Gio 25 Apr 2024

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Astori: due medici indagati per omicidio colposo

“La Fiorentina ha preso atto di quanto emerso oggi su vari organi di stampa in merito alla tragedia di Davide Astori. Il Club viola, da sempre vicino alla famiglia di Davide, ritiene doveroso mantenere un rigoroso silenzio nel rispetto del ricordo del nostro capitano e dei suoi cari, in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini in corso”. Così il presidente di Acf Fiorentina Mario Cognigni.

La procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del capitano della Fiorentina Davide Astori, nei riguardi di due medici che risultano indagati per il reato di omicidio colposo.

Secondo quanto appreso, si tratterebbe di due professionisti che lavorano in strutture pubbliche incaricate di certificare l’idoneità sportiva, una con sede a Firenze e l’altra con sede a Cagliari.

Astori morì il 4 marzo scorso a Udine. Due le perizie effettuate, una disposta dalla magistratura della città friulana, secondo la quale il calciatore avrebbe sofferto di una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, l’altra da quella fiorentina dopo il passaggio dell’inchiesta nel capoluogo toscano. I risultati di quest’ultima consulenza, svolta dal professor Domenico Corrado dell’Università di Padova, tra i massimi esperti in materia di morte improvvisa per problemi di natura cardiaca, avrebbero portato alla decisione di iscrivere nel registro degli indagati i due medici poi destinatari degli avvisi di garanzia di cui si è appreso oggi.

Intanto nell’edizione odierna la Nazione, facendo riferimento alla perizia fiorentina, riporta che due elettrocardiogrammi sotto sforzo eseguiti sul calciatore nel luglio 2016 e nello stesso mese del 2017 per ottenere l’idoneità sportiva, presso il centro di medicina della sport dell’ospedale fiorentino di Careggi, avrebbero evidenziato delle anomalie cardiache. In particolare, si legge sempre su La Nazione, nel referto del 2017 era emersa un’extrasistolia a due morfologie, indizio che il cuore del giocatore avrebbe dovuto essere sottoposto ad accertamenti più approfonditi. Cosa che non sarebbe avvenuta contrariamente, riferisce sempre il quotidiano, a quanto previsto dai protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità sportiva

‘Le indagini fatte su Davide  Astori erano ‘insufficienti’ per trovare la malattia che poi ha
causato la sua morte, una patologia silente non facile da individuare. Io non dico che erano sbagliate, posso solo dire che i due episodi di aritmie registrate in passato potevano
indurre a fare ulteriori approfondimenti come previsto dalle linee guida’. Lo dice Domenico Corrado, docente all’Universita’ di Padova e perito incaricato dalla procura di Firenze
nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Davide Astori.

Corrado conferma che Astori è morto per una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro come evidenziato dalla autopsia svolta a Udine. “Io non dico se è stato sbagliato non fare ulteriori indagini – spiega il perito – questo dovranno stabilirlo i giudici. Dico solo che per  gli sportivi ci sono delle linee guida che sono state stabilite da numerosi esperti. Altre valutazioni non ne faccio”.

 

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