A Pistoia, nel 2024, gli sfratti sono stati 256, di cui l’83% per morosità incolpevole; a Prato, nello stesso anno, sono stati 201, e anche qui l’83% per morosità incolpevole,
“A Pistoia e Prato il diritto alla casa è un diritto negato”. Così, in una nota, il Sunia Pistoia e Prato e la Cgil Prato Pistoia.Il giudizio delle due organizzazioni, si spiega ancora, parte dalla realtà degli sfratti: a Pistoia, nel 2024, sono stati 256, di cui l’83% per morosità incolpevole; a Prato, nello stesso anno, sono stati 201, e anche qui l’83% per morosità incolpevole”.
Dall’analisi dei provvedimenti di sfratto – scrivono Cgil e Sunia – emergono numeri preoccupanti e una situazione paradossale: la diminuzione degli sfratti, nel 2024, è accompagnata da una diminuzione di alloggi disponibili per la locazione residenziale, da una riduzione dei contratti ordinari di lungo periodo (4+4) e di quelli transitori e concordati (3+2). Il tutto a vantaggio degli affitti brevi, la cui estensione è correlata al consistente aumento dei canoni, tra l’altro in un regime di fiscalità di enorme vantaggio e nessuna limitazione ai valori dei canoni applicati”.
“La casa è un diritto, e non un lusso”, dicono ancora Sunia e Cgil, che aggiungono: “Nelle due province c’è un quadro pesante: sfratti, affitti insostenibili, precarietà abitativa”. Sunia Pistoia Prato e Cgil Prato Pistoia propongono di costituire nelle due province “l’Alleanza per l’abitare, un fronte comune con sindacati, associazioni, cooperative, enti del terzo settore e realtà sociali”, per “riportare la casa al centro dell’agenda politica”, per rendere “il diritto alla casa effettivamente esigibile”. L’obiettivo è definire una “piattaforma” da presentare ai Comuni di Prato e Pistoia, che si avviano verso le elezioni amministrative.


