Due lettere aperte, una al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e l’altra ai parlamentari eletti, sono state inviate dall’associazione Coordinamento Articolo 1- Camping Cig di Piombino, prima che sia presa “ogni decisione sulle acciaierie di Piombino (Livorno)”.
Nella missiva indirizzata al ministro, che lo scorso 23 febbraio, a Piombino, in occasione di una visita elettorale ebbe uno scambio di idee con i lavoratori e i rappresentanti del Coordinamento, si legge: “Fra l’altro lei assicurò pubblicamente più volte che, nel momento in cui sarà presentato il piano industriale e finanziario di Jindal per le acciaierie ex-Lucchini, se lei sarà ancora ministro tornerà a Piombino prima di qualsiasi decisione in merito a tale piano, per un incontro pubblico con i lavoratori e la cittadinanza, oltre che con le istituzioni e i sindacati. Da allora, sono intervenuti importanti fatti nuovi: dopo l’accordo preliminare Aferpi-Jsw, è in corso la due diligence da parte dei tecnici di Jindal, presenti anche in fabbrica. Ciò non significa affatto, però, che l’ingresso di Jindal sia scontato: a maggior ragione, le domandiamo quindi, anche in questa seconda ipotesi, di confermare l’impegno assunto un mese fa”.
Nella seconda lettera l’associazione chiede ai parlamentari eletti “un impegno per un incontro pubblico con i cittadini e i lavoratori della Val di Cornia sul futuro economico e sociale della zona prima di prendere qualsiasi decisione tramite il ministero dello Sviluppo economico, che dirigerete sotto il profilo politico, e il Governo da voi eventualmente sostenuto”.