🎧 “La città dei giovani lettori” torna a Villa Bardini

La città dei giovani lettori: seconda edizione tra autori e illustratori best seller per un tuffo nell’universo del libro per bambini, bambine, teen e young adult. Dall’11 al 13 aprile a Villa Bardini, Firenze, letture animate, laboratori, live painting, spettacoli, talk per genitori e insegnanti, attività per le scuole e incontri con ospiti internazionali nello spin off del festival La città dei lettori, progetto culturale di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS.

AUDIO: il direttore artistico Gabriele Ametrano, la Vice Presidente della Fondazione CR Firenze Maria Oliva Scaramuzzi, la libraia Farollo e Falpalà

Torna a Firenze La città dei giovani lettori: dall’11 al 13 aprile la seconda edizione del festival per un tuffo nel mondo del libro dagli 0 anni in su nato come spin off de La città dei lettori, progetto culturale di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS con la direzione di Gabriele Ametrano. Tra la villa e il giardino Bardini un percorso tra opere grafiche, serie best-seller, casi editoriali, albi illustrati, progetti educativi, favole e racconti a cura dei librai Premio Andersen Farollo e Falpalà, con il patrocino e il sostegno di Regione Toscana e il supporto e la collaborazione di Unicoop Firenze.

Tra gli ospiti nomi di punta dello scenario contemporaneo: dal celebrato duo creativo formato dall’autrice parigina Nadine Brun-Cosme e dall’illustratore bretone Olivier Tallec – insieme autori del best seller mondiale “Lupo & Lupetto”, che in occasione de La città dei giovani lettori presenteranno il nuovo albo “Papera, coniglio e grande orso” (Edizioni Clichy) –, alla scrittrice e disegnatrice Barbara Cantini, creatrice del fortunatissimo personaggio di “Mortina”, con 8 albi pubblicati e oltre 100.000 copie vendute in Italia. E poi il pluripremiato autore svizzero Davide Calì, già contributor per Linus, con all’attivo in 20 anni di carriera 200 titoli pubblicati e tradotti in quasi tutto il mondo; le illustratrici Agnese Innocente – Premio Andersen come miglior libro a fumetti nel 2021 e collaboratrice di realtà tra cui Disney e Warner – e Marianna Balducci – che nel 2018 agli Andersen si è aggiudicata sia il Superpremio che la vittoria nella categoria 0-6 anni –; Eva Montanari, autrice e illustratrice tradotta e pubblicata in oltre 15 paesi, dal Giappone agli Stati Uniti, dal Brasile alla Finlandia; il designer e illustratore Alberto Lot, già art director per Condé Nast; Brian Freschi, talento del fumetto vincitore del Premio Boscarato per la sceneggiatura e collaboratore delle maggiori case editrici in Italia; Elena Triolo, illustratrice con oltre 23K follower su Instagram con clienti tra cui Gucci, Buitoni e Smemoranda; Micol Arianna Beltramini, Premio Boscarato 2022 come migliore sceneggiatrice; Anna Benotto, artista divisa tra restauro d’arte e illustrazione.

In programma un fitto cartellone di workshop, pensati per rendere protagonisti i piccoli lettori e le piccole lettrici accanto alle grandi penne e matite del settore, oltre a momenti rivolti al pubblico adulto per scoprire come la letteratura che chiamiamo “per bambini” sia in realtà capace di coinvolgere e appassionare lettori di ogni età. Un festival completamente gratuito, che aderisce alle iniziative del bando “Città che legge” del Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Da segnalare il pomeriggio con Rossana Bossù, autrice e illustratrice tradotta in tutto il mondo e specialista in divulgazione scientifica per i più giovani, che introdurrà gli ascoltatori al favoloso mondo delle balene (13/4 ore 15.00); l’incontro con l’esperta di letteratura per l’infanzia Carla Ghisalberti rivolto a insegnanti, genitori, bibliotecari, educatori e a tutti gli interessati ad approfondire il tema del libro illustrato come non solo appannaggio dei lettori più piccoli, ma terreno di condivisione e di riflessione sulle grandi questioni del mondo (13/4 ore 10.00); la mattina in compagnia di Dynowish, creatura fantastica che anima le pagine dei libri di Paola Myriam Visconti (Giunti Editore) e che grazie alla Fondazione creata dall’autrice e dall’artista Antonio Signorini sviluppa progetti culturali rivolti al mondo dei bambini in tutto il mondo (13/4 ore 10.00); lo spettacolo “Fino all’ultima storia” di e con Rodrigo Morganti, primo clown dottore d’Italia e direttore artistico della Fondazione Dottor Sorriso, onlus che ogni anno si prende cura di oltre 30 mila bambini ricoverati in 33 reparti pediatrici (13/4 ore 17.15). E poi letture dal vivo in italiano e in inglese, laboratori di scrittura creativa e illustrazione, momenti per adulti e bambini insieme e firmacopie.

Tra le novità, per alcuni degli appuntamenti previsti, la possibilità di usufruire del servizio di interpretariato in LIS – lingua dei segni italiana. Un’opportunità che quest’anno si applicherà a un incontro con ospiti internazionali – quello con Olivier Tallec il 13/4 alle 15.00 – e a un laboratorio – con Anna Benotto l 13/4 alle 16.00 –, per rendere più accessibili due tra le principali anime del festival, con l’obiettivo di arrivare a coprire, nel corso delle prossime edizioni, l’intera manifestazione.

Centrale nella visione de La città dei giovani lettori è il lavoro con le scuole, che occuperà per intero le giornate dell’11 e del 12 aprile. Le classi di istituti primari e secondari di primo e secondo grado potranno partecipare ad appuntamenti partecipativi sulle tematiche più adatte alle diverse età – dalla ricerca dell’identità all’importanza di perseguire i propri desideri e i propri sogni, fino all’avventura della crescita con tutte le sue zone d’ombra – sempre a partire dalle pagine di un libro e accompagnati dagli autori ospiti della manifestazione.

‘’Teniamo molto a questo festival – dichiara la Vice Presidente della Fondazione CR Firenze Maria Oliva Scaramuzzi – per il suo valore culturale e perché è in perfetta continuità con quanto la Fondazione sta facendo, e non da ora, per sostenere e incentivare il percorso di crescita delle giovani generazioni. Per questo sono particolarmente importanti le due giornate dedicate alle scuole con autori e illustratori, anche internazionali, tra i più apprezzati dai piccoli lettori. Un sincero ringraziamento all’associazione Wimbledon e ai curatori Farollo e Falpalà per aver costruito un programma di sicuro interesse’’.

“L’impegno del progetto La città dei lettori è da sempre quello di diffondere e promuovere la lettura”, afferma Gabriele Ametrano. “Con il festival dedicato ai giovani lettori, oggi alla seconda edizione, il passo è ancora più importante: divertire e far conoscere il piacere della lettura a coloro che saranno il nostro futuro. Villa Bardini si popolerà delle ragazze e dei ragazzi degli istituti scolastici del territorio fiorentino, di famiglie, bambine e bambini che troveranno attraverso le storie e le pagine dei libri la gioia di riscoprire il tempo dello stare insieme. In una contemporaneità in cui la realtà virtuale è sempre più pressante, La città dei giovani lettori punta alla socialità e alla cultura, perché come abbiamo sempre sostenuto: leggere cambia tutto”.

“La Letteratura (con la L maiuscola) per l’infanzia, in tutte le sue forme – illustrata, narrativa o divulgativa –, apre ai più piccoli le porte del mondo e permette agli adulti di cogliere una sintesi della complessità del reale attraverso immagini e parole mai banali, frutto di un’attenta scelta da parte degli autori”, aggiungono Farollo e Falpalà. “La città dei giovani lettori nasce come luogo dove testare, dal vivo, questa potenzialità. Ogni nostra proposta è volta a creare una sinergia profonda tra bambini e adulti, attraverso la condivisione di momenti di lettura, sperimentazione e reciproca conoscenza. Il programma offre un ventaglio di iniziative per permettere a tutti di conoscere esempi virtuosi di letteratura per l’infanzia, che speriamo riescano poi a portare con sé anche fuori della “città dei lettori”, per arricchire la propria vita”.

La città dei giovani lettori è parte del progetto La città dei lettori di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS con la direzione di Gabriele Ametrano. La curatela di questa specifica manifestazione è affidata alla libreria Farollo e Falpalà, vincitrice 2022 del Premio Gianna e Roberto Denti, assegnato alla miglior libreria per bambini e ragazzi dalla rivista Andersen.

Con il patrocinio e il sostegno di Regione Toscana e il supporto e la collaborazione di Unicoop Firenze. Il progetto aderisce alle iniziative di Centro per il libro e la lettura e Città che legge. Ingresso gratuito a tutta la manifestazione

🎧 Fuortes, “Faremo un progetto popolare e sostenibile, biglietteria primo problema da risolvere”

Il primo giorno di insediamento da sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Fuortes lo festeggia con una stretta di mano a Palazzo Vecchio con Dario Nardella, presidente del Cdi della Fondazione. Nelle intenzioni dell’economista, che ha già riportato alla vita numerose istituzioni culturali del Paese, la realizzazione di un progetto moderno, popolare e interdisciplinare. Il primo problema da risolvere rimane la biglietteria e, a ruota, i finanziamenti governativi al Festival, “tema, questo, ricorrente”, ha precisato Nardella. Ma Fuortes è ottimista, “sono venuto per restare”, ha detto, “sono fiducioso che potremo fare un lavoro eccellente”.

Al Maggio musicale fiorentino “partiamo da basi solidissime, però bisogna fare un progetto che deve essere moderno, nel senso che deve parlare della contemporaneità oltre che della grande tradizione dell’opera. Deve essere un progetto popolare perché deve riguardare tutta la città, noi facciamo servizio pubblico, abbiamo finanziamenti pubblici, quindi dobbiamo assolvere a una funzione che non può essere di nicchia. E deve essere sostenibile dal punto di vista finanziario ed economico”. Così Carlo Fuortes, nuovo sovrintendente dell’istituzione sinfonico-lirica che ha sede a Firenze, incontrando la stampa con il presidente della Fondazione, Dario Nardella. Dopo aver sottolineato l’eccellenza del Maggio dal punto di vista di professionisti che vi lavorano – “partiamo da basi solidissime – Fuortes parla del come che del cosa, poiché “il primo giorno sarebbe poco serio” dire quale sarà il progetto che dovrà rilanciare il teatro. Quello che è certo è che si tratterà di un “progetto popolare, perché deve riguardare tutta la città, noi facciamo servizio pubblico, abbiamo finanziamenti pubblici, quindi dobbiamo assolvere a una funzione che non può essere di nicchia. E deve essere sostenibile dal punto di vista finanziario ed economico”.

“La bigliettazione – prosegue – è sicuramente uno dei grandissimi problemi, forse è il problema del Maggio. Le altre componenti finanziarie sono assolutamente in linea con gli altri teatri italiani e internazionali, parlo per esempio del finanziamento pubblico e delle sponsorizzazioni, invece la biglietteria è assolutamente insoddisfacente. La biglietteria riflette l’offerta che viene fatta, quindi da questo punto di vista è quello il problema. I prezzi non sono superiori agli altri in Italia e nel mondo, anzi ora sono competitivi, è un problema di offerta culturale e artistica”. Rispondendo poi a chi gli ha chiesto del futuro di Daniele Gatti, direttore principale del teatro, Fuortes ha detto di aver “avuto assoluta conferma che lui confermerà ed adempierà al contratto che scade a fino anno. Del futuro non abbiamo parlato e non è possibile farlo adesso, ma state tranquilli che lui rispetterà il contratto”.

Sull’arrivo di Carlo Fuortes al timone del Maggio si esprime anche il presidente della Regione, Eugenio Giani: “centrali saranno la voce delle entrate su cui avere attenzione e riguardo, la voce degli sponsor su cui il nome di Fuortes può giocare molto, e qualità ed eccellenza che sicuramente con lui potremo avere”. “Il rappresentante della Regione Valdo Spini sarà vicepresidente vicario – fa sapere Giani – e questo significa che anche come Regione vogliamo dire più la nostra per il rilancio del Maggio. Non dimentichiamo che l’anno scorso abbiamo messo 4 milioni di euro, in assoluto uno dei contributi più consistenti che la Regione abbia dato a un’istituzione: siamo sempre disponibili a fare la nostra parte, ma vogliamo avere anche più voce affinché si possa evitare quella scarsità di controllo che durante la gestione Pereira ha portato ad errori che abbiamo dovuto rimediare”. Il governatore toscano ha inoltre espresso la convinzione “che il teatro si debba aprire: non solo opera lirica ma anche attività e opere di assoluta qualità, penso a musical, spettacoli in cui si rinnova l’offerta culturale. Penso all’utilizzo degli spazi esterni, poco sfruttati, che sono un anfiteatro da duemila persone utile anche per gli eventi all’aperto in estate, per poter garantire anche un equilibrio economico maggiore. Perché una struttura che conta 38 milioni di costo, considerando che gli orchestrali sono a tempo indeterminato, non può avere poco più di 2 milioni di bigliettazione”.

Florence Korea Film Fest: la prima italiana di “Concrete Utopia”

La prima italiana di “Concrete Utopia” inaugura la nuova edizione del Florence Korea Film Fest. Alla proiezione sarà presente il regista Um Tae-hwa. Il film un thriller disaster movie è uno dei film più visti nel 2023, campione d’incassi in Corea del Sud. Giovedì 22 marzo ore 20.30 La Compagnia di Firenze 

Sarà l’anteprima italiana di “Concrete Utopia” di Um Tae-hwa ad aprire la 22esima edizione del Florence Korea Film Fest, il festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana,  giovedì 21 marzo al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r), alle ore 20.30. In sala sarà presente il regista, tra gli ospiti speciali di questa edizione del festival. Il festival si svolgerà a Firenze fino al 30 marzo in vari luoghi della città.

Il disaster-movie (uscito in Corea del Sud ad agosto 2023) è stato selezionato come voce sudcoreana nella categoria Miglior film internazionale per la 96ª edizione degli Academy Awards. Basato sulla seconda parte del webtoon “Pleasant Outcast” di Kim Soongnyung, è ambientato a Seul, colpita da un forte terremoto: il film racconta di sopravvissuti che lottano per la sopravvivenza, con gli attori Lee Byung-hun, Park Seo-joon e Park Bo-young. La capitale coreana è devastata da un forte terremoto durante la notte, tutto è crollato e solo un luogo è rimasto intatto: gli appartamenti dell’Imperial Palace. I residenti iniziano a sentirsi minacciati, mentre i sopravvissuti esterni si affollano negli appartamenti: tra mondo esterno e interno, tra disperazione e sicurezza, inizia una crisi senza fine per continuare a vivere e un conflitto inaspettato tra gli stessi residenti.  Il film arriva in Italia per la prima volta grazie alla casa di distribuzione Blue Swan Entertainment, che rinnova anche quest’anno la collaborazione con il festival e il suo impegno nei confronti degli appassionati di cinema coreano.

INFO ABBONAMENTI FESTIVAL IN SALA: abbonamento intero festival sala e online: 60€; ABBONAMENTO ONLINE: 9,90€ (comprende una selezione di film e la visione delle masterclass); singola proiezione pomeridiana intero 5€; biglietto ridotto 4€; proiezione serale, dalle ore 19.00 biglietto intero: 6€. (Per tutte le proiezioni serali non sono valide riduzioni, accrediti e tessere omaggio). Abbonamento giornaliero del festival: 12€; abbonamento giornaliero pomeridiano: 8€.

🎧 Il Musart Festival si trasferisce al Parco Mediceo di Pratolino, rassegna al via il 17 luglio

Il MUSART Festival si trasferisce nel parco mediceo di Pratolino. La nona edizione trova una palcoscenico bucolico, ricco di storia, più congeniale anche dal punto di vista climatico. Qui, dal 17 al 27 luglio, si alterneranno Pink Floyd Legend con Orchestra della Toscana, Roberto Vecchioni, Loreena McKennitt, solo per citarne alcuni. Rimane a Firenze il concerto all’alba che, quest’anno, vede protagonista il pianista Patrizio Fariselli, membro e anima degli indimenticati AREA.

“Musart si sposta qui ma non perde niente, anzi, dal punto di vista naturalistico è senz’altro un passo avanti”. Così Massimo Gramigni, che rappresenta la metà dell’associazione culturale Musart, deus ex machina di un festival longevo, oggi alla nona edizione, che lascia quindi piazza Santissima Annunziata, a Firenze, per trovare il parco mediceo di Pratolino, perla della città metropolitana, sito storico paesaggistico patrimonio dell’Unesco.
E’ il clima uno dei motivi di questo trasferimento fuori dalle mura fiorentine e di cui si è parlato nell’incontro di presentazione della rassegna presso la Paggeria che, come suggerisce il nome, inizialmente ospitava i paggi di corte e venne poi ampliata da Demidoff.
Il pavimento della piazza, dicono i promotori, “ribolliva ancora nelle tarde sere estive”, e così si pensa a un palcoscenico arioso in tutti i sensi, illuminato ad arte, con poltrone in tessuto, pronto a ospitare massimo cinquemila persone, almeno per i per i prossimi sei anni. Qui, dove saranno investiti circa 18 milioni di euro, in una proprietà sottratta alla speculazione edilizia, si srotoleranno, dal 17 al 27 luglio, concerti come quelli dei Pink Floyd Legend e ORT (17 luglio), di Roberto vecchioni (18 luglio), Lorena Mckennitt (21 luglio), Il Volo (22 luglio), i Pooh (25 luglio) solo per citarne alcuni. Prima degli spettacoli si potranno visitare, seguendo un percorso studiato e coordinato da guide turistiche, gli angoli più suggestivi del luogo, colosso appenninico del Giambologna in primis. E se la distanza può preoccupare, l’organizzazione risponde con un bus del servizio pubblico Autolinee Toscane: ci sarà una deviazione del 25, sarà inoltre disponibile un parcheggio scambiatore nell’area di via Paoli/Piazza Berlinguer, nei pressi della stazione ferroviaria di Campo di Marte, ben collegata con la stazione di Vaglia e dove saranno in funzione navette da e per il parco. Un altro parcheggio, almeno per 800 posti auto, sarà comunque realizzato nelle sue immediate vicinanze.

“Dopo otto edizioni, inauguriamo una nuova fase– dichiarano Massimo Gramigni e Claudio Bertini dell’associazione culturale Musart – figlia anche dei cambiamenti climatici. Entreremo al Parco di Pratolino in punta di piedi, con il rispetto che questo luogo richiede. Dagli allestimenti alla ristorazione, dalla mobilità alla riduzione dei consumi di acqua e plastica: abbiamo ripensato tutto, in una chiave ancora più eco-sostenibile. Il festival terrà fede al proprio nome, abbinando agli spettacoli visite guidate ai tanti tesori artistici del parco. Ci piace l’idea di presentare spettacoli in questo meraviglioso spazio dove già cinque secoli fa i Medici organizzavano i loro eventi estivi”.

“Una cultura senza confini che arriva ad abbracciare un ambito sempre più ampio –dichiara la vicesindaca e assessora alla Cultura e al turismo del Comune di Firenze, Alessia Bettini -: dal centro alle periferie, fino a coinvolgere tutto il territorio dell’ambito turistico fiorentino e dell’area metropolitana. È la visione che si riflette in questa nuova edizione di Musart, che offre un’opportunità straordinaria per immergersi nella musica e nello spettacolo di qualità in un contesto davvero unico come quello del Parco mediceo di Pratolino, in grado di trasformare ogni evento in un’esperienza magica. Un mix di generi musicali che si unisce all’impegno verso la sostenibilità ambientale e la valorizzazione dei tesori artistici di questo luogo straordinario, offrendo nuovi scenari e ampliando l’accessibilità culturale per far vivere la cultura in ogni parte del territorio”.

Rimane ancorato a Firenze il famoso concerto all’alba: alle 4.45 di sabato 27 luglio vedrà sul palco il pianista Patrizio Fariselli membro e anima degli indimenticati AREA.

Info Musart Festival Firenze 2024: 
www.musartfestival.itwww.bitconcerti.itinfo@prgfirenze.it

🎧 “MANICOMIO, ADDIO! Franco Basaglia 100”, al via la prima parte del Festival nel centenario della nascita dello psichiatra

L’11 marzo di cento anni fa nasceva Franco Basaglia, lo psichiatra al cui nome è legato il superamento definitivo dei manicomi in Italia e (impropriamente) la legge 180/78 che lo sancì. Per celebrarlo i Chille de la Balanza – che da oltre 25 anni abitano il presidio culturale di San Salvi, ex-città manicomio di Firenze – realizzano un lungo Festival culturale che si snoderà da marzo a luglio. Si intitola “MANICOMIO, ADDIO! Franco Basaglia 100”.

La forza creativa di Claudio Ascoli e della sua bella, storica compagnia, i Chille della Balanza, si incanala in un lungo festival culturale che si snoderà da Marzo a Luglio. “Manicomio, Addio! Franco Basaglia 100″ è il titolo della rassegna che celebra il centenario dalla nascita di Franco Basaglia, cui si deve il noto paradigma “entrare fuori, uscire dentro” per significare il definitivo superamento dei manicomi in Italia. Chi, meglio della compagnia che da 25 anni ha sede a San Salvi, l’ex città manicomiale nella città, Firenze, poteva pensare a un’articolata, complessa narrazione dell’uomo Basaglia, che restituì dignità alla malattia mentale, non considerando il paziente come un oggetto da aggiustare, ma una Persona da accogliere, ascoltare, comprendere, da aiutare, e non da recludere o da nascondere. L’evento toccherà vari piani, dalla questione di genere in occasione dell’8 marzo, con un incontro-confronto (venerdì 8 marzo ore 17), moderato dalla giornalista Susanna Cressati, sulla figura di Franca Ongaro Basaglia, la moglie dello psichiatria e sua collaboratrice; a quella ambientale, con l’opera “sostenibile” di ‘Marco Cavallo’ nella sua versione XXI secolo, creata ad hoc dall’artista Edoardo Malagigi in plastica riciclata e il cui vernissage avverrà l’11 marzo alle ore 17. La scultura originale, come noto, risale al 1973, quando da un’idea di Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia fu forgiata a più mani nel manicomio di Trieste. “Un progetto senza senso”, lo definisce Ascoli con grande ironia, proprio perché un senso, un significato, ‘Marco Cavallo’ invece ce l’ha, ed è forte, come ha ricordato l’assessore comunale all’ambiente Andrea Giorgio, “rappresenta l’abbattimento di un muro tra le persone e appunto l’ambiente, la città con i suoi rifiuti”, anche umani, purtroppo. Di follia in follia, il percorso alzerà il sipario su le “bizzarrie” dei nostri tempi: l’esclusione di molti, le morti sul lavoro, la libertà nella reciprocità, la parità uomo-donna. “C’è ancora tanto da fare – insiste Ascoli – la consapevolezza può nascere proprio da un’opera come Marco Cavallo”, il suo regalo utopistico a Firenze, “città un po’ seduta”.

Così la consigliera regionale Cristina Giachi, puntando sulla legge Basaglia, scritta da Bruno Orsini e Giovanni Berlinguer, fratello di Enrico: “L’operazione Basaglia è molto di più, è costituzione di cittadinanza, non è solo per dire che i matti non solo tali”. Un mantra che avrà un megafono, tra le altre, nello spettacolo “[Tra parentesi]. La vera storia di un’impensabile liberazione” che andrà in scena il 10 e l’11 aprile al Teatro di Fiesole con il giornalista Massimo Cirri (Caterpillar) e lo psichiatra Peppe Dell’Acqua, e che racconta gli anni memorabili in cui la malattia mentale fu messa progressivamente “tra parentesi” e i pazienti psichiatrici, da internati senza più un nome e una dignità, tornarono a essere cittadini, persone, individui da curare e non da segregare. “San Salvi – ha concluso Marco Nerattini, direttore della Società della Salute – oggi sta veicolando valori come vita, benessere, spazi aperti e partecipazione”. 

Il festival è realizzato in collaborazione con Ministero Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Fiesole – Teatro di Fiesole, Fondazione CR Firenze, Unicoop e con molte associazioni e fondazioni impegnate sulla figura e l’opera di Basaglia tra cui Archivio Basaglia, Fondazione Basaglia, Con/F.Basaglia, Copersamm-Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia e Mente in rete.

Per il programma completo, per Info e prenotazioni: tel/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.

🎧 ‘Cambia uomo cambia’, la rassegna cinematografica dedicata agli uomini sulla violenza contro le donne

La settima arte come strumento di indagine, riflessione, confronto sulla violenza degli uomini contro le donne. Nasce la rassegna cinematografica, dedicata principalmente agli uomini, Cambia Uomo Cambia, in programma dal 27 febbraio al 15 maggio a La Compagnia a Firenze, e promossa dal Comitato civico “Impariamo a dire Noi – Circolo Arci 25 Aprile”.

Il cinema come strumento di indagine, riflessione, confronto, su una delle più stringenti emergenze sociali: la violenza degli uomini contro le donne, la cui drammaticità è registrata dalle cronache quotidiane. Basti considerare che, secondo i dati del Ministero della Salute, nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3 e che in Italia i dati Istat dimostrano che il 31,5% delle donne ha subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale, da parte di partner o ex partner, parenti o amici. La rassegna cinematografica si chiama Cambia Uomo Cambia, si tiene dal 27 febbraio al 15 maggio a La Compagnia (via Cavour 50/r, Firenze), ed è proposta dal Comitato civico “Impariamo a dire Noi – Circolo Arci 25 Aprile contro la violenza maschile sulle donne”. In programma cinque film, selezionati in collaborazione con il Cinema La Compagnia di Firenze – presentati alla presenza di esperti, esponenti della società civile e religiosa, cineasti – che affrontano la piaga della violenza degli uomini contro le donne, da diversi punti di vista. L’iniziativa, che si rivolge principalmente agli uomini, propone una riflessione sulla cultura patriarcale all’interno della quale questa violenza nasce e prospera e, al tempo stesso, vuole individuare possibili vie d’uscita, grazie ad un lavoro di analisi e introspezione. “Siamo consapevoli” – affermano ancora gli organizzatori – “che non a tutti gli uomini appartiene la cultura patriarcale e quel complesso di disvalori che portano alla violenza contro le donne. Ciò premesso, auspi-chiamo vivamente che chi fosse consapevole di essere un soggetto potenzialmente violento, che ha sentimenti di rabbia e aggressività, si rivolga ai servizi preposti, prima ancora che tali comportamenti vengano messi in atto”. “Con questa iniziativa – concludono – vorremmo dare inizio ad un nuovo percorso culturale che porti alla cessazione della violenza contro le donne e al rispetto della parità di genere”.

Il 27 febbraio, ore 21, sarà proiettato, alla presenza del regista, Un altro domani. Indagine sulla violenza nelle relazioni affettive, film documentario del 2023 di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi. Il 5 marzo, ore 21, Her (Lei), scritto e diretto da Spike Jonze, con protagonista Joaquin Phoenix. Se ne parla con Tomaso Montanari. Il 9 aprile ore 20.30, sarà la volta de L’accusa, di Yvan Attal, con Charlotte Gainsbourg, Mathieu Kassovitz, Pierre Arditi, Ben Attal. Partecipa alla serata Don Andrea Bigalli. Il 30 aprile, ore 20.30, Women talking. Il diritto di scegliere, di Sarah Polley, con Rooney Mara, Claire Foy, Jessie Buckley, Frances McDormand. Saranno presenti Don Alessandro Santoro e Padre Bernardo Gianni. Si conclude il 15 maggio con Il popolo delle donne, di Yuri Ancarani, documentario del 2023. Il commento sarà affidato a Marco Deriu, sociologo dell’Università di Parma, di maschileplurale.it.

Exit mobile version