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Ven 3 Ott 2025
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CronacaGiudiziariaCaso Cocci, pm Prato chiede impronte digitali di politici

Caso Cocci, pm Prato chiede impronte digitali di politici

Nell’inchiesta per lo scandalo a luci rosse che a Prato ha fatto rinunciare alla corsa per le Regionali il candidato di FdI, avvocato Tommaso Cocci, consigliere comunale uscente, 34 anni, la procura ha disposto di rilevare le impronte digitali a una serie di esponenti politici pratesi per tentare di risalire a chi ha spedito le lettere anonime che nei mesi scorsi hanno preso di mira lo stesso Cocci.

Secondo il Corriere della Sera di stamani il sospetto degli inquirenti è che sia opera di più persone e al riguardo il pm avrebbe disposto di individuare le impronte, tra gli altri, dell’onorevole Chiara La Porta di FdI, del sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, di alcuni consiglieri e assessori comunali uscenti – il Comune è commissariato a seguito delle dimissioni della ex sindaca Ilaria Bugetti (Pd) a seguito di un’inchiesta per corruzione -, e di due esponenti di FdI indagati per revenge porn e diffamazione nella vicenda. Questi sono Claudio Belgiorno, anche lui consigliere comunale uscente al Comune di Prato, e Andrea Poggianti, amico di Cocci e vicepresidente del consiglio comunale di Empoli.

Su Cocci era stato attivato da uno o più ‘corvi’ un ricatto basato anche sulla rivelazione di immagini osée finite sul web, del suo presunto uso di droghe e della sua appartenenza alla massoneria, ciò allo scopo di fargli cessare la sua corsa politica in cambio del silenzio su tali aspetti attribuiti alla sua vita personale. La denuncia di Cocci ha fatto aprire l’inchiesta in procura.