Dom 28 Apr 2024

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Case popolari: 5 anni residenza in Toscana per accedere, fuori da graduatorie condannati reati gravi

Sono alcune delle novità contenute nel testo unico delle disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica (Erp) della Toscana, approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale. Ass. Ceccarelli: “20mila le persone in attesa di qalloggio ERP”

Standard di qualità che i gestori dovranno rispettare, un contratto di servizio unico, e più autonomia da parte dei sindaci e dei Comuni nella gestione delle graduatorie delle Case popolari, con un sistema di punteggi che andrà a premiare prima di tutto il disagio abitativo. E ancora, il divieto di ingresso in graduatoria per chi ha ricevuto pesanti condanne; e un limite minimo di residenza in Toscana di cinque anni per accedere alle graduatorie. Sono alcune delle novità contenute nel testo unico delle disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica (Erp) della Toscana, approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale. Il testo ha ricevuto i voti favorevoli di Pd e Mdp, quelli contrari di Fdi, M5s, Lega nord, Fi, e Gruppo misto, e l’astensione di Sì Toscana a sinistra.

Tra le novità introdotte, anche l’istituzione della figura del mediatore sociale e culturale per favorire la convivenza soprattutto nei condomini più grandi, e la possibilità per Comuni ed enti gestori di organizzare corsi di educazione civica. “Una legge maturata dopo un lungo iter di ascolto e concertazione in stretta collaborazione con la commissione – ha detto l’assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli – che vuole portare a una maggior efficienza del sistema, una maggior autonomia e una maggior equità, per utilizzare al meglio il patrimonio edilizio esistente, circa 50 mila case in Toscana”

‘Esserci dotati di una buona legge non risolve il problema, perche’ sono circa 20.000 le famiglie che ancora attendono un alloggio’ ha aggiunto Ceccarelli. Che ha aggiunto:  ‘Ora  ci aspettiamo che la stessa attenzione ci sia anche da parte del Governo: ci aspettiamo che anche il Governo faccia della politica della casa una priorita’ e metta risorse importanti per gli investimenti’.
‘Servono investimenti per costruire nuovi alloggi – ha concluso l’assessore -. Noi avevamo promesso 100 milioni di euro in tre anni, e alla fine del secondo siamo a oltre 60, oltre ai 27 milioni utilizzati per le ristrutturazioni e ai contributi per il fondo affitti e quello contro gli sfratti’.

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