berlinguer presente, intenso, umano. Un ritratto della sua statura politica e sociale, il ricordo dell’assenza senza eccesso di nostalgia. Dedicato soprattutto a chi non lo ha conosciuto.        

 

zamboni

 

L’addio a Enrico Berlinguer, film corale sui suoi funerali realizzato da alcuni dei più importanti esponenti della cinematografia italiana (tra gli altri: Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Silvano Agosti, Roberto Benigni, Carlo Lizzani, Luigi Magni, Giuliano Montaldo, Ettore Scola, Gillo Pontecorvo), viene rimontato e ripensato, attualizzato, per mostrare il rapporto umano, caldo e vivo, che Berlinguer riuscì ad avere con le masse popolari. Nel nuovo montato, denso di materiali non visti, Berlinguer snocciola i temi fondanti della sua politica, e lo fa argomentando le sue tesi in modo diretto, con una chiarezza adamantina e una solidità d’intenti politici frutto di anni di studio, impegno, militanza, riflessione sui compiti e i doveri della politica.

La musica di Massimo Zamboni (Cccp) e il girato di alcuni tra i maggiori cineasti italiani si fondono in un cineconcerto unico. I quarant’anni dalla morte di Enrico Berlinguer, avvenuta nel 1984, sono l’occasione per ricordare la sua assenza e consentono di ripensare e raccontare la figura di un politico capace di parole pesate e dense, partecipato e partecipante.

Produttori del film-spettacolo, per la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi, sono Pordenone Docs Fest, Cinemazero e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in collaborazione con Mammut Film. Sul palco, accanto a Zamboni, alla voce e chitarre, ci saranno Erik Montanari e Cristiano Roversi.

Note di regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi

Raccontiamo Berlinguer a partire dalla grande partecipazione popolare al suo funerale. La colonna vertebrale del nostro film è costituita da L’addio a Enrico Berlinguer, film corale sui suoi funerali realizzato da buona parte del meglio della cinematografia italiana. Nel nostro nuovo assemblaggio abbiamo inserito il Berlinguer vivente ad intervallare i tempi espansi della lunga cerimonia. Questo attraverso un’attenta selezione di una serie di filmati messi a disposizione dall’AAMOD (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico) nei quali si mostra l’affetto e la partecipazione della gente verso il suo leader, in un rapporto simbiotico di incontro che ne cementa nel tempo la relazione. L’umanità della figura di Berlinguer restituisce dignità, integrità e forza alla politica. Chi era Berlinguer? I più giovani non lo sanno, o almeno la maggioranza di loro. Forse questo film può aiutarli ad avvicinarsi a lui, a renderglielo vivo: un uomo animato da forti passioni politiche, da un senso di equità incrollabile, antifascista. Un uomo mai stanco di lottare contro le ingiustizie sociali e le prevaricazioni dei più forti e potenti. Un film di montaggio che guarda in avanti, che non vuole celebrare ma dare spunti per riflettere, per ritrovare il nostro passato prossimo che sembra evaporato in una nuvola di stordita dimenticanza; per ripensare la politica, per capire cosa significa farla e viverla come comunità e in prima persona: oggi urgenza quanto mai necessaria.

Inizio spettacolo ore 21.15 Apertura cassa la sera degli spettacoli dalle ore 19:30 biglietti

€ 16 intero/ € 13 ridotto (possessori Carta dello Spettatore FTS, over 65, soci Coop, soci Arci)/ € 8 possessori carta Studente della Toscana, Biglietto futuro under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze. Teatro Aurora, via San Bartolo in Tuto, 1 – Scandicci (accesso lato bar) tel. 055 740677
La sera dello spettacolo dalle ore 19:30

Prevendite online e altri punti vendita
Punti vendita circuito BoxOfficeToscana (055 210804 e www.boxofficetoscana.it)
Online Ticketone (https://www.ticketone.it/venue/teatro-aurora-24618/)

Appino live! Al Viper di Firenze domenica 17 Marzo. 🎧 Ascolta l’intervista.

Penna, voce e chitarra dei The Zen Circus, Andrea Appino è stato ai nostri microfoni in occasione della sua data fiorentina del tour che accompagna il suo terzo lavoro solista. In concerto domenica 17 marzo 2024 al Viper Theatre, Appino è stato intervistato da Giovanni Barbasso ed ha annunciato l’ospite speciale del concerto: Emma Nolde!

Ascolta l’intervista a Andrea Appino a cura di Giovanni Barbasso.

Andrea Appino - l'interivsta

 

Cantante, chitarrista e penna dei The Zen Circus – Andrea Appino è di nuovo dal vivo con un tour solista: dopo l’uscita del nuovo disco, HUMANIZE, l’artista toscano porta dal vivo i nuovi brani, esplorandone il complesso universo, con incursioni nei due album precedenti, Grande raccordo animale (2015) e Il Testamento (2013), vincitore della Targa Tenco come migliore opera prima.

HUMANIZE rappresenta non solo l’opera più ambiziosa e curata del musicista, ma un progetto artistico a 360 gradi, che si propone di scandagliare il concetto di “essere umani”. Il titolo trae ispirazione da una funzione, presente in diversi software di produzione musicale, che prende impulsi midi quantizzati nel tempo e nella dinamica e li sposta impercettibilmente in modo casuale, simulando un errore costante. Lo scopo è evadere l’esattezza digitale creando imperfezioni prossime a quelle umane.

L'”Humanize – Club Tour 2024″ di Appino, domenica 17 marzo 2024, alle ore 21.30, sarà al Viper Theatre di Firenze (piazza Ilaria Alpi e Miran Hrovatin).

Biglietti: www.bitconcerti.it
Per maggiori informazioni: https://viperclub.eu

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